TURISMO: DIAMO UN'OCCHIATA ANCHE ALLE LOCALITÀ MINORI: ANDIAMO A RASURA

In centocinquanta, sabato sera, hanno risposto presente alla serata proposta dalla proloco Rasura - Mellarolo presso il nuovo centro polifunzionale del borgo orobico. Dietro le quinte pure l'amministrazione comunale e i ragazzi della rivista "Le Montagne Divertenti". Con una serie di filmati e slide fotografiche, si è viaggiato tra presente e passato godendo delle bellezze di questa valle; una valle che è tra i fiori all'occhiello del Parco delle Orobie Valtellinesi: «Abbiamo iniziato facendo vedere come si andava in montagna 120 anni fa - ha esordito l'editore del magazine sondriese Enrico Benedetti -. Riprendendo e musicando i testi della guida alpina Bonomi abbiamo rispolverato antiche nozioni. Nozioni attualmente superate o in disuso, ma che non hanno certo perso il loro fascino». Clou delle serata, il filmato sul torrione Mezzaluna e sulle bellezze della Valgerola: «Il Torrione Mezzaluna sembra un angolo di Dolomiti inspiegabilmente incastonato tra le vette della Valgerola - ha continuato Benedetti -. E questo è solo uno delle chicche di una valle che ha un potenziale turistico davvero elevato. Queste sono zone che si possono vivere in tutte le stagioni; zone ideali per qualsiasi tipo di sport outdoor». Proprio in chiave turistico/sportiva, il direttore delle "Montagne Divertenti" Maurizio Torri ha invece voluto tributare un giusto elogio alle manifestazioni sportive che hanno portato il nome della Valgerola in giro per l'Italia: «Anche se chi fa turismo in Provincia continua a puntare sulle classiche mete, una tappa in questo angolo incantato del Parco delle Orobie Valtellinesi è d'obbligo. Quando si parla di Valtellina, si punta sempre e troppo sullo sci. Perché invece non riscoprire i nostri paesi con le loro storie e tradizioni? A soli 15' di auto da Morbegno ci si può immergere in uno scenario selvaggio e incontaminato che regala scenari mozzafiato alla portata di tutti. Fortunatamente la gente del posto ha compreso il potenziale di queste zone e non è rimasto con le mani in mano». Prova ne sono kermesse che nel giro di poche edizioni si sono fatte apprezzare da atleti e appassionati di sport outdoor: «Le immagini di queste gare estive ed invernali sono un vero fiore all'occhiello per le discipline sportive ecocompatibili - ha continuato Maurizio Torri -. Qui non cadranno "fiocchi griffati", ma kermesse quali il Gran Prix (sei gare di sci alpino più finalissima con media presenze di 180 concorrenti), il Rally della Rosetta o la sci alpinistica di Pescegallo sono l'esempio lampante di come si possa tenere viva un valle usando il traino sportivo». E lo stesso ragionamento vale d'estate con le gare podistiche estive: «Giro dei laghi del Bitto e Sky della Rosetta sono gare che meritano di essere corse. Quest'ultima tra una ventina di giorni sarà addirittura prova unica di campionato italiano FSA a coppie».

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