UNIONE COMMERCIO TURISMO INFORMA

Un anno di attività dell?UnioneDi Marino Del Curto, Presidente

Pubblichiamo la relazione
integrale del Presidente dell'Unione Commercio Turismo e
Servizi della provincia di Sondrio, Marino Del Curto


"Buona sera a tutti e grazie per essere qui presenti
stasera.


Prima di entrare nel merito dei risultati di un anno di
attività dell’Unione, affronterò una breve disamina
dell’attuale scenario economico del nostro paese, per
poi passare alla situazione provinciale e mettere in
risalto quelle che, a mio avviso, sono le priorità da
affrontare.


Per quanto riguarda il comparto che più direttamente ci
interessa, è innegabile che il turismo, il commercio e i
servizi rappresentano un pilastro portante dell’economia
nazionale e così sarà anche per il futuro, in virtù
delle enormi potenzialità che ancora possono esprimere.



Tuttavia, perché ciò si realizzi è necessaria una
politica economica in grado di creare le condizioni più
adatte per favorire l’avvio di un circolo virtuoso che
faccia da volano alla ripresa dei consumi, al rilancio
dell’immagine del nostro paese e all’innovazione.


I timidi segnali di ripresa degli ultimi mesi – crescita
di produzione, export, consumi – sono sì incoraggianti,
ma sicuramente non sufficienti per arrestare la crisi in
cui si dibatte la nostra economia e inaugurare la tanto
attesa inversione di tendenza.


Questi progressi, comunque, testimoniano che chi opera
direttamente sul campo non si è arreso di fronte alle
difficoltà e continua a fare del suo meglio per andare
avanti.


Ora più che mai, quindi, si avverte il bisogno di un
significativo cambiamento nelle strategie di governo da
parte delle amministrazioni, a livello sia centrale sia
locale.


Del resto, i rapidi mutamenti degli ultimi anni hanno
avuto pesanti effetti sull’andamento del mercato,
cambiando le regole del suo funzionamento, prefigurando
nuove sfide e rimescolando le carte tra i competitori.


Il nostro paese purtroppo è rimasto al palo, incapace di
interpretare con duttilità e lungimiranza le nuove
esigenze determinate dai processi di
internazionalizzazione e globalizzazione che hanno
interessato la nostra economia.






Serve allora un nuovo progetto di sviluppo per garantire
risposte efficaci ed efficienti a un mercato che non
lascia più spazio all’improvvisazione.


Non è sufficiente tamponare le falle di un vecchio
sistema che non funziona più, bisogna lavorare per
definire nuove strategie, strumenti e competenze, che
garantiscano solide basi per ridare slancio e
competitività al sistema paese.


A questo punto il percorso obbligato è quello di un
salto di qualità che porti ad agire su due fronti: da un
lato, recuperare il gap di ritardo accumulato risolvendo
i grandi problemi che frenano la nostra competitività
(dal debito pubblico, alla carenza di infrastrutture,
all’eccessivo peso della fiscalità, ecc); dall’altro
intraprendere un grande sforzo di modernizzazione
rivolto a valorizzare le numerose potenzialità
inespresse di un paese, come l’Italia, ricco di risorse
(ambiente, prodotti enogastrionimici, patrimonio
artistico e culturale, centri di eccellenza nel campo
medico-scientifico ecc) e quindi di opportunità.


Se è vero che il settore industriale soffre per il
fenomeno della delocalizzazione delle fabbriche in terra
straniera, è altrettanto vero che il turismo e i
comparti del commercio e dei servizi rappresentano
risorse ancora vitali, che continuano a produrre
ricchezza per il sistema Italia e che - aspetto questo
altamente qualificante - presentano un ampio margine di
crescita.


A livello centrale, ma anche locale, è tempo che si
arrivi ad abbandonare le vecchie logiche e a rivedere le
priorità, individuando senza indugi ed incertezze i
settori e le risorse che possono rappresentare il volano
della ripresa del nostro paese.


Il comparto del turismo, del commercio e dei servizi, è
bene ricordarlo, produce oggi il 55% della ricchezza del
nostro paese, e questo senza aver ricevuto, sino ad
oggi, l’attenzione che meritava da parte della classe
dirigente.


È dunque lecito chiedersi quali margini di sviluppo
potrebbe avere il settore del terziario se solo si
cominciasse a lavorare per il suo sviluppo in modo
sistematico.


E non parlo solo di quello che può essere fatto a Roma,
ma anche di quanto ci si può aspettare a livello locale;
ricordiamoci che nella nostra Provincia il turismo da
solo produce quasi il 50% del Pil.


Ecco quindi che, ora più che mai, è indispensabile
essere uniti e compatti, per meglio relazionarsi con chi
ricopre ruoli istituzionali che incidono sul
funzionamento del sistema economico.


È importante sottolineare che, nonostante i duri colpi
ricevuti nell’ultimo decennio dall’espansione della
grande distribuzione, la tradizionale rete del commercio
al dettaglio continua a mantenere un ruolo
insostituibile sotto l’aspetto sia economico sia
sociale, in quanto fulcro di aggregazione nel nostro
contesto montano caratterizzato da una grande
frammentazione e dispersione degli insediamenti.


Infatti, i negozi tradizionali assicurano la
sopravvivenza dei nostri quartieri e dei nostri paesi,
contribuendo ad animare le vie e ad evitare il loro
spopolamento, rappresentando, sia pure tra mille
difficoltà, dei veri e propri presidi contro il
proliferare della grande distribuzione e la continua
svendita del nostro territorio.

Inoltre, non dimentichiamo che il turismo, il commercio
e i servizi costituiscono un’importantissima risorsa in
campo occupazionale, con enormi potenzialità di
crescita; devono però avere le migliori condizioni per
esprimersi.


Rientra quindi tra le priorità della nostra Unione
lavorare per far crescere nei soggetti istituzionali,
politici e sociali la consapevolezza della funzione
cardine che i settori da noi rappresentati ricoprono
nello sviluppo della provincia di Sondrio.


Ecco perché, consapevoli del fondamentale ruolo che
siamo chiamati a giocare, tra gli obiettivi della nostra
associazione figura come fondamentale lo sviluppo di un
sistema relazionale organico ed efficace con questi
interlocutori.


A volte il nostro impegno ha prodotto dei buoni
risultati, altre volte ci siamo scontrati soprattutto
con la miopia di certe amministrazioni che hanno
anteposto i loro interessi locali e di corto respiro a
quelli della collettività e della categoria da noi
rappresentata.


Questo lavoro è stato portato avanti sia per quanto
riguarda i “grandi temi” che interessano la nostra
provincia, come ad esempio il problema della viabilità e
della grande distribuzione, sia per quanto riguarda le
normali relazioni con le istituzioni di riferimento.


Gli ultimi mesi hanno visto l’Unione impegnata in un
serrato confronto con le istituzioni e le
amministrazioni locali su alcuni temi di estrema
attualità ed interesse, ossia i progetti di
riconversione delle aree ex Carini di Sondrio ed ex
Martinelli di Morbegno e la difficoltosa situazione
della viabilità provinciale.


Riguardo alla trasformazione delle aree Carini e
Martinelli, l’Unione ha svolto un lavoro sicuramente
attivo ed impegnativo, che si è dapprima concentrato in
un’attenta analisi dei progetti presentati dalla società
proprietarie delle aree, per poi spostarsi sul terreno
di un serrato confronto con la Amministrazioni comunali
interessate, con lo scopo di evidenziare gli aspetti di
criticità collegati a questi progetti.


Per quanto concerne l’area ex Carini, l’Unione ha subito
evidenziato come il progetto avanzato dalla proprietà
poteva configurare la realizzazione di un centro della
grande distribuzione a tutti gli effetti ed ha cercato
in ogni modo di sensibilizzare l’Amministrazione
Comunale di Sondrio su questo aspetto, affinché la
procedura amministrativa per l’approvazione del progetto
fosse demandata all’organo effettivamente competente e
cioè la Regione.


L’Amministrazione Comunale, ed in particolare il Sindaco
Bianchini, non ha però ritenuto di condividere le nostre
tesi, tant’è vero che il Comune ha respinto le
osservazioni critiche proposte dall’Unione e, con
deliberazione del Consiglio comunale del 4 novembre
scorso, ha approvato definitivamente la variante al
Piano Integrato di Intervento che, si ricorda, prevede
un aumento di circa 1.600 mq della superficie
commerciale, rispetto al progetto precedente.


Al momento la pratica è all’esame del nostro legale per
valutare se ci sono gli estremi per procedere, anche
legalmente, contro il provvedimento del Comune, a
salvaguardia degli interessi dell’intero comparto
commerciale della città.


