Rifiuti: PROPOSTA al Sindaco di Teglio

34 giorni di vita della discarica di Saleggio - I precedenti - La posizione del Comune di Teglio - La novità - Le conseguenze del no - Appello-proposta al Sindaco Fay



34 GIORNI DI VITA
DELLA DISCARICA DI SALEGGIO


Questione rifiuti; con oggi 34 giorni ancora di loro smaltimento
nella discarica di Saleggio. Non perché sia satura ma perché il
31 dicembre é la data ultima prevista dall'intesa Comune di
Teglio-Provincia che solennemente stabiliva che oltre tale data
la discarica sarebbe stata chiusa con inizio delle operazioni
post-mortem.


I PRECEDENTI


Ricapitoliamo brevemente.

Inizialmente, secondo un progetto tecnicamente ben fatto,
presentato dalla società Tecnoambiente Valtellina, il volume
della discarica era previsto in 390.000 mc. con una previsione
di rifiuti smaltibili di 390.000 tonnellate.

Fu sulla base di questi dati che fu raggiunta una sofferta
intesa Provincia-Comune di Teglio. Nel tempo venne introdotta la
novità della triturazione dei rifiuti, utile, per così dire, a
stivarli meglio, e quindi con la possibilità di aumentare, a
pari volume, la quantità smaltibile.

Questo richiese l'aggiornamento delle intese in atto.

La prima tra la società pubblica degli Enti locali, SECAM spa, e
Tecnoambiente, con ovvia ridiscussione della parte economica.

La seconda tra la Provincia e il Comune di Teglio, che
accondiscese al superamento delle 390.000 tonnellate a due
condizioni, una economica notevolmente vantaggiosa per il Comune
stesso e una temporale, fissando appunto come data ultima il
31.12 di quest'anno. Una condizione che sarebbe stata raggiunta
se una parte consistente di rifiuti non fosse stata mandata, a
costi quasi doppi, nelle discariche milanesi sulla base di altra
intesa definita dalla Provincia con la Provincia di Milano e
soggetti privati di laggiù. Una scelta fatta dando evidentemente
per scontato di ottenere l'assenso del Comune di Teglio,
eventualmente anche con metodi forzosi (ordinanza Presidente
della Regione, però impugnabile visto che l'intesa con Milano
esclude una emergenza contingente) oppure contando sul fatto che
in primavera Teglio va al voto, puntando quindi sul risultato
politico.

LA
POSIZIONE DEL COMUNE DI TEGLIO


La posizione espressa dal Sindaco Fay, non da ora ma da molto
tempo, é rigidissima: 31.12.2002, neanche un giorno in più.

Non un capriccio ma una posizione che ha due solide basi.
La prima, "esterna": Teglio aveva sempre avuto un
rappresentante nel consiglio di amministrazione della SECAM, una
cosa logica vista la presenza nel suo territorio della discarica
nonché le violentissime polemiche ed anche il contenzioso
giudiziario che a suo tempo aveva accompagnato la nascita della
discarica a Saleggio. Fra l'altro il Comune di Teglio aveva
saggiamente nominato non un amministratore ma un tecnico di
vaglia, un geologo, anzi una geologa, cui il consiglio di
amministrazione aveva conferito l'incarico di Presidente della
commissione tecnica di vigilanza che quotidianamente controllava
le modalità di smaltimento. In sede di rinnovo del CdA
l'esclusione della presenza del Comune fu presa come un vero e
proprio affronto, non avendo così più Teglio la possibilità
diretta di controllare cosa avvenisse. La dimostrazione venne
subito dopo. Fu cosa improba per la Provincia arrivare alla
nuova convenzione con un costo elevatissimo, mentre in
precedenza, con il vecchio CdA, era stata invece raggiunta
l'intesa senza gravami particolari, e si trattava solo di
formalizzarla.
La seconda: "interna": in Consiglio Comunale le varie
fasi sono state accompagnate da durissime polemiche della
minoranza consiliare che avrebbe voluto una posizione più rigida
da parte del Sindaco e della sua maggioranza.

