Il problema dell’area commerciale

Polemica nota dell'UCT e polemica replica della Provincia

La posizione dell'UCT
Polemica dura per le decisioni sull'area commerciale di
Prata per la quale dura da tempo l'opposizione dei
commercianti della Valchiavenna anche on un ricorso al TAR.
L'OK é stato infatti dato dalla Conferenza di Servizi che ha deliberato l’accoglimento
della richiesta IPERAL per l’apertura di un centro
commerciale di 3.600 mq. nell’area ex Berkel di Prata
Camportaccio che è servita - dice l'Unione Commercio e
Turismo nel comunicato che riprendiamo pari pari "per sanare la palese
illegittimità dell’apertura della grande struttura di
vendita avvenuta nel maggio 2004, sulla quale pende il
nostro ricorso TAR.
Un ruolo determinante per l’adozione di questa decisione è
stato assunto dai rappresentanti della Regione che non hanno
avuto esitazioni a sostenere l’iniziativa commerciale con
interpretazioni e valutazioni tecniche alquanto discutibili
ed approssimative, comunque del tutto incoerenti con le
vigenti norme sul commercio.

Gli altri due Enti che costituiscono la Conferenza di
Servizi, ossia Provincia e Comune di Prata Camportaccio,
hanno a loro volta tenuto una linea di condotta
completamente succube rispetto alla presa di posizione della
Regione, timorosi di esprimere opinioni e valutazioni
tecniche e politiche di ordine diverso.

E’ vero che i rappresentanti della Provincia hanno espresso
un laconico voto contrario; ciò è però avvenuto a giochi
fatti, ossia quando sia la Regione che il Sindaco di Prata
avevano ormai irrimediabilmente avallato le ragioni di
IPERAL, per cui si è trattato di una semplice presa di
posizione di circostanza, per dare l’impressione di una
coerenza con gli impegni contro la grande distribuzione
assunti in campagna elettorale che, invece, è stata
clamorosamente smentita dalla sostanziale inerzia mantenuta
dall’Ente provinciale durante i sei incontri della fase
istruttoria della Conferenza di Servizi.

Discorso analogo vale per il Sindaco di Prata Camportaccio
che, quando ricopriva il seggio di minoranza nella
precedente legislatura, manifestava forti dissensi verso
l’insediamento della grande distribuzione nell’Area Berkel;
ora, che è chiamato ad assumersi la responsabilità delle
proprie azioni, fa una clamorosa marcia indietro
contribuendo con la sua condotta passiva al consolidamento
di una struttura commerciale destