UNIONE COMMERCIO TURISMO INFORMA

No a nuove licenze per bar e ristoranti di Beatrice Martelli

Rilascio di sei nuove
licenze di pubblico esercizio nel capoluogo e
introduzione della completa liberalizzazione nelle
frazioni. Apprendiamo dalla stampa locale ... della
proposta avanzata dall’assessore comunale al Commercio
Mario Bellero.


Un’ipotesi che, a quanto si evince dall’articolo, viene
data per realtà già entro il mese di dicembre. Il
riferimento all’iter di approvazione (i passaggi in
Commissione consiliare e poi in consiglio comunale) come
a una mera formalità, suscita però molta perplessità per
quanto attiene sia al metodo sia al merito della
questione.


Stupisce, anzi preoccupa, il fatto che l’assessore
Bellero nelle dichiarazioni rese alla stampa non abbia
fatto alcun riferimento al parere espresso dalla
Commissione Comunale pubblici esercizi, i cui
componenti, e in particolare i rappresentanti
dell’Unione, in tutte le sedute della Commissione hanno
espresso parere fortemente negativo verso il rilascio
proposto di 6 nuove autorizzazioni proposte dal Comune
di Sondrio.


Anche se l’assessore Bellero riferisce che le nuove
autorizzazioni possono essere rilasciate sulla base di
dati statistici che hanno preso in esame “il flusso dei
clienti piuttosto che i bisogni”, la Commissione ha
ritenuto del tutto inaccettabili questi dati, ritenendo
che la zona centrale e semicentrale della città siano
già allo stato attuale completamente sature dal punto di
vista dell’offerta di bar e ristoranti. In queste aree,
quindi, non vi sarebbe la possibilità di rilascio di
nuove autorizzazioni senza una grave alterazione
dell’equilibrio dell’attuale rete di servizio.


Dunque, la richiesta avanzata dalla Commissione è stata
quella di rilasciare al massimo 3 nuove autorizzazioni,
tutte nelle zone periferiche della città interessate già
ora e in un prossimo futuro da una forte espansione
edilizia.


La Commissione, inoltre, si è opposta alla
liberalizzazione dei pubblici esercizi nelle frazioni,
ritenendo questa iniziativa del tutto sproporzionata e
non adeguata in rapporto alle effettive esigenze di
queste località, e ha quindi proposto un massimo di 3
autorizzazioni per ognuna delle frazioni, ovviamente con
vincolo di non trasferibilità al resto del territorio
urbano.


Quindi, se il Comune dovesse deliberare con le modalità
annunciate a mezzo stampa, andrebbe contro non solo alle
posizioni degli esercenti, ma anche contro quelle degli
altri componenti della Commissione Comunale (Sindacati e
Consumatori), che hanno sostenuto l’impossibilità del
rilascio di nuove autorizzazioni nel centro cittadino.


In conclusione, quello che stupisce, e nello stesso
tempo preoccupa è che l’assessore non abbia fatto alcun
riferimento alla posizione di contrasto sostenuta dalla
Commissione Comunale, dando così per scontato che il
Consiglio Comunale approverà la proposta così com’è,
senza tenere in alcun conto il parere precedentemente
espresso.
Beatrice Martelli



GdS 10 XII 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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