Riguardo all’area ex-Martinelli di Morbegno, si è in
attesa che la proprietà fornisca documenti più
dettagliati sul progetto che intende portare avanti.


Anche qui, comunque, tutto fa pensare che l’intento
della proprietà sia quello di realizzare all’interno
della città un centro commerciale di grandi dimensioni e
non un semplice insediamento di varie attività
commerciali isolate e tra loro indipendenti.


È da precisare che i rapporti dell’Unione con
l’Amministrazione comunale di Morbegno sono da tempo
aperti al dialogo e al confronto, tant’è vero che i
nostri rappresentanti sono stati opportunamente
coinvolti nelle periodiche riunioni con il Comune, per
cui siamo fiduciosi che questo spirito di collaborazione
venga mantenuto anche per il futuro.


Sempre con riferimento al tema della grande
distribuzione, l’Unione mantiene alta l’attenzione anche
verso il progetto di insediamento di una nuova grande
struttura di vendita in Comune di Tresivio.


Su questo argomento vi posso dire che, nei mesi scorsi,
la Regione Lombardia ha rilevato la non conformità della
progettata grande struttura di vendita rispetto alle
vigenti norme di legge, ostacolando di fatto la
prosecuzione dell’iniziativa commerciale così come era
stata ideata dalla proprietà.


Siamo ora in attesa di conoscere gli sviluppi della
situazione per decidere anche le eventuali azioni da
intraprendere a tutela del nostro comparto.


Restando ancora in tema di insediamenti commerciali, mi
preme fare un’altra considerazione: la nostra provincia
è una realtà montana caratterizzata da una densità
abitativa tra le più basse in tutta Italia e, proprio
per questo motivo, l’equilibrio della rete commerciale è
molto delicato e può essere messo in difficoltà non solo
dalle grandi strutture di vendita, ma anche dalle medie
strutture.


Per questo l’Unione svolge da tempo un’azione di
sensibilizzazione verso le Amministrazioni Comunali
della nostra provincia, perché le richieste di aperture
di medie strutture di vendita vengano esaminate con
estrema attenzione e prudenza, al fine di evitare una
eccessiva proliferazione anche di queste realtà
distributive.


I risultati ottenuti purtroppo non sono entusiasmanti;
il nostro impegno è costante e capillare, ma, nella
maggior parte dei casi, arriviamo a scontrarci con
Amministrazioni Comunali che ignorano totalmente le
esigenze della realtà commerciale e il suo
insostituibile ruolo sociale.


Soddisfare le richieste di soggetti economicamente
forti, ed assicurare così qualche entrata in più per le
casse comunali con le imposte versate per le superfici
occupate con i loro centri di grande distribuzione, non
può certo essere l’unico parametro da tenere in
considerazione quando si pensa a come gestire lo
sviluppo del comparto commerciale sul proprio territorio
comunale.


Le esigenze del nostro territorio sono altre;
salvaguardare le attività della distribuzione al
dettaglio tradizionale dovrebbe essere tra le priorità
di ogni Amministrazione Comunale, in quanto, come
accennavo prima, sono uno strumento fondamentale per la
rivitalizzazione dei nostri centri e per contrastare il
loro spopolamento.

Purtroppo, gli aspetti economici più eclatanti e di più
immediata soddisfazione spesso prendono il sopravvento
sul buon senso e sulla corretta programmazione, facendo
perdere di vista le reali esigenze della nostra realtà
provinciale e producendo, in una prospettiva di lungo
periodo, danni per la comunità che rischiano di
diventare irreparabili.


E sempre il nostro territorio è al centro di un altro
tema di scottante e drammatica attualità: il critico
“stato di salute” delle Statali 36 e 38.


Una questione che ci ha sempre visti coinvolti
attivamente ed in prima persona e, ultimamente, anche
insieme ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo
produttivo provinciale con il Comitato per la SS 36 e
38, convinti come siamo che solo con la collaborazione
di tutti e superando le divisioni, si possano ottenere
risultati concreti.


Il recente annuncio del Presidente della Provincia
Provera dello stanziamento di 140 milioni di euro per i
cantieri della SS 38, ha dato un timido segnale che
qualcosa si sta muovendo.


