ART.LE PROPOSTE DELLE IMPRESE ARTIGIANE LOMBARDE

Nei giorni scorsi Confartigianato Lombardia insieme alle altre Federazioni dell'Artigianato Lombardo, ha presentato le proprie osservazioni alla bozza di DPEFR 2009-2011, il più significativo momento di programmazione condivisa, e idonea ad adeguare e contestualizzare priorità e azioni dell'VII legislatura regionale.

All'interno della bozza del documento molti sono i punti di interesse per le imprese artigiane su cui si sono espresse le rappresentanze lombarde:

- l'idea di "insieme" che racchiude lo spirito che deve contraddistinguere ogni azione e che è il solo in grado di "far cogliere le opportunità", a cui è collegato il tema della sussidiarietà, principio valorizzato anche nel nuovo statuto regionale;

- il tema del federalismo differenziato e del federalismo fiscale quale vera scommessa su cui si gioca il futuro del Paese;

- il tema della semplificazione per i cittadini e soprattutto per le imprese anche come necessità di liberare energia da indirizzare allo sviluppo economico;

- il tema della competitività, che va tuttavia rafforzato e per alcune azioni proposte, riorientato tenendo conto della realtà produttiva lombarda, composta nel 93,4% da micro imprese al di sotto dei 10 addetti;

- il tema del capitale umano quale primo motore della competitività.

E' stato inoltre sottolineato che il partenariato resta elemento significativo sebbene oggi, alla luce del nuovo contesto istituzionale previsto dalla Carta regionale, è opportuno rivisitarne il modello organizzativo.

"E a questo proposito una prima questione su cui si dovranno misurare le capacità di fare partenariato è la sfida dell'Expo 2015 - ha commentato Giorgio Merletti Presidente di Confartigianato Lombardia - come occasione di sviluppo economico e sociale, oltre che per Milano e l'area metropolitana, per tutto il territorio lombardo e oltre".

Infine è stato ribadito il sostegno alle priorità generali che incentivano:

- l'accesso al credito, anche attraverso il rafforzamento del sistema delle garanzie, con la creazione di un unico organismo di 2° grado e la riorganizzazione/fusione dei Confidi di 1° grado;

- la crescita della penetrazione nei mercati esteri delle MPI mediante un modello di governance;

- lo sviluppo delle reti infrastrutturali e logistiche;

- la diffusione della cultura imprenditoriale e della responsabilità sociale d'impresa;

- la razionalizzazione della normativa vigente e la semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese

- la necessità di valorizzare il sistema bilaterale ricercando un'azione complessiva in materia di welfare e di ammortizzatori sociali, e per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro.

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