ESPROPRI PER LA NUOVA STATALE 38: LA PROVINCIA IN PRIMA LINEA. CON LA CESSIONE BONARIA I PROPRIETARI RICEVERANNO IL 50% IN PIÙ. IL PRESIDENTE PROVERA: “IMPEGNATI PER OTTENERE IL MASSIMO RISARCIMENTO E PER LIMITARE L’UTILIZZO DELLE AREE”
Con l’indizione della gara di appalto prevista per il mese di aprile, partiranno anche le procedure per l’esproprio delle aree interessate dalla realizzazione della nuova statale 38. Un aspetto che verrà seguito direttamente dall’Amministrazione Provinciale che ha formalizzato l’impegno per gli espropri nell’Accordo di Programma firmato il 18 dicembre scorso a Milano con Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia e Anas. “Ci siamo dati due obiettivi fondamentali – spiega il presidente Fiorello Provera –: aiutare i proprietari affinché ottengano il più alto risarcimento possibile e ridurre al minimo la superficie delle aree da espropriare. Come Amministrazione Provinciale abbiamo chiesto all’Anas di seguire questa procedura inusuale, attribuendo a noi questo compito, nell’esclusivo vantaggio della nostra gente e del nostro territorio”. I proprietari dei terreni che saranno oggetto di esproprio sono oltre 500, residenti nei comuni compresi tra Piantedo e Cosio Valtellino. Riguardo a quest’ultimo, quello maggiormente interessato, il presidente Provera aveva ricevuto a Palazzo Muzio, nei mesi scorsi, in tre diversi incontri, i rappresentanti del Comitato che si è costituito per spiegare loro l’evolversi della situazione riguardo al progetto della nuova statale 38 e per informarli della disponibilità della Provincia ad occuparsi degli espropri. In vista dell’avvio delle procedure, è intenzione dell’ente ristabilire la verità dei fatti e fare chiarezza a fronte di notizie false e imprecise diffuse in queste settimane. “Innanzitutto – sottolinea il presidente Provera – la procedura è regolata dalle norme previste nella Legge Obiettivo che comprendono due possibilità: la cessione bonaria, consensuale, oppure il decreto di occupazione d’urgenza. Nessun proprietario ha dunque il potere di ritardare l’avvio dei lavori ma, anzi, chi non firma rischia di perdere le tutele e i vantaggi che la legge concede in caso di accordo”. Per la cessione bonaria, infatti, è previsto un indennizzo aggiuntivo pari al 50% della somma prevista per legge per metro quadrato. L’indennizzo minimo stabilito riguarda i terreni incolti, mentre per eventuali danni dovuti alla presenza di strutture aziendali, di abitazioni o di colture, si procede alla quantificazione del risarcimento caso per caso allo scopo di alleviare i disagi di imprenditori e famiglie. L’assessore Ugo Parolo ha già avviato i contatti con alcuni proprietari per valutare le rispettive situazioni. “É interesse di tutti trovare un accordo – conclude il presidente Provera –. Le contrapposizioni non portano a nulla e, soprattutto, non salvaguardano gli interessi dei proprietari. Questa è la strada di tutti, la attendiamo da troppo tempo ed ora è assolutamente necessaria per migliorare la qualità della nostra vita, della nostra economia e per limitare gli incidenti stradali. Tutta la valle guarda con speranza all’apertura dei cantieri nell’agosto del 2008, e per allora tutte le procedure di esproprio saranno completate, mi auguro nel migliore dei modi. C’è la precisa volontà da parte dell’Amministrazione Provinciale di ridurre al minimo le superfici espropriate e assicuro ai proprietari che saremo al loro fianco per difendere nella maniera più efficace i loro interessi”.
CS