È però da chiarire come verranno utilizzati questi
fondi, che, seguendo il progetto originario
consentirebbero di realizzare una prima tranche della
strada a quattro corsie fino a Cosio.


Questa soluzione non è però condivisa da tutti, per cui
gli organi competenti stanno verificando la possibilità
di impiegare queste risorse per partire con una strada a
due corsie fino a Morbegno e con la realizzazione delle
tangenzialine di Delebio, Morbegno e Tirano.


Restano dunque dei punti ancora da chiarire; la posta in
gioco è però molto alta, per cui tutti dobbiamo lavorare
per garantire una proficua collaborazione tra il mondo
imprenditoriale e quello politico, al fine di ottenere
l’unico risultato veramente importante e cioè l’apertura
dei cantieri.


Segnali positivi e meno positivi si alternano, quindi,
sullo scenario provinciale; tra questi ultimi figura
sicuramente il momento di difficoltà che stanno
attraversando sia il settore del commercio sia il
comparto turistico.


Da tenere sotto controllo l’andamento delle presenze
nelle strutture alberghiere che, se in alcune realtà ha
visto confermata un certa capacità di “tenuta” rispetto
agli anni precedenti, in altre ha fatto registrare dei
cali di oltre il 10%.


Come Unione già da tempo ci siamo mossi per essere
“parte attiva” nella definizione delle linee giuda e dei
programmi che riguardano questo settore così strategico.


Ricordo il documento programmatico sul Sistema Turistico
Valtellina presentato lo scorso anno dalla nostra
Associazione Albergatori all’allora neo eletto
presidente provinciale Provera e la continua
disponibilità al dialogo costantemente confermata ai
soggetti istituzionali competenti.




Proprio oggi io ed altri nostri rappresentanti abbiamo
partecipato alla Prima Conferenza Provinciale del
Turismo promossa dall’Assessore Del Tenno; l’auspicio è
che questo incontro non sia che il punto di partenza per
lo sviluppo di una reale politica del turismo nella
nostra provincia.


Assolutamente positivo è anche il lavoro fatto da CCIAA
e Provincia per iniziare a valorizzare il nuovo Marchio
Valtellina con la presenza unitaria dei prodotti delle
nostre valli a prestigiose fiere di settore nazionali,
con la partecipazione di Casa Valtellina nell’ambito
della cornice promozionale dei Mondiali di sci Bormio e
dei Mondiali di mountain bike a Livigno, con l’inizio
del lavoro dell’apposita commissione per concedere
l’utilizzo del Marchio alle nostre aziende, un organismo
di cui fanno parte anche tre nostri rappresentanti: il
sottoscritto ed i membri di Giunta Marco Antonucci e
Paolo Bassi.


Sicuramente come Unione molto ancora possiamo e dobbiamo
fare rispetto ai risultati che abbiamo già ottenuti:
lavorare per rendere la nostra azione ancora più
efficace e costante, migliorare il livello qualitativo
delle nostre relazioni con i vertici provinciali,
impegnarci per dare sempre maggiore autorevolezza e
credibilità alla nostra “voce”.


Questo è ancor più necessario se consideriamo che, alle
volte, i nostri interlocutori non sempre ci hanno dato
le risposte che ci aspettavamo.


In particolare, segnalo la mancanza - fin ora - di una
vera politica del turismo, voluta e coordinata a livello
provinciale, nonostante il settore turistico della
Lombardia sia da tempo regolato da nuove norme che
demandano alle Province gran parte delle competenze in
materia, introducendo il nuovo modello organizzativo dei
Sistemi Turistici.


Aspettiamo segnali tangibili di una forte volontà a
livello provinciale per lavorare in questa direzione e,
mi auguro, che con la Conferenza di oggi si cominci a
muoversi in questo senso.


Quindi, anche per il turismo il fine deve essere quello
di unire gli sforzi e concertare le azioni per arrivare
a creare una cultura dell’accoglienza diffusa a tutti i
livelli, capace di coinvolgere tutti i valtellinesi
nella promozione del nostro territorio nella sua
interezza.

Purtroppo, devo costatare che unità di intenti e
capacità di coordinamento che ho appena auspicato sono
spesso latitanti nel nostro sistema; ne sono state una
chiara riprova le ultime elezioni regionali, dove le
nostre forze politiche non sono state capaci di creare
una convergenza forte su un unico candidato per
assicurarsi la rappresentatività in Regione.