LA
NOVITA'. LE CONSEGUENZE DEL NO


La novità é rappresentata dal fatto che in Comune di Teglio é
intervenuto il consigliere di minoranza Bonetti, che é il
segretario provinciale di AN, Partito che fa parte della
maggioranza in Provincia, evidentemente preoccupato delle
conseguenze anche in e per tale Ente.

Cosa succederebbe se il 1 gennaio sull'ingresso della discarica
venisse apposto il cartello "Discarica chiusa. In corso lavori
post-mortem"?

Succederebbe:

1) Tutti i rifiuti, e quindi anche quelli che potrebbero ancora
essere tecnicamente conferiti a Saleggio, della provincia
dovrebbero essere portati a Milano, a costi quasi doppi;

2) Grave contenzioso con la società Tecnoambiente che ha
rinnovato l'intesa economica con la SECAM solo sulla base
dell'utilizzo completo della discarica, con inevitabile alto
costo per la società e quindi per tutti noi;

3) Tentativo di "imposizione" al Comune con ordinanza,
probabilmente inefficace in quanto impugnabile a ragione, con il
riesplodere di violente polemiche in campagna elettorale con
tutto quel che segue. Già si prospetta una cosa del genere a
Sondrio, visto che l'unica via realmente praticabile per portare
fuori provincia i rifiuti, come vorrebbe la maggior parte della
gente e non chi pensa al business (che poi verrà fatto dalla
multinazionale di turno), stranamente non é stata seguita. Non
ci pare la via migliore.

3) Possibile riprogettazione per le operazioni post-chiusura a
causa del non avvenuto completamento e probabilmente altri
costi.


APPELLO-PROPOSTA AL SINDACO FAY


Potremmo, pensando a come sono andare le cose in SECAM,
sorridere e alimentare questo giornale, e quello che faremo
stampato, con fior di articoli in argomento e magari anche un
interessante dossier.

Pensiamo invece prioritariamente a valtellinesi e
valchiavennaschi che non é giusto debbano scontare, svuotando di
più il proprio portafoglio, errori non loro. E allora
rivolgiamo un appello-proposta al Sindaco Fay
, sicuramente
uno dei migliori amministratori della provincia e quindi in
grado di cogliere il senso profondo di questa proposta e di
meritarsi la gratitudine dei convalligiani.

Abbiamo detto delle solide basi della rigidità della sua
posizione, macigni da rimuovere.

1) Un macigno viene smosso se torna subito in Consiglio di Amministrazione il
rappresentante del Comune di Teglio. Non vale la scontata
obiezione della necessità dell'assemblea ecc. ecc. Basta che
qualcuno lasci libero subito un posto e che, in attesa della
nomina (garantita opportunamente, ed é facile farlo) fin dalla
prossima seduta il rappresentante del Comune di Teglio venga
invitato al CdA, con veste tale da rendere legittima la presenza
(é facile farlo);

2) L'altro macigno viene smosso se in Consiglio Comunale il consigliere Bonetti, coerentemente
con la posizione ora da lui assunta, dia atto al Sindaco Fay e
all'Amministrazione di avere operato al meglio in tutta la
vicenda Saleggio.

Rimosse le basi sopra indicate resterebbe evidentemente la parte
economica già pattuita e notevolmente vantaggiosa per il Comune
di Teglio, cui potrebbe essere aggiunto un codicillo, di grande
importanza per gli abitanti tellini senza ulteriore aggravio per
valtellinesi e valchiavennaschi, che, se richiesti, preciseremo.

Con queste premesse il Sindaco, la sua Giunta, la sua
maggioranza superata la fase di emergenza per la frana di
Tresenda - potrebbero dare il via al completamento del volume
della discarica, meritandosi l'apprezzamento dei Sindaci della
provincia e di tutti i valtellinesi e valchiavennaschi.
Alberto Frizziero

P.S. Che titolo abbiamo per fare questa proposta? A parte
una certa conoscenza ed esperienza nella materia specifica e
l'aver a cuore l'interesse di valtellinesi e valchiavennaschi,
nessun titolo. Ma visto che chi il titolo lo avrebbe a 34 giorni
dalla chiusura é obiettivamente in difficoltà, meglio di niente anche la
proposta di un "dilettante" senza titolo...


GdS 28 XI 02 - www.gazzettadisondrio.it

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Alberto Frizziero
Dalla provincia