Statale 38. FINANZIAMENTI CERTI E ATTESI MA TANTI INTERROGATIVI
Fibrillazione per
la Statale 38
Nei giorni scorsi una notevole fibrillazione ha posto il tema
della mobilità di accesso alla provincia sotto i riflettori.
Tutto é partito con la minaccia delle dimissioni del Presidente
della Provincia data con grande rilievo da un quotidiano. "Se
non arrivano i soldi per la Statale 38 mi dimetto". Poi discesa
dei parlamentari a Milano. Quindi tentativo a Roma in
Commissione Bilancio di inserire un emendamento per far scucire
allo Stato i soldi che mancano. Tentativo fallito non certo per
colpa dei parlamentari valtellinesi ma per il semplice motivo
che le richieste sono molteplici, la coperta corta e i soldi non
ci sono visto che é stato raschiato il fondo del barile.
A Roma per affari personali (per una iniziativa che sarebbe
stato meglio per la Valtellina che la si fosse capita qui e
realizzata qui, risolvendo tutti i problemi dell'Ospedale di
Sondalo...) abbiamo voluto fare qualche verifica approfittando
della cortesia di qualche amico. La telefonata di risposta é
avvenuta, guarda caso, mentre facevo colazione con, al tavolo
vicino, a nenanche due metri, il Dalai Lama. Un incontro che non
capita tutti i giorni...
Telefonata brevissima: "non é cambiato niente. Siamo alle
notizie che tu avevi pubblicato subito dopo il CdA dell'ANAS del
6 novembre scorso. Per quanto riguarda Roma i soldi previsti ci
sono ancora, vedi se a Milano é cambiato qualcosa". Ma a Milano
ovviamente non era cambiato niente, visto che si tratta dei
fondi stanziati sulla Legge Valtellina, con Comitato presieduto
dal cons. Bordoni, con la presenza anche della Provincia e con
la necessità di idonea procedura se si vuol cambiare qualcosa.
Non siamo neppure riusciti a capire cosa c'entri il Presidente
della Regione Formigoni se non come peso politico.
Aggiungiamo una frase del nostro interlocutore romano; "Ma il
Ministro dell'Economia non é di Sondrio? E lo stesso Ministro
delle Infrastrutture, Lunardi, non é un mezzo valtellinese?".
Tremonti é di Sondrio e non c'é dubbio che se si muovesse lui
sarebbe un'altra cosa. Quanto a Lunardi non é proprio un "mezzo
valtellinese" ma un amico della Valtellina sì:
Non é dato sapere se questi due importanti canali sono stati
attivati.
Una cosa certa é il comunicato dell'ANAS che noi abbiamo avuto
in anteprima assoluta, alla conclusione del CdA del 6 novembre.
Lo riportiamo:
Il comunicato ANAS
del 6 novembre
"Approvati progetti Bre-Be-Mi (866,185 milioni euro),
Accessibilità Valtellina (671,8 milioni euro), A4 Torino-Milano
(180,9 milioni euro), A7 Milano-Serravalle (95,3 milioni euro)
“Accessibilità Valtellina”
... omissis...
Il cda dell'Anas ha anche approvato il progetto definitivo e lo
studio di impatto ambientale relativi ai lavori di costruzione
del lotto 1° dell'“Accessibilità Valtellina” (Statale 38), la
cosiddetta "Variante di Morbegno", dallo svincolo di Fuentes
allo svincolo di Tartano, per un importo complessivo di 671,8
milioni di euro.
“La Statale 38 non è più in grado di garantire le
caratteristiche di servizio e di sicurezza adeguate alla
funzione di collegamento comprensoriale ed interprovinciale che
le compete. Infatti il traffico lungo l'attuale arteria è di
grande rilievo con frequenti situazioni giornaliere di
congestione, sistematicamente più elevate durante i giorni
festivi”, ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pozzi.
Il progetto definitivo è stato variato rispetto a quello
preliminare, per fare fronte alle richieste delle
amministrazioni locali, e prevede tra l’altro una variante
cosiddetta "di fondo valle" e la ristrutturazione degli svincoli
di Fuentes e di Cosio. Tra le principali opere d'arte sono
previsti 9 viadotti e 2 gallerie naturali a doppia canna.
L'intervento rientra tra le previsioni programmatiche di
realizzazione delle infrastrutture strategiche individuate dalla
delibera CIPE n. 121 del 21.12.2001 (Legge Obiettivo) e può
usufruire del finanziamento dei fondi Legge Valtellina n. 102/90
per l'importo di 56,847 milioni di euro.
Ora il progetto sarà rimesso all'approvazione del CIPE, a
seguito di apposita Conferenza di Servizi indetta dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Regione Lombardia,
comunque, in data 14 marzo 2003, ha già sottoposto il tracciato
in questione all'esame delle Amministrazioni territoriali
competenti, le quali all'unanimità hanno dichiarato il proprio
consenso alle scelte progettuali con un documento da loro
sottoscritto.
La durata complessiva dei lavori è stimata in 1250 giorni.
L'importo complessivo dell'opera ammonta ad 671,8 milioni di
euro".
Interrogativi
Che i soldi non bastassero lo si sapeva da tempo. Quelli
stanziati ci sono e non li ha portati via nessuno, ma non
bastano certo da Fuentes ad arrivare sino al Tartano. Lo si
sapeva, lo si sa.
Si sa anche che la Finanziaria ha raschiato il fondo del barile
perché i soldi sono quelli che sono, pochissimi. In queste
condizioni sperare va sempre bene ma sarebbe un miracolo se in
Aula passasse un emendamento dell'importo come quello che manca
per la nostra strada, tenuto conto che persino per onorare il
contratto con i dipendenti dei trasporti sulla base dell'accordo
di due anni fa, la cifra stanziata é stata di poco più di 33
milioni di €uro rispetto ai 500 che si stimano necessari.
Ovviamente tifiamo per il miracolo, ma guardiamo le cose con
realismo. E ci viene in mente la scelta delle quattro corsie da
Colico a Sondrio.
Noi eravamo - prima che il tema diventasse materia di
discussione politica - per una superstrada di nove metri, come
quella a suo tempo progettata, con realizzazione a tempo di
record dei tratti prioritari (Tartano e Sernio-Mazzo). Le
motivazioni non erano né politiche né ambientali, ma tecniche ed
economiche.
Sotto il profilo tecnico, come verificato con signori esperti,
la strada di nove metri sarebbe stata sufficiente a smaltire il
traffico presente e futuro, dato che andava considerato l'intero
sistema: nuova 38, vecchia 38, strade provinciali in sinistra e
destra Adda.
Sotto il profilo economico in meno di un decennio la superstrada
Colico-Morbegno-Sondrio-Tresenda-Tirano, e con soli questi
svincoli, sarebbe stata realtà. Lo poteva essere di questi tempi
o poco più. La strada a quattro corsie, se va bene, anzi
benissimo, richiederà 20 anni.
Tutto questo lo si sapeva dai primi anni '90, o almeno lo sapeva
chi come noi - lo scrivevamo anche - rifletteva con i piedi
saldamente fissati per terra.
Un grosso cero!
In tutti questi anni non ci sarebbe stato bisogno di miracoli.
Adesso sì.
Forse sarebbe il caso che il Presidente Tarabini invece che a
pensare a dimissioni, che non risolvono un accidente, si
impegnasse, a nome di tutti i valtellinesi, credenti e non
credenti, a portare un grosso cero alla Patrona della
Valtellina, visto che siamo nel Cinquecentenario della sua
apparizione, se il miracolo di cui abbiamo parlato si
verificasse sul serio.
frial
GdS 8 XII 03
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