Questa mancanza di rappresentanti della nostra provincia
a Milano è stata in parte compensata dalla recente
riunione del Tavolo Territoriale di Confronto, voluto
dalla Regione Lombardia per conoscere le realtà locali
ed individuare le criticità e le priorità per il loro
sviluppo.


Al Tavolo con l’Assessore regionale alle Reti ed ai
Servizi di Pubblica Utilità Bernardo erano seduti tutti
i rappresentanti del mondo economico-produttivo,
politico ed istituzionale della provincia.


L’attenzione è stata portata innanzitutto sul precario
stato di salute delle nostre infrastrutture e in
particolare del sistema viabilistico, fattore
fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi territorio;
sulla necessità di potenziamento delle infrastrutture
telematiche; sulla importanza strategica della tutela e
valorizzazione del nostro territorio e delle sue
risorse; sul fondamentale contributo che, con le nostre
acque diamo al bilancio energetico nazionale.


L’incontro è stato una importante occasione per ribadire
le urgenze da affrontare per lo sviluppo delle nostre
valli e per confermare l’impegno delle nostre imprese a
conseguire questo importante obiettivo.


Sempre in tema di rapporti con le istituzioni, voglio
sottolineare il successo dell’iniziativa portata avanti
con Provincia e Camera di Commercio, che ha visto
assegnare anche alla nostra Sondrio Confidi al Terziario
contribuiti del fondo di rotazione (ex Piv) per una
somma di 600.000 euro; contributi che permettono di
ridurre il tasso di interesse su 9 milioni di euro di
finanziamenti garantiti dalla cooperativa.


Miglior testimone del successo di questa iniziativa è il
numero di domande già presentate: dopo poche settimane
dall’apertura del bando siamo arrivati a raccogliere
domande per oltre il doppio del valore dei finanziamenti
agevolabili.


Questo successo testimonia sicuramente la voglia di fare
delle nostre imprese che, nonostante il periodo
certamente non positivo, continuano a lavorare per
migliorare le loro strutture beneficiando del credito
agevolato, che, ricordo, è uno strumento indispensabile
per garantire la vitalità del sistema.


Il nostro auspicio è che le istituzioni competenti,
tenuto conto di questi positivi risultati, possano
continuare nel sostegno concreto alle aziende dei
settori del commercio, del turismo e dei servizi.


Settori che ricevono un sostegno concreto e quotidiano
dalla nostra Unione con le numerosissime iniziative ed
attività di consulenza riservate ai Soci.


Soci che, sempre più numerosi, confermano la validità
delle scelte portate avanti; infatti è con immenso
piacere, ed anche con una punta di orgoglio, che vi
comunico come ad oggi abbiamo superato i 4.300
associati, andando ampiamente oltre quota 4.242
raggiunta nel 2004 ed assicurandoci così un nuovo
successo per il 2005.


A completare questa notizia positiva, anche la conferma
che per il 2006 il Consiglio ha stabilito di lasciare
invariate le quote associative: sono ormai 11 anni che
siamo fermi sugli stessi valori a testimonianza del
continuo sforzo fatto dall’Unione in un periodo
certamente non brillante per l’andamento dei consumi.


E’ uno sforzo assolutamente significativo, che non ha
certamente penalizzato il livello dei servizi offerti ai
Soci, che, sia dal punto di vista quantitativo che
qualitativo, sono significativamente cresciuti in questi
11 anni.


A testimonianza di ciò le importanti risorse messe a
disposizione dall’Unione e il forte impulso dato allo
sviluppo di iniziative promozionali, per realizzare i
vari programmi ideati nei mandamenti o delle categorie.



Per il 2005, anche sulla scorta dei successi registrati
lo scorso anno, continua l’impegno nei Mandamenti per
sviluppare progetti ad hoc per le imminenti festività
natalizie.


Lotterie, momenti di intrattenimento e di animazione,
luminarie, “invaderanno” tutta la provincia per
vivacizzare i vari centri mandamentali e creare un
incentivo in più allo shopping natalizio.


Sempre significativo il sostegno concreto dell’Unione,
che continua con l’erogazione di contributi ed il
supporto tecnico per favorire lo sviluppo di questo tipo
di iniziative promozionali durante tutto l’arco
dell’anno.


Con la partenza di questi progetti si è anche cominciato
ad utilizzare i contributi regionali del Piano Integrato
di Intervento per il Commercio (il famoso PIC) dei quali
è risultata beneficiaria l’Unione.


