Val D'AMBRIA
Il Parco delle Orobie Valtellinesi organizza una serie di escursioni, la prima si terrà in Val d’Ambria - Val Venina, in data 26 giugno 2004
Questo trekking per escursionisti esperti, condotto dalla guida alpina Mario Vannuccini, permette di visitare due vallate remote e solitarie nonché l’antico forno del ferro di Venina. Lungo il tragitto è possibile avvistare branchi di camosci.
Il tempo complessivo è di circa 7 ore, con un dislivello di 1105 metri. Il ritrovo è alle ore 8 presso il Municipio di Piateda. Le iscrizioni sono consentite fino a due giorni prima dell’escursione.
Per ulteriori informazioni potrete telefonare al parco al numero 0342 211236, o direttamente alla guida al numero 338 6919021.
Partendo dall’abitato di Piateda, ci si immette nella valle raggiungendo l’abitato di Ambra, caratteristico borgo sorto attorno alla chiesetta di San Gregorio. Attraversato questo ci si sposta sulla sinistra e, oltre il torrente, si imbocca la mulattiera. Raggiunto un invaso artificiale, si procede in salita tra noccioli, ontani e larici, oltrepassando la Baita di Zappello. Siamo a quota 1480m e ci si affaccia sulla parte superiore della vallata. Superata una vecchia conoide di frana, si raggiunge la conca dove sorge un lago fantasma: il lago Zappello (bacino presente solo nel periodo primaverile con il disgelo). Alle spalle del lago la valle procede pianeggiante, ed è bruscamente interrotta dalle severe pareti della testata del Pizzo dell’Omo al Monte Aga. Percorso il pianone, si riprende il sentiero fino alle Baite Dossello. Proseguendo sulla destra del greto del torrente, e a destra lungo un pendio di rododendri e ginepri, si raggiunge il balcone naturale dell’Alpe Cigola. Piegando a destra del piano si raggiungono i ruderi di baite dell’omonima alpe, e si procede sempre lungo i pascoli sovrastanti, fino ad attraversare il vallone verso sinistra. Si riprende la salita alternata tra dossi e vallette, fino ad un breve pianoro che conduce al Passo Bradà (2430m). Da qui è ben visibile, di fronte, il Passo dello Scoltador, per la Valle del Livrio. E’ visibile anche il tracciato della mulattiera che dalla Vena del Ferro di Venina saliva a quel passo per trasportare il minerale destinato al forno situato nell’opposta vallata. Da qui si scende verso sinistra, fino a raggiungere il forno della Vena di Venina (2229m), ben conservato e dal diametro di 3 metri. La vena di ferro, pochi metri a monte, oggi non è quasi più riconoscibile. Si riprende la discesa per il fondovalle procedendo sulla sinistra del torrente fino alla Casera Vecchia (1839m) e all’invaso artificiale di Venina. Costeggiato questo, si attraversa un boschetto e si prosegue a sinistra dei binari deviando a destra prima di una galleria. Da qui ci si porta sull’altro lato della valle dove inizia una bellissima mulattiera che scende ripida lungo le affascinanti Scale di Venina (terminologia lombarda, per indicare luoghi rocciosi impervi). Dopo una serie di tornanti si raggiunge un pianoro alluvionale, poco oltre si attraversa una tranquilla radura fino al maggengo Precarè (1464m). Da un ricco bosco di mirtilli si sbuca infine nei prati al di sopra dell’abitato di Ambria.
Parco Orobie
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