09 09 30 IL CONVEGNO SU DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI UNA DECISIONE CONDIVISA» CON IL PROF. PESSINA
SONO QUASI 9.800 le persone in Italia nelle liste di attesa per il trapianto che costituisce per molte di loro l'unica speranza di vita. Trapianto dunque come terapia che però, ovviamente, richiede un organo - talora più di uno - compatibile, che in un 30% dei casi non arriva in tempo. Il nostro Paese dopo aver triplicato in meno di una ventina d'anni il numero delle donazioni, è ora al quarto posto nel mondo ma ancora lontano dal risolvere il problema.
L'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna, in collaborazione con la Regione e l'Aido provinciale di Sondrio, ha organizzato sabato scorso presso la sala dell'Unione Artigiani un convegno sul tema «Donazione di organi e tessuti una decisione condivisa», destinato a medici, infermieri, altri soggetti della sanità, cittadini. In apertura il consigliere regionale Giovanni Bordoni che a nome del Pirellone ha portato un saluto non convenzionale sottolineando la soddisfacente situazione della e nella Lombardia e l'impegno della Regione stessa per il settore.
Ha presentato il convegno la dottoressa Maria Cristina Manca, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera unica di Valle, definendolo un contributo per la diffusione di una corretta cultura della donazione. Significativo che quest'anno la Regione avesse fissato per noi un obiettivo di 10 segnalazioni di donazioni possibili - per altre province lombarde l'obiettivo era 2 o 3 segnalazioni in tutto -. Ebbene in poco più di otto mesi si è già a quota 9, un risultato che richiede un pubblico apprezzamento a quanti hanno operato oltre al ringraziamento per le famiglie dei donatori. Il direttore sanitario Manca ha ricordato il recente convegno sul trapianto di rene e i prossimi dedicati alle cornee sottolineando come «questo settore langue» nonostante che il prelievo sia possibile in tutti gli ospedali, E' seguito l'intervento della presidente dell'Aido provinciale Franca Bonvini che ha definito l'associazione, che conta in Valle oltre 6mila iscritti, anello di congiunzione tra il mondo medico-scientifico e i cittadini e la donazione di organi atto d'amore e di civile solidarietà. Ricordato come in Italia abbiamo i migliori medici trapiantatori d'Europa, Franca Bonvini ha lamentato che nel nostro Paese gli organi disponibili non sono sufficienti a far fronte alla richiesta così allungandosi le liste di attesa.Di qui l'esigenza di informazione, formazione, sensibilizzazione, cominciando dalla scuola, aspetto sul quale si è a lungo soffermata la presidente Aido sottolineandone gli aspetti positivi. In conclusione il grazie per l'intensa attività di prelievo di questi mesi all'ospedale di Sondalo.
«LA MORTE CEREBRALE: questioni etiche ed antropologiche" è stato il tema trattato dal professor Adriano Pessina, docente di Filosofia morale, che insegna Bioetica all'Università Cattolica di Milano, della quale dirige il Centro di Bioetica. «Lezione magistrale» è stata definita, ed effettivamente il relatore, eticamente sollecitato, ha affascinato l'uditorio. Consequenziale e rigorosamente logica la trattazione svolta intorno ad un nodo centrale, ovvero la morte cerebrale, la sua natura, i limiti nel considerarla, il condizionamento per l'uso delle macchine, l'evoluzione del concetto nel tempo, la sua valutazione indipendentemente se nel caso di prelievo d'organi oppure no. La differenza fondamentale con il coma, dal quale si esce perché c'è ancora vita e quindi «Rianimare non è resuscitare» mentre dalla morte cerebrale non torna nessuno. Sono molti i concetti, elevati ed impegnativi, su cui il relatore ha fissato l'attenzione dei numerosi presenti per concludere con un sì al prelievo degli organi purché vi sia l'adesione, condizione motivata dal rispetto delle spoglie mortali, come riflesso del rispetto verso l'uomo. Gli interventi per l'Aido di Rossattini, Frizziero, Spini e del professor De Cristofaro hanno fornito a Pessina occasione di ulteriormente approfondire le diverse tematiche.