I fondi saranno destinati allo sviluppo di attività
promozionali nei centri di Sondrio, Chiavenna e
Morbegno, anche per le azioni che si porteranno avanti
lungo tutto il 2006.


Sempre in ambito PIC nei primi mesi del 2006 l’Unione
direttamente svilupperà un altro progetto che
interesserà principalmente i nostri soci alimentaristi.



Si procederà con la realizzazione di shopper di cotone
che riprendono la compagna di sensibilizzazione
sviluppata a livello regionale “faccio acquisti sotto
casa”, shopper che i nostri dettaglianti potranno
omaggiare ai loro clienti; il tutto supportato da
un’adeguata campagna pubblicitaria sulla nostra stampa
locale.


Confermo che, anche per il 2006, resta invariato
l’impegno di supporto sia organizzativo che finanziario
dell’Unione a sostegno di varie iniziative a favore di
tutti i nostri Soci e colgo l’occasione per ringraziare
i colleghi che, nelle varie associazioni di categoria e
mandamentali, sempre con grande entusiasmo, hanno
contribuito alla realizzazione di importanti progetti e
li invito a continuare su questa strada anche per il
2006: aspettiamo sempre numerosi progetti da poter
supportare e sviluppare.


Sempre con riferimento alle azioni sviluppate a favore
dei nostri Soci ricordo l’importante progetto che stiamo
portando avanti per la realizzazione dei corsi
sostitutivi dei libretti sanitari; al momento abbiamo
già formato oltre 2000 addetti delle aziende interessate
dei nostri settori, proponendo numerosi incontri nei
vari centri della provincia.


Vi segnalo anche la recente messa on line del nuovo sito
(sempre con l’indirizzo www.unione.sondrio.it); uno
strumento ancora più dinamico e ricco di informazioni
per tutti i nostri soci, dove si possono trovare tutte
le informazioni sulla vita associativa, sulle più
recenti evoluzioni normative, sui progetti sviluppati
dall’Unione per le varie categorie e mandamenti.


Sono certo che il nuovo sito verrà visitato ed
utilizzato con sempre maggiore frequenza dai nostri
Associati e che si rivelerà un efficace biglietto da
visita per far conoscere anche all’esterno la nostra
realtà associativa, con tutta l’ampia e articolata gamma
di servizi che è in grado di offrire.

All’informazione per i Soci si deve aggiungere anche il
continuo ed indispensabile lavoro di consulenza in tutti
i campi di interesse che, tutti i giorni, i nostri
uffici sono in grado di garantire a centinaia di
Associati.


Dalle problematiche fiscali e del lavoro all’incessante
azione di monitoraggio sulle evoluzioni normative e di
interazione con le istituzioni ed autorità locali per le
questioni di competenza.


A questo proposito ricordo lo scrupoloso e proficuo
lavoro portato avanti dai nostri uffici con le varie
Amministrazioni Comunali per questioni di interesse per
i nostri associati quali le aperture e gli orari dei
negozi, la regolamentazione dei mercati, il controllo
delle licenze, ecc...


Un lavoro quasi di “ordinaria amministrazione”, ma che
in realtà rappresenta un ausilio importante per le
nostre imprese, che possono così operare sul mercato con
la necessaria tranquillità.


Sempre pensando alle esigenze delle imprese ricordo le
opportunità di risparmio offerte ai nostri Soci, con le
proposte di Terziario Energia, il consorzio creato tra
le associazioni lombarde per offrire agli associati
energia elettrica ai prezzi più competitivi presenti sul
mercato, appoggiandosi a selezionati ed affidabili
società di fornitura.


Risparmi a partire da un minimo del 5% sui consumi
annui, ma che si possono rivelare ancora più
interessanti nel caso di consumi particolarmente
elevati, proprio per questo invito chi non lo avesse
ancora fatto a rivolgersi ai nostri uffici per
un’offerta personalizzata.


Con particolare riferimento alle strutture alberghiere
vi segnalo come, su nostro interesse, la Camera di
Commercio abbia deciso di portare avanti il progetto per
la certificazione di qualità di queste imprese, aprendo
un nuovo bando in scadenza a metà dicembre.


