QUALI GLI ELETTRODOTTI DA SMANTELLARE? PER LA PRIMA VOLTA ECCO L'ELENCO

Razionalizzazione degli elettrodotti - L'importante decisione dell'ENEL - I punti salienti - Gli elettrodotti da smantellare



RAZIONALIZZAZIONE ELETTRODOTTI



All’indomani dell’entrata in vigore del DPCM 23.4.1992, pubblicato
sulla G.U. del 6.5.1992 vi fu un'iniziativa dell'allora Presidente
del BIM, attraverso l’ing. Noé, validissimo consulente dell’Ente e
allora Vicepresidente dell’ENEA per esaminare la possibilità di un
intervento radicale di smantellamento della selva di elettrodotti
esistenti in provincia, con apertura, insperata, di prospettive
positive. La notizia fu resa pubblica nelle pagg. 55 e 56 della
relazione di bilancio presentata all’Assemblea del BIM il
15.5.1993.

Del perché non sia andata avanti la questione, nonostante vi
fossero condizioni favorevoli, si ignorano le ragioni, come pure
il perché in questi anni nessuno ha ripreso il problema che pure
varie volte abbiamo sollevato.


L'IMPORTANTE DECISIONE DELL'ENEL

La deliberazione n. 16887 del giugno 1992 del Consiglio di
Amministrazione dell’ENEL:
Il C.A. dell’ENEL, relatore Dragone, prese in esame il problema
chiamato di “Razionalizzazione” del sistema distributivo facente
capo agli impianti valtellinesi, e quindi anche di AEM, Edison,
Sondel.

Larga parte della corposissima deliberazione è dedicata ai
vantaggi che la “Razionalizzazione” comporterebbe ivi inclusi
quelli di natura ecologica.

Un primo studio era stata fatto subito dopo la calamità del 1987
(18 e 28 luglio) e completato entro l’anno. Un secondo poco più di
un anno dopo. Il lavoro però venne successivamente proseguito,
anche alla luce del DPCM citato – e, informalmente, per effetto
dell'intervento BIM citato – sino a pervenire ai risultati
conclusivi illustrati nella delibera in oggetto.

L PUNTI
SALIENTI


I punti principali delle conclusioni cui era pervenuto l’ENEL per
gli aspetti concernenti la provincia, con cenni alla attigua
Valcamonica:

a) Previsti due nodi di smistamento a Grosotto, terminale linee
AEM e Edison, e Piateda (con dismissione del nodo attuale di
Sondrio), terminale delle linee ENEL e Sondel.

b) Due nuove linee a 380 kV, una da Grosotto a Piateda e l’altra
da Grosotto a San Fiorano, questa non utilizzata ma di scorta nel
caso di di servizi nel resto della rete.

c) Due nuove linee a 380 kV, una da Piateda a Verderio, l’altra da
Piateda a Cassano.

d) Smantellamento attuali linee a 132 e 220 kV, per un totale
(compreso fuori provincia) di oltre 1200 Km.

e) Per le linee a 380 kV previsto l’utilizzo di tracciati già oggi
esistenti (linee da smantellare) per circa 300 Km, e nuovi
tracciati (compreso fuori provincia) per meno di 50 Km, dei quali
solo 7 Km in provincia e uno in Valcamonica.

GLI
ELETTRODOTTI DA SMANTELLARE


Veniamo allo smantellamento degli elettrodotti, così come
concordato nel 1992 dall'ENEL con AEM, SONDEL, EDISON.

L'elenco delle linee a 220 kV da smantellare:
   AEM (438 Km)

- Grosotto Cassano 118 Km x 2

- Grosotto-Verderio 101 Km x2

   ENEL (241 Km)

- Sondrio-Bulciago 100 Kmx2

- Campocologno-Sondrio 25 Km

- (Verderio-Dalmine) 8 Km x2

   EDISON (100 Km)

- Grosotto-Verderio 100 Km

   SONDEL (114,5 Km)

- Venina-Cassano 87 Km

- (Tavazzano ENEL-Sondel) 2,5 Km

- (Tavazzano-Cassano 23 Km)

L'elenco delle linee a 130 kV da smantellare:
   AEM (266 Km)

- Belviso-Ricevitrice Nord a 126 Km

- Belviso-Ricevitrice Nord b 126 Km

- (In Valcamonica 14 Km)

   ENEL (4 Km)

- Venina-Sondrio 4 Km

   SONDEL (114,5 Km)

- Fusine-Lenna 28 Km

- Campo-Morbegno 10 Km


In totale si hanno:

A doppia terna 327x2 Km a 220 kV. A terna singola 239,5 Km a 220
kV e 308 m a 130 kV per un totale di 1201,5 Km.

La superficie complessiva liberata dalla servitù riguarda 2450
ettari.


Fosse richiesto, pubblicheremo anche il dettaglio, ampio e
minuzioso, degli elettrodotti da costruire. In particolare, per
quanto riguarda le linee a 380 kV, si tratta di 244 Km di cui solo
8 nuovi, il resto seguendo il tracciato di linee da smantellare.

ANCORA
ATTUALE?


Ancora attuale? Lo si verifichi.

Il BIM allora era arrivato a questo risultato, promettentissimo
sotto ogni profilo. C'é voluto un po' di tempo perché si capisse
che la via tracciata allora dal BIM era sacrosantemente giusta.
Quello che conta é che oggi lo si sia finalmente scoperto.
Speriamo solo che la cosa possa essere ancora attuale.
GdS


GdS 18 V 02


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