Valmalenco: La prima vera promozione...La Neve

Valmalenco: La prima vera promozione...La Neve
All’inizio di questa prima parte di stagione è importante sottolineare il successo del “turismo bianco” dovuto anche al vero primo promotore della montagna: “La Neve”.
La Valmalenco ha confermato il trend positivo dell’ultimo biennio, anche grazie non solo all’aumento delle giornate sulla neve, ma anche dei pernottamenti. Tendenza che si evidenzia soprattutto ragguagliando i dati su alcune tipologie di strutture (leggi B&B + AirBnB).
Il dato è positivo anche grazie alle azioni programmate dal Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco (ndr. Treno della neve) che hanno ridato vitalità a quel turismo di prossimità che negli ultimi anni di cui tanto si è parlato in Convegni e Forum sul turismo.
Tra i motivi dei risultati raggiunti, il Direttore del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco - Roberto Pinna -  ha comunque indicato i numerosi sforzi profusi per la creazione di servizi volti a favorire l’accessibilità sul territorio. Uno fra tutti il servizio navetta per bike in estate o per la neve in questa stagione, oltre a eventi sportivi e promozionali sui quali bisognerà puntare anche in futuro con l’obiettivo di predisporre “un calendario congiunto per realizzare azioni di promozione e commercializzazione in un’area più vasta di quella territoriale”.
E proprio con le opportunità di rafforzamento offerte dal sistema di informazione ed accoglienza voluto dalla Regione Lombardia, ha continuato Pinna, si dovrebbe attivare e supportare quella sensibilizzazione nell’adesione non solo degli operatori privati ma anche di quei Comuni che, anche se non direttamente, ruotano intorno a ciò che riguarda il turismo, insomma, un soggetto unico di area, dove la presenza di pubblico e privato, per l’organizzazione concertata delle azioni di promozione e commercializzazione turistica sul territorio sia e diventi riferimento e volontà comune reale.
Bisognerà entrare in una vera logica operativa. E pensare che il turismo è un lavoro che si è professionalizzato enormemente, anche perché deve tenere conto dei continui cambiamenti nei gusti e nelle culture di provenienza, rapidissimi e imprevedibili. Da un lato si è parcellizzato, dall’altro un luogo ospitale deve essere capace di accoglierne i vari aspetti. Un esempio è l’incremento di turisti “orientali” che si avvicendano in Valmalenco in questo periodo.
C’è un turismo specializzato per le famiglie e per i single, per le coppie e per le persone che desiderano socializzare, per i giovani e per gli anziani, per gli amanti di questo o quello sport e per chi è portatore delle più varie disabilità e risente di molti ostacoli, per non parlare dei bikers o dei cicloturisti, di chi ama gli animali e chi no, dell’offerta per chi si trova nel contesto sbagliato (le spa e i fun park per chi non scia in montagna d’inverno, per dire) o per chi cerca alternative culturali al di fuori del correntone mainstream e vuol fare qualcosa di diverso da quello che fanno tutti gli altri (magari visitare un museo o una chiesetta fuori mano mentre tutti sono a passeggiare o a sciare).
Il turismo cresce e crescerà esponenzialmente, perché nuovi paesi e milioni di nuovi potenziali clienti si affacciano sul mercato. Ma soprattutto crescerà di più in quelle località pronte ad accettare la sfida e che sapranno costruire obiettivi comuni. E allora bisogna guardarsi in faccia e domandarsi onestamente perché, senza infingimenti, personalismi e tanta onestà.

Informazioni: Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco
www.sondrioevalmalenco.it
 

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