IL SINDACO DI SONDRIO MOLTENI PROPONE UN SOLO ELETTRODOTTO DALLA SVIZZERA. REPLICA IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA SCHERINI




LA PROPOSTA A SORPRESA DEL SINDACO DI SONDRIO

Ha cominciato il Sindaco di Sondrio a sorpresa giovedì 16 maggio
in conferenza stampa. Molteni ha indicato come possibile la
collaborazione con la grossa società svizzera ATEL, che, come l'AEM
di Milano,  é socia al 4% dell'ASM di Sondrio interessata a
realizzare l'elettrodotto Svizzera-Italia in alternativa a quello
oggi in discussione della società GRTN, filiata dall'ENEL,
eliminando le linee esistenti.

Questo é emerso nell'assemblea di ATEL, tenutasi recentemente con
la presenza di Presidente e Direttore dell'ASM sondriese, e di
questo si dovrà discutere ancora venerdì e sabato prossimi a Olten
in Svizzera.

Illustrazione da parte del Sindaco inoltre dei vantaggi della
sostituzione della serie di linee oggi esistenti con un unico
elettrodotto, sia per costi che per territorio e per ambiente
nonché anche per il dubbio esistente su danni per la salute da una
simile concentrazione di elettrodotti.


LA REPLICA DEL
VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Passano 24 ore ed ecco sul
quotidiano "La Provincia di Sondrio" la replica del Vicepresidente
della Provincia, on. Scherini che con il consulente della
Provincia geom. Songini - per sua dichiarazione autore di un tour
de force durato 15 giorni per poter arrivare al risultato -,
presenta il lavoro che l'Ente dopo il Consiglio Provinciale che
aveva detto no all'elettrodotto San Fiorano-Robbia così come
progettato.

Scrive il quotidiano riferendo quanto illustrato da Scherini «La
nostra è una grande scommessa sul futuro. Un passo storico per
quanto riguarda il nostro territorio. Abbiamo la possibilità di
sistemare una volta per tutte la delicata situazione riguardante
gli elettrodotti. Tutto il Consiglio provinciale ci ha dato la
delega per dire no al piano della Grtn. Siccome quello che passa
servirà soprattutto all’Italia, non saremo noi a bloccare questo
progetto, senza prima averne consegnato uno alternativo che per
prima cosa deve tenere conto della razionalizzazione delle linee
esistenti».

La Valtellina passerebbe da una situazione di 800 chilometri di
linee elettriche a una di 300 chilometri. Per quanto riguarda il
Sindaco Molteni, e l'elettrodotto unico che attraversi la
Valtellina lo definisce irrealizzabile e aggiunge altra polemica.
E insiste sul progetto della Provincia, anche se qualcuno osserva
che questo non basta perché gli elettrodotti per arrivare nei nodi
cruciali della rete nel milanese devono anche proseguire oltre
provincia. Il quadro era completo di ogni dettaglio, e per tutti
quattro i soggetti interessati, oltre l'ENEL AEM-SONDEL-EDISON che
avevano dato l'assenso, nella decisione del Consiglio di
Amministrazione dell'ENEL del giugno 1992, seguita alla iniziativa
del BIM di Sondrio. Il malloppo relativo lo abbiamo visto,
corredato da tabelle, piante, dettagli operativi e di costi.

LA
CONTRO-REPLICA DEL SINDACO

Oggi, sabato 18, la

contro-replica del Sindaco
Molteni, in pubblicazione domani sul quotidiano "La Provincia di
Sondrio", anche con qualche nota polemica annunciata. Si dichiara
"estremamente felice" che in Provincia sia pronto un progetto di
razionalizzazione delle linee esistenti, e soddisfatto di
provocare, sollevando i problemi, stimoli e azioni operative. La
razionalizzazione gli va ma insiste che é doveroso colloquiare con
le società che forniscono i servizi.

Solo ENEL, AEM, SONDEL, EDISON, o anche ASM Sondrio e ATEL?



LA NOTA DI
FRIZZIERO (SUE l'IDEA E L'INIZIATIVA)

In questo dibattito si é
inserito anche il nostro direttore con la nota che é stata inviata
al quotidiano "La Provincia di Sondrio. Dopo aver espresso la sua
soddisfazione personale perché l'iniziativa da lui avviata 10 anni
fa, e continuamente riproposta in questi anni, quella della
“razionalizzazione” degli elettrodotti con eliminazione della
selva di quelli esistenti, finalmente trova chi la raccoglie. In
particolare viene sottolineato che ci si muove, a Tirano, a
Sondrio, in Provincia, dopo le ultime iniziative appunto del notro
direttore. Egli ricorda in particolare come da Presidente del BIM
avesse provocato la delibera del Consiglio di Amministrazione
dell’ENEL, la n. 16887 nel giugno 1992, nella quale, dopo l’intesa
raggiunta con AEM, SONDEL, EDISON, l'ENEL impegnava la struttura a
proseguire il lavoro, previsto lo smantellamento di 1201,5 Km di
linee, di cui 893,5 a 220 kV e 308 a 132 kV e la costruzione di
nuove per 346,2 Km generalmente lungo tracciati di linee esistenti
e da smantellare. Delibera che costituisce un punto di partenza
notevolissimo di un problema che solo il consigliere regionale
Bordoni, il Sindaco di Sondrio Molteni avevano colto nella sua
rilevanza, oltre recentemente ai tiranesi, impegnati nel
contrastare il progettato elettrodotto San Fiorano – Robbia.
Frizziero ha ricordato di aver mandato subito dopo la sua recente
nomina al BIM un invito al BIM, portandolo a conoscenza dei Comuni
e degli altri Enti (CM e Provincia) interessati, con la richiesta
di intervento del BIM anche economico, d'intesa con la Provincia
per la competenza che ha in materia di Piano Territoriale.

Ma c'é un altro invito. Il problema é molto serio e
l'interlocutore é forte, per cui Frizziero esorta di evitare le
polemiche in base al fatto che come si sa fra i due litiganti é il
terzo a godere, e di vedere tutte le ipotesi ad un tavolo tecnico,
anche quella ASM-ATEL, partendo però dalla delibera ENEL del 1992,
visto che quella era già una scelta dell'ENEL che aveva ritenuto
conveniente la cosiddetta "razionalizzazione" con la eliminazione
di centinaia di Km di elettrodotti.

Non manca nella nota inviata al quotidiano la precisazione che non
si tratta di una futile rivendicazione di priorità dell'idea, con
le iniziative conseguenti

18 maggio 2002 - priorità d'altronde che é evidente a tutti - per
una acquisizione di merito - che comunque, Direttore non tagli
questo inciso! - é pure chiaro ed evidente. Quel che importa, dice
in sostanza, é che l'idea vada avanti per l'interesse della nostra
gente, e che si evitino le beghe politiche su un argomento che
deve vedere la provincia compatta.

Per quanto riguarda la situazione a Tirano lo studio va avanti, ma
comunque ormai é acquisito che l'unica soluzione possibile, per
tutti, Comuni interessati della Valcamonica compresi, é quella
della razionalizzazione, é quella dello smantellamento di trpppe e
antiquate linee con la concentrazione delle stesse.

Da alcuni commenti pare che sia stata imboccata la strada giusta.
Luca Alessandrini

GdS 18 V 02


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Luca Alessandrini
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