LA REGIONE IMPONE LA TERMOREGOLAZIONE DEL CALORE NEI CONDOMINII - PER ASSOEDILIZIA E FEDERAZIONE LOMBARDA DELLA PROPRIETÀ EDILIZIA, CONTRARISSIMI, UNA STANGATA STRAORDINARIA SUI PROPRIETARI DI CASA 12.2.29.19
Non basta la patrimoniale introdotta dal Governo nel dicembre scorso. Oltre a Imu anticipata e aggravata, riforma catastale, addizionale Irpef, tasse di scopo, e quant'altro imposto dal Governo con la legge Salva Italia, ci si mette anche la Regione Lombardia, in preda a un vero e proprio parossismo normativo, a ficcare le mani nelle tasche dei cittadini.
Dall' 1 agosto 2012, infatti, scatta l'obbligo della termoregolazione degli ambienti e di contabilizzazione autonoma del calore nei condomini di tutto il territorio regionale, anche per gli impianti esistenti. Ad essere colpiti saranno dapprima gli impianti di maggior potenza, via via tutti gli altri.
Questo provvedimento rientrerebbe fra le misure antismog annunciate dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. L'obiettivo dichiarato è quello di ridurre gli sprechi nel riscaldamento domestico soprattutto nei grandi centri abitati. In realtà - come ha ammesso lo stesso Raimondi - puntano a cambiare radicalmente il modo in cui le famiglie riscaldano le proprie case, con un notevole risparmio, dicono, per ciascuna famiglia.
"Altro che risparmio!" accusano, esasperate, Assoedilizia, la Federazione Lombarda della Proprietà Edilizia, tutte le Associazioni provinciali dei proprietari di casa: si stanno generando nuovi incarichi per tecnici, costruttori, installatori a spese delle famiglie. Peccato che le famiglie non abbiano più da dare. - Si tratta di installare con notevoli spese, totalmente a carico dei proprietari dei condomini, sistemi costosi attraverso lunghi e complessi lavori in un momento di crisi pesante per l'intero comparto immobiliare. La Regione, con insolita solerzia, ha emanato la normativa che va al di là, sia delle leggi nazionali, sia delle normative europee.
Assoedilizia e Federlombarda edilizia hanno deciso di impugnare la relativa delibera regionale .
Conclude il presidente di Assoedilizia e della Federazione Lombarda Achille Colombo Clerici:
«La nostra Regione non si è ancora resa conto che costose politiche di innovazione si possono concepire e realizzare in condizioni sociali di benessere e non in piena crisi economica e che propiziare lavori per le imprese e' lodevole purchè non vada a scapito dell'economia delle famiglie. Di questi tempi il costo individuale derivante dagli orientamenti e dalle normative varate dalla Regione Lombardia (all'avanguardia in Italia) a proposito degli interventi energetici sugli edifici, è assolutamente insostenibile dalle famiglie, già colpite da una infinita serie di aumenti di spese e costi, nonchè da una progressiva riduzione dei redditi. La nostra Organizzazione raccoglie la preoccupazione, ormai assillante e dilagante, che si va creando attorno al problema degli interventi energetici sugli edifici imposti dai vari provvedimenti della Regione Lombardia, sulla termoregolazione e contabilizzazione del riscaldamento. La nostra odierna azione giudiziaria non è che il primo passo di una iniziativa complessa che ci vedrà in posizione riflessiva sulla "gioiosa manovra" attrezzata, in questa materia, dalla nostra amata Regione».