RIFIUTI: OVUNQUE PURCHE' COSTINO POCO (2)

Sindaci a rapporto sul Piano-Rifiuti - Va bene tutto purché a 0,1 ? al kg - I costi: nessuno in realtà li può sapere oggi - La soluzione più chiara: l'appalto-concorso

SINDACI A
RAPPORTO SUL PIANO RIFIUTI
 

Domani i Sindaci sono stati convocati dalla Provincia per
discutere sulla bozza di Piano Provinciale Rifiuti, bozza che
era stata inviata a tutti i Comuni affinché presentassero le
loro osservazioni.

Neanche una decina di Comuni su 78 hanno inviato le loro
valutazioni.

Pigrizia? Trascuratezza? Scarso impegno?

Nulla di tutto questo.

Mettiamoci nei panni di un Sindaco o di un consigliere. Arriva
un malloppo, redatto da un professore universitario, visto e
rivisto dalla Giunta Provinciale, con forti connotazioni
tecniche. Cosa deve dire? Un amministratore che aveva cercato di
documentarsi, leggendo e rileggendo pacchi di stampati,
navigando in Internet, é arrivato alla conclusione che andava
bene tutto e il contrario di tutto. C'é chi magnifica
l'inceneritore, chi vuole il CDR, combustibile da rifiuto, chi
non ne vuol sapere dicendo anche che bisogna lasciare la carta,
che oggi viene raccolta a parte, perché ennò il potere
calorifico non é sufficiente, chi propone il CDR Pirelli, di
qualità, chi stravede per il compostaggio, chi ha soluzioni
innovative. Non manca neppure qualche nostalgico delle
discariche, nonostante tutte le controindicazioni, fisco
compreso.

E un Sindaco, un consigliere comunale dovrebbe raccapezzarsi?


VA BENE TUTTO PURCHE' A 0,1 €URO AL KG!

 

Alla maggior parte degli
amministratori interessa quello che interessa a noi comuni
cittadini e che porteremo nell'Amministrazione se un giorno
decideremo anche noi di entrarci, sempre che gli elettori siano
d'accordo: i soldi.

Va bene tutto, anche che li si portino con i razzi sulla Lçuna,
basta che smaltire i notri rifiuti costi il meno possibile.

Il 24 novembre dello scorso anno abbiamo pubblicato su questo
giornale un articolo che aveva lo stesso titolo di questo
(nel titolo di questo abbiamo aggiunto il due per distinguerlo!
- NdR)
e in esso scrivevamo

che si può accettare un costo sino alle 200
£/Kg. Si deve stare in questa cifra, diciamo oggi 0,1 €uro.
E aggiungevamo: se
si sta nelle 200 lire si corra, e il più velocemente
possibile, senza alcun indugio. L'unica pausa accettabile é
quella relativa alla verifica accuratissima che il costo futuro
reale sia effettivamente quello teorico attualmente indicato e
alle relative garanzie. E ancora: si passassero le 200 lire al Kg non c'é altro da fare che
cambiare strada e, con la Regione, imboccare quella dello
smaltimento fuori, in due o forse anche tre province.

Basta dare un'occhiata ai conti.
l
Ogni 10 lire in più oltre le 200,
considerata una presumibile durata decennale dell'impianto da
realizzarsi in provincia, significano l'estrazione dai
portafogli dei valtellinesi di 5
miliardi
, che possono scendere a 4 se la raccolta
differenziata sale dal 30 al 40%.
l
Per un costo di 250 £/Kg
l'aggravio, a valore monetario 2001,
sarebbe tra i 25 e i 30 miliardi.

l
Per un costo di 300 £/Kg
l'aggravio sarebbe tra i 40 e i 50
miliardi
.

Qualcuno potrebbe seriamente pensare che si possano percorrere
strade con pedaggi superiori alle 200 lire al kg.?

I COSTI:
IN REALTA' NESSUNO LI PUO' SAPERE OGGI

 Da
quel che si sente in giro nessuno sembra in condizioni di
stabilire a priori quanto verrebbe a costare lo smaltimento - al
di là di cifre che possono essere in qualche modo tirate fuori
ma che rischiano di non essere attendibili -.

Ma se non si ha una ragionevole certezza dei costi come si fa a
imbarcarsi in un'impresa di questo genere?

Possiamo esser contenti di non essere  nei panni dei
Sindaci i quali rischiano di assumersi una grossissima
responsabilità nei confronti dei valtellinesi:

Ma cosa possono fare di diverso?



LA SOLUZIONE
PIU' CHIARA: L'APPALTO-CONCORSO
 

La soluzione ci sarebbe, anche se potrebbe non piacere a
qualcuno che pensa al business locale, quali siano i costi.

Si fa un appalto-concorso, con il tema libero.

Date le caratteristiche, le quantità di rifiuti e quant'altro
serve, pensino le aziende a suggerire la soluzione,
impegnandosi, con adeguate garanzie,a praticare una tariffa di
tot al Kg di rifiuto smaltito, con le condizioni di variabilità
eventuale predefinite, e con i tempi di realizzazione.

Che ci sia da fare un impianto in provincia, che ci siano da
portare altrove i rifiuti, che si faccia il CDR, il compostaggio,
le balle da usare nel sottofondo delle strade come han fatto
tempo fa i giapponesi, o chissà quali altre diavolerie,
risulterebbe chiaro a tutti che cosa bisogna spendere, oggi,
domani e dopodomani.

S.T.


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