CHIUSURA BIGLIETTERIE TRENORD (anche Chiavenna)

DI MARCO (M5S): “ASSESSORE TERZI CONFERMA LA DECISIONE. PENALIZZANTE PER CENTINAIA DI PENDOLARI”

L’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Claudia Terzi, ha risposto a un’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, che chiedeva delucidazioni riguardo la chiusura di dieci biglietterie Trenord.

Arriva così la conferma delle chiusure definitive dei punti vendita, a eccezione di quelle di Desio e Seveso, in cui era già stata prevista una rimodulazione dell’orario.

“Già lo scorso febbraio era stata bocciata, in Consiglio regionale, una mozione urgente che avevo presentato per scongiurare queste chiusure, a nostro avviso dannose per gli utenti e per la sicurezza delle stazioni. Attraverso questa risposta capiamo come l’Assessore fosse all’oscuro delle decisioni di Trenord”, dichiara Di Marco.

“Dopo le chiusure delle biglietterie di Sesto Calende, Caloziocorte, Tradate e Abbiategrasso, da aprile chiuderanno anche quelle di Arcore, Rovato, Vanzago-Pogliano, Malnate, Canegrate, Novate Milanese e Chiavenna mentre dal 1° maggio quella di Stradella. La motivazione, a detta dell’assessore, è l’insufficienza di titoli venduti e la mancanza di ricavi nel biennio 2020-2021.

È facilmente intuibile che il tutto sia riconducibile all’anno dell’emergenza sanitaria in cui la maggior parte dei pendolari non ha utilizzato i mezzi di trasporto o si è giustamente rivolta al digitale.

Crediamo che quando le attività riprenderanno a pieno regime queste chiusure saranno estremamente penalizzanti per l’utenza. Tutto questo dimostra che la maggioranza non considera affatto gli interessi di pendolari e viaggiatori.

Secondo l’Assessore, Trenord si sta muovendo in accordo con le Amministrazioni Comunali interessate ed RFI (proprietaria degli spazi della stazione), affinché i locali non rimangano abbandonati. Auspichiamo invece, ancora una volta, che vengano definite strategie per valorizzare il ruolo delle biglietterie, da non vedere più come sola vendita di titoli di viaggio ma in un’ottica di innovazione con l’ampliamento dei servizi da offrire al pubblico.

È curioso vedere che nel 2021, designato anno europeo delle ferrovie, la Lombardia privi i pendolari di servizi così importanti. Senza questi luoghi le stazioni rischierebbero di diventare, purtroppo, terra di nessuno”, conclude Di Marco.

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