TANTO TUONÒ CHE PIOVVE: CRISI IN COMUNE DI SONDRIO
CONSUNTIVO KO, MA NON CE L’AVEVANO CON LUI
Venerdì 29 giugno, SS. Pietro e Paolo, in tardo pomeriggio a Palazzo Pretorio con 19 voti a 17 è stato bocciato il conto consuntivo del Comune. Il consuntivo – che molti si ostinano erroneamente a chiamare bilancio mentre non è che il conto reso dal tesoriere – non ha difetti tali da essere buttato nel cestino. Nessuno ha votato contro per questa ragione. Il voto è stato politico. I consiglieri della Lega e del Gruppo misto, già della maggioranza, hanno fatto pollice verso a Sindaco e Giunta.
Nodo il teleriscaldamento (più avanti ne diremo), ma in particolare nelle ragioni esposte dal capogruppo leghista l’aver disatteso l’accordo politico sottoscritto con il sindaco il 14 marzo e di nuovo il 31 marzo. Per quanto riguarda il Gruppo Misto la posizione contraria era nota da tempo. Scontato infine il no dell’opposizione attestata sull’idea che a questo punto il Commissario sia ul minore dei mali. Sindaco rassegnata, dato che la sua presentazione del consuntivo è andata ben oltre i contenuti del documento contabile di fatto facendo una sintesi dei quattro anni di governo della città. Commenti come previsto, né si è verificato quell’imprevisto in zona Cesarini che qualcuno si attendeva, visti i precedenti. Voce critica nei confronti dell’alleato leghista quella del segretario di AN Bonetti che si è riservato di esaminare la situazione eventualmente ritirando il proprio assessore in Provincia Fognini.
LE DIMISSIONI DEL SINDACO A LUGLIO 2006
Il sindaco di Sondrio, dr.ssa Bianca Bianchini 4 luglio dello scorso anno aveva già rassegnato le dimissioni. La legge dà un periodo di tempo, 20 giorni, prima che le dimissioni diventino effettive e quindi la palla passi al Prefetto per la nomina del Commissario
E in effetti questo periodo lo scorso anno era servito. Il 5 luglio il Sindaco aveva infatti così motivato la sua decisione:
Al Presidente del Consiglio comunale, Ai Consiglieri comunali, e, pc, al Segretario generale
Oggetto: dimissioni
Nei giorni scorsi, a due riprese, il Consiglio comunale di Sondrio si è trovato nell’impossibilità di deliberare, causa la mancanza del numero legale, dovuta all’assenza di consiglieri di maggioranza, sui quali grava principalmente la responsabilità di assicurare, con la loro presenza, una condizione essenziale per il funzionamento dell’organo istituzionale.
All’ordine del giorno erano iscritti argomenti di importanza fondamentale per il Comune e per i cittadini, le cui delibere, predisposte dalla Giunta, avevano ottenuto il parere favorevole da parte delle commissioni consiliari con il voto determinante di tutti i gruppi di maggioranza. Tra queste: l’approvazione del conto consuntivo dell’esercizio 2005, le convenzioni tra Comune di Sondrio, Comunità Montana e Bim e tra Comune, Comunità Montana e Casa di Riposo “Città di Sondrio”, che, nel ripristinare per il Comune di Sondrio la quota di finanziamenti derivanti dal riparto dei sovracanoni per lo sfruttamento idroelettrico, avrebbero consentito il co- finanziamento dell’opera di ristrutturazione del complesso di via Lusardi-via don Bosco precedente sede della Casa di Riposo
Evidentemente la maggioranza consiliare eletta dai cittadini incontra gravi difficoltà nell’assicurare il corretto funzionamento del Consiglio, pregiudicando così l’azione amministrativa e l’attuazione del programma. Questo mi rende impossibile continuare ad assicurare l’assolvimento delle responsabilità derivanti dalla mia funzione di Sindaco.
Mi trovo dunque costretta a rassegnare le dimissioni.
Lo faccio con rammarico, in un momento in cui stanno venendo a compimento opere destinate a cambiare il volto della nostra città, ma con la serenità che mi deriva dall’aver cercato sempre di compiere fino in fondo il mio dovere nell’esclusivo interesse dei cittadini.
Ringrazio chi ha condiviso con me questi tre anni di lavoro intenso ed appassionante, primi tra tutti gli Assessori e i Consiglieri che, con leale collaborazione, hanno accompagnato l’attività della Giunta, spesso costellata da difficoltà di ogni genere.
La mia riconoscenza va anche ai dirigenti e al personale del Comune, che hanno validamente supportato l’attuazione del programma di governo dell’Amministrazione, con impegno e competenza.
Grazie ai Segretari comunali che si sono succeduti, ai Revisori e a tutti coloro che hanno a vario titolo concorso al raggiungimento dei risultati di questo triennio.
Devo infine un particolare, sentito ringraziamento ai cittadini che mi hanno eletta e che mi hanno sempre fatto sentire, soprattutto nei momenti più difficili, la loro vicinanza.
Auguro alla mia città tutto il bene che merita.
Sondrio, 4 luglio 2006, Bianca Bianchini”
IL NOSTRO GIORNALE
Sembrava, nei giorni successivi, che il ricorso alle urne fosse inevitabile e che il dr. Antonio Materia, Commissario Prefettizio nel 1994 dopo le dimissioni del Sindaco Benetti venisse ad avere un collega. Riportiamo quanto scritto dal nostro giornale il 20 luglio:
“COMUNE DI SONDRIO: ANCORA SINDACO O COMMISSARIO PREFETTIZIO?
Consiglio Comunale il 21 e il 24. Il 24 peraltro é l'ultimo giorno per la possibilità di ritiro delle dimissioni del Sindaco. Non lo facesse il 25 si insedierebbe il Commissario Prefettizio
Red
Il Consiglio comunale è convocato, presso la Sala consiliare di Palazzo Pretorio, in prima convocazione, per le ore 18.30 di venerdì 21 luglio 2006 e in seconda convocazione alle ore 18.30 di lunedì 24 luglio 2006, per discutere del seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Presidente del Consiglio comunale e del Sindaco;
2) Approvazione del rendiconto della gestione per l'esercizio 2005.
Qualora venisse disposta la sospensione dei lavori, la trattazione degli argomenti restanti verrà affrontata il giorno lunedì 24 luglio 2006 con inizio alle ore 18.30.
Ci asteniamo da commenti data la delicatezza della situazione.
Red
www.gazzettadisondrio – 20 VII 2006”
LA MEDIAZIONE DEL SEN. PROVERA
Vi fu invece il rientro delle dimissioni propiziato da un intervento del Presidente della Provincia sen. Fiorello Provera e da una sua idea che servisse a decantare le tensioni e i nervosismi che periodicamente erano emersi nella maggioranza che pure contava su un largo rapporto, 25 a 16.
Una ricomposizione in definitiva garantita dalla nomina di tre “saggi”, poi uno. Per la verità l’idea fu accolta da tutti in quanto sbloccava la situazione e consentiva la ripresa dell’attività amministrativa evitando la crisi ma evidentemente con riserva. Né contribuirono positivamente i commenti e anche una certa ironia al riguardo.
L’ERRORE
I fatti dimostrano che fu un errore non dare seguito a tale idea. Per quanto ci riguarda inizialmente ci era apparsa un’idea singolare o quantomeno un marchingegno strumentale per consentire il ritiro delle dimissioni del Sindaco. Approfondendo convenimmo che era l’unica soluzione e proprio con riferimento al terzo dei tre nodi strutturali, palla al piede dell’Amministrazione. Per l’esattezza del terzo nodo, quello a carattere funzionale.
L’introduzione del o dei saggi sarebbe stata determinante in quanto avrebbe consentito di superare i due nodi strutturali, quello politico e quello politico-amministrativo con la possibilità di provvedere anche al terzo.
IL TENTATIVO (NON RIUSCITO). LE CAUSE
Il percorso da allora continuò però ad essere abbastanza a zig-zag fino al rientro in Giunta della Lega con un assessore “esterno”, non di partito, il dr. Giuliano Pradella che già aveva a suo tempo fatto una breve esperienza di vicesindaco. Sembrava che le cose fossero avviate dunque al loro epilogo fisiologica con le elezioni alla data prevista, anno 2008, ma non era così. Tentativo non riuscito.
- Causa prossima la querelle sul teleriscaldamento, per la Lega condicio sine qua non per il rientro in Giunta e accolta dal Sindaco. Col tempo ecco perà la divergenza sul come. L’amministratore delegato dell’ASM chiedeva l’autorizzazione alla posa sotterranea delle condotte sottolineando che questa era l’unica via per rendere l’intrapresa economicamente positiva e, sul piano giuridico, la liceità di questa via seguita da grossi Comuni e anche alcuni in provincia.. La Giunta, basandosi su sue interpretazioni giuridiche, sceglieva un’altra strada, quella della proprietà pubblica della rete con successivo affidamento possibilmente all’ASM. Posizioni rivelatesi inconciliabili.
- Causa remota e determinante comunque i tre nodi strutturali di cui abbiamo parlato.
LA NOSTRA OPINIONE (TECNICA, NON POLITICA)
Una modesta osservazione che prescinde da qualsiasi posizione politica ma attiene esclusivamente la sostanza delle cose e che un eventuale “saggio”, ci fosse stato, avrebbe potuto delibare serenamente. Il teleriscaldamento va trattato come altri pubblici servizi (elettricità, acqua, gas) o no? Se lo si considera tale l’ipotesi della Giunta, scelta comunque politica e, sia consentito, singolare da parte di una Giunta di centro-destra, è possibile. Se non lo si considera tale l’autorizzazione richiesta dall’ASM andava rilasciata, sia pure evidentemente a determinate condizioni. E siccome chi scrive di queste questioni ne ha trattate, nella sua posizione di controllo, a decine, prescindendo da posizioni politiche è dell’idea che basta l’autorizzazione. Esemplifichiamo. Se in un’area prossima all’ospedale, o altra struttura, ho una fonte esotermica e concordo con l’ospedale, o altra struttura, di fornire il calore di cui dispongo, con acqua calda o vapore o vapore in pressione, e conseguentemente chiedo di utilizzare il sottosuolo comunale per i 200 o 300 metri di percorso il Comune non può negarmi l’autorizzazione. E se, contestualmente, capita una situazione analoga in Agenda perché c’è la possibilità di fornire il calore alle case popolari di Via Maffei e attigue, il Comune non può negarmi l’autorizzazione. Ricordiamo d’altronde 5 p 6 anni di aver seguito, da Presidente SECAM, il dibattito sul teleriscaldamento a Torino dove poi fu costituita una società che la sua rete se l’è costruita e poi gestita, servendo forse un terzo degli abitanti della città della Fiat. Non vogliamo entrare nel merito delle cose del Comune di Sondrio, ma evidentemente la posizione assunta, quella che vedeva la rete comunale, non quindi pare dovuta per ragion giuridica, opinabil, bensì scelta politica.
E ADESSO? TOCCA A TUTTI DARE UNA MANO
E adesso?
Stiamo alla dichiarazione del Sindaco che ha anticipato le sue dimissioni annunciando che passerà i prossimi giorni a preparare le cose per il Commissario. Fine anticipata dunque del mandato?
La situazione non consente di vedere altre soluzioni. L’unica che potrebbe esserci, squisitamente politica e di alto profilo, non pare praticabile per i nodi strutturali di cui abbiamo parlato.
Diventa importante non solo la scelta del Commissario Prefettizio ma anche del come chi sarà indicato svolgere il suo mandato a fronte di una serie di cose che esigono continuità amministrativa.
Ci permetteremo di formulare alcune ipotesi di lavoro perché compete a tutti dare una mano per la proprio città, per la propria comunità.
Il discorso continua, e intanto, in appendice, rinfreschiamo la memoria.
APPENDICE
LE ELEZIONI DEL 25 MAGGIO 2003
CANDIDATI-SINDACO
Bianca Bianchini (CD) 48.79%
Angelo Schena (CS) 47,42
Giuseppe Romualdi (Forza Nuova) 3,79
- Bianca Bianchini 6711 (48,79%)
- Angelo Schena 6522 (47,42%)
- Giuseppe Romualdi 521 (3,75%)
Totale voti validi 13754
- Bianchini +512 voti (e -1,7%) rispetto alle sue liste
- Schena +738 voti (e +0,3ì1%) rispetto alle sue liste
- Romualdi + 226 (e +1,39%) rispetto alla sua lista
LE LISTE
- P. Retici 2024 - 16,48%
- Forza Italia 1580 - 12.87%
- AN 1066 - 8,68%
- Lega 985 8,02%
- UDC 544 - 4,43%
- SO Democratica 2754 - 22,43%
- Margherita 1766 - 14,46%
- Rifondazione 1254 - 10,21%
- Forza Nuova 295 - 2,40%
Totale voti validi 12278 (1476 in meno rispetto ai candidati-Sindaco)
GLI SCHIERAMENTI
Popolari Retici 2024 (16,48)
Forza Italia 1580 (12,87)
AN 1066 (8,68)
Lega 985 (8,02)
UDC 544 (4,43)
- Totale CD 6199 (50,49%)
Sondrio Democratica 2754 (22,43%)
Civica Margherita 1776 (14,46)
Rifondazione 1254 (10,21)
- Totale CS 5784 (47,11%)
- Forza Nuova 295 (2,40%)
BALLOTTAGGIO
Il ballottaggio per la scelta del Sindaco di Sondrio, per usare un'analogia ciclistica, non ha visto un distacco da tappe dello Stelvio o del Mortirolo, ma uno sprint finale alla Cipollini.
Sino alla sedicesima delle 21 sezioni elettorali, sembrava di essere, in questo caso con analogia alpinistica, sulla cresta del Bernina. Erano tali le condizioni di equilibrio da lasciare aperta una soluzione al fotofinish, senza sapere per quale dei due candidati. Alla sedicesima sezione, nel raffronto con la situazione del primo turno, si verificava uno spostamento a favore della dr.ssa Bianchini, dell'ordine del 0,25% che sostanzialmente restava quasi inalterato, salvo lievi ritocchi, sino alla fine, con questo risultato conclusivo:
BIANCA BIANCHINI 6434 (50,32%)
ANGELO SCHENA 6351 (49,68%)
Su 19.058 iscritti alle liste elettorali hanno votato in 13.003 (68,23%) con 147 schede nulle e 71 bianche.
L'esito carica il Sindaco di una grossa responsabilità - come pure sarebbe stato nel caso di posizioni invertite -, perché se in democrazia anche un solo voto di maggioranza determina chi deve governare, un Sindaco, riferimento della sua comunità, deve tener conto dell'altra metà che non l'ha votato. Diciamo "un Sindaco" perché é a lui, in questo caso "a lei", che compete in relazione al ruolo questa responsabilità, solitamente meno sentita dalle forze politiche di maggioranza, assai esigua fra la gente, forte in Consiglio Comunale.
IL CONSIGLIO COMUNALE (2007)
(Presidente Arnaldo Bortolotti)
Gruppi di maggioranza 22
6 Popolari Retici
Cottica Marco
Forni Paolo
Moroni Claudio
Munarini Ivan (capogruppo)
Tarabini Giuseppe
Violante Francesco
6 Forza Italia
Berti Egidio
Bianchi Marco Stefano Emanuele
Bordoni Barbara
Della Patrona Elio (capogruppo)
Gianotti Lodovico
Vanoi Alessandro
4 Alleanza Nazionale
Castoldi Ettore
Cecchini Mario
Dore Stefano (capogruppo)
Fognini Carlo
4 Lega Nord Padania (uscita)
Bortolotti Arnaldo
Martelli Attilio
Moltoni Danilo
Soppelsa Fludio (capogruppo)
2 UDC
Caputo Marco (capogruppo)
Orsatti Luca
Gruppi di minoranza 18
6 Sondrio Democratica
Della Pedrina Mauro
Giugni Nicola
Sciaresa Alfio
Stefanelli Pietro (capogruppo)
Valli Ada
Zanesi Carlo
3 Per Sondrio
Colombera Fabio
Frizziero Claudio
Schena Angelo (capogruppo)
4 Civica Margherita
Ambrosi Salvatore
Bongiolatti Enrico
Iannotti Michele (capogruppo)
Vesnaver Annamaria
3 Rifondazione Comunista
Cattelini Cinzia
Madè Gianluca
Ruina Carlo (capogruppo)
2 Gruppo Misto (ex Retici)
Mitta Cesare
Rossi Oscar (capogruppo)
LA GIUNTA USCENTE
Bianca Bianchini Sindaco: Comunicazione Istituzionale, Politiche Sociali, Volontariato, Gemellaggi, Pari opportunità, Attività produttive, Tempo libero, Aziende partecipate
Giuseppina Fapani Antamati Vicesindaco, Servizi educativi e Cultura
Alberto Boletta Lavori Pubblici
Silvio D'Aschieri Frazioni, Ambiente.
Giuliano Giaggia Mobilità, Trasporti, Infrastrutture, Polizia Locale Comunale, Protezione Civile
Nicola Peregrini Pianificazione Territoriale ed Edilizia Privata
Giuliano Pradella (uscito) Programmazione e Organizzazione per il miglioramento dell'efficienza dei servizi ai cittadini, Innovazione
Diego Scarì Sport e Turismo, Famiglia, Giovani e Politiche per la casa
Francesco Venosta Programmazione economico/finanziaria, Risorse Umane, Organizzazione, Servizi Demografici e Cimiteriali
GdS