PROVE D’AUTUNNO / 3 - Vite illustri e ignote raccontate da TELLUS

Tellus: numero certamente destinato a lasciare il segno

In un crescendo di attenzione per le stimolanti proposte
culturali derivanti dalla presentazione di autori,
esordienti e no, “di casa” o quasi, e di diverse ma
sempre interessanti letture, si avvia alla conclusione
la rassegna “Prove d’autunno”, organizzata dal Gazetin e
da LABOS Editrice in collaborazione con l’Assessorato
alla cultura del Comune di Morbegno e la Biblioteca
civica “Ezio Vanoni”. Il 3° ed ultimo incontro è stato sabato 18 Dicembre, sempre presso la Sala grande del Museo civico di
Storia naturale in Morbegno.

L’occasione viene, questa vota, dall’uscita del nuovo
numero della rivista Tellus. Numero certamente destinato
a lasciare il segno visto che (appena ha fatto in tempo
a raggiungere gli abbonati e mentre ancora è in
distribuzione alle librerie) sta suscitando un vivissimo
interesse nei più diversi ambienti. Presente l’8
dicembre alla serata del P.E.N. Club di Lugano, il
volume ha avuto una prima presentazione in Toscana, il
10 dicembre a Cecina (LI) nell’ambito delle celebrazioni
per il bicentenario (1804-2004) della nascita di
Francesco Domenico Guerrazzi svoltesi sotto l’alto
patronato del Presidente della Repubblica, e un’altra in Svizzera
venerdì 17, a Losone presso il centro culturale La fabbrica, a cura di
Riccardo Lisi e Gilberto Isella, nuovi redattori della
rivista che vengono ad affiancarsi a Marco Baldino, nel
gruppo dei fondatori dal 1990, e all’artista lecchese
Caterina Davinio, che già ha collaborato al numero
precedente.

La “prima” in Valtellina è stata questa di Morbegno,
città dove la rivista è nata e che avrà ora occasione di
registrare il “nuovo corso” impressole dal nuovo
Direttore: la rivista che un tempo si occupava
esclusivamente di filosofia si è aperta alla narrativa,
alle testimonianze politiche e storiche, e all’arte.
Anche il linguaggio, come non hanno mancato di segnalare
i primi, entusiasti lettori, è più accessibile per tutti
e il numero, come ha evidenziato il mensile ‘l Gazetin
uscito in questi giorni a mo’ di “apripista”, è forse il
più “valtellinese e valchiavennasco” nella storia della
rivista con i numerosissimi autori ospitati, a partire
dai nomi illustri di Bertacchi e Mascioni, originari
della provincia di Sondrio.

Tra le molte prelibatezze,
il volume propone infatti una seconda antologia bertacchiana, curata da Guido Scaramellini, e raggiunge
le 250 pagine per ospitare una Tabula memorialis per
Grytzko Mascioni nata dal sodalizio della rivista con
l’omonima associazione, il cui logo si affianca infatti
in quarta di copertina a quello, già presente dal n.
24-25, dell’Accademia Bertacchiana di Chiavenna. Per non
dire, poi, dell’opera di Bruno Magoni in copertina e di
Giorgio Luzzi che con una preziosa “autoantologia”
inaugura una nuova sezione destinata ad ospitare nei
numeri a venire altri prestigiosi poeti.

A presentare questo sorprendente annuario al Museo
di Morbegno il Direttore, Claudio Di Scalzo, che,
con Alfredo Mazzoni, un altro “autore valtellinese” e
protagonista di una delle numerose storie ribelli
raccontate in Tellus26, ci ha offerto una chiave per
interpretare questa «map-pa di ribellioni per storie
esemplari e ignote nell’arte, nella letteratura, nella
politica». Moderatore dell’incontro Renzo Fallati,
Direttore della Biblioteca civica “Ezio Vanoni”, mentre
a Gina Grechi il compito di interpretare con la consueta maestria alcuni
brani tratti dal volume. Sala allestita con
quadri di Bruno Magoni e alcuni piccoli disegni del
pittore morbegnasco erano a disposizione per i sostenitori
della rivista e i progetti editoriali di LABOS Editrice.

Enea Sansi



GdS - 20 XII 04 - www.gazzettadisondrio.it

Enea Sansi
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