Con la scorsa edizione oltre 60 aziende hanno ricevuto
questo importante riconoscimento, che, mi auguro, al di
là delle formalità, possa rappresentare un importante
stimolo a lavorare e a lavorare sempre maglio per
innalzare il livello qualitativo della nostra offerta.


Ci aspettiamo un riscontro altrettanto positivo anche
per l’edizione 2006.


E’ stata, la mia, solo una rapida elencazione delle
principali attività portate avanti dall’Unione e delle
opportunità e servizi offerti ai nostri Soci.


La loro (la vostra) soddisfazione è per noi il migliore
stimolo a continuare su questa strada, con l’obiettivo
di potere offrire sempre di più.


Tra i nostri obiettivi primari per il 2006 figura
sicuramente quello di incrementare quantitativamente e
qualitativamente l’azione sindacale.




Si lavorerà sull’ottimizzazione dei servizi già offerti,
valutando la possibilità di proporne di nuovi, restando
sempre al fianco delle categorie e dei mandamenti per
far crescere non solo l’operatività, ma anche per
avvicinarci sempre di più alla base associativa creando
un rapporto diretto e privilegiato con tutti i Soci.


Per questo si andrà a lavorare, per implementarli, anche
sugli strumenti di informazione attualmente a
disposizione, dal giornale, alle circolari, al sito,
che, messo a regime, può offrire interessantissime
possibilità per sviluppare l’interattività con le
aziende.


Si continuerà a lavorare in ambito formazione dove,
dovendo purtroppo prendere atto che i fondi destinati
dalla Regione Lombardia alla realizzazione di corsi
gratuiti sono attualmente ancora indisponibili, ci
attiveremo per fornire comunque ai nostri Soci valide
occasioni di studio ed approfondimento.


Siamo infatti assolutamente consapevoli che la
formazione rappresenti ormai uno strumento assolutamente
imprescindibile per garantire la crescita e la
competitività delle aziende e per diffondere e far
crescere la cultura d’impresa tra i nostri Soci.


Attività sindacale, formazione, informazione, tutti
strumenti che, anche supportati dall’aiuto in campo
finanziario assicurato dalla nostra Sofidi,
contribuiscono a creare un “pacchetto” assolutamente
completo ed organico a supporto di tutte le aziende del
commercio, del turismo e dei servizi.


All’azione sul piano interno si andrà sempre ad
affiancare quella portata avanti, quando necessario
anche con decisione, sul fronte esterno.


Continuerà il confronto con i referenti politici ed
istituzionali di riferimento sia sui temi di grande
interesse per la nostra Provincia, sia sulle questioni
che ci riguardano più da vicino.


Il punto di partenza sarà sempre quello di privilegiare
il dialogo costruttivo che, in alcuni casi abbiamo visto
ha portato a buoni risultati, senza però ritirarci
quando ci sarà anche necessità di scontrarsi per
difendere gli interessi dei nostri associati.


Un lavoro portato avanti anche con l’obiettivo ultimo di
arrivare ad acquisire una maggiore autorevolezza nel
sistema relazionale locale per poter giocare un ruolo di
partecipazione attiva nelle scelte di politica economica
locale.


Il nostro impegno è massimo ma, certamente, può
risultare ancora più efficace se condiviso da tutti;
sapere di avere alle spalle un fronte compatto su cui
contare può certamente dare una marcia in più alla
nostra azione.


Ecco perché il mio invito è sempre quello a partecipare
attivamente alla vita associativa a tutti i livelli;
insieme possiamo contare di più, condividendo esperienze
e dedicando un po’ del proprio tempo all’associazione
certamente si potranno ottenere risultati sempre
migliori.





Mi fermo qui, dando appuntamento a tutti voi per una
festa un po’ speciale.


Visto il successo riportato lo scorso marzo, anche nel
2006 tornerà la Festa sulla Neve; quest’anno saremo
ospiti sulle piste della Valmalenco per la tradizionale
gara di slalom gigante e per il pranzo tutti in
compagnia.


Per “fare gruppo” è importante anche rinsaldare i legami
di amicizia tra di noi con un momento pensato per
divertirsi insieme, vi spetto quindi numerosi e con
tanta voglia di fare festa!


Mi fermo qui, certo di avere fornito numerosi spunti per
il dibattito che, mi auguro, seguirà partecipato e in
modo democratico e costruttivo.


Grazie per la vostra attenzione, lascio ora spazio al
dibattito
Marino Del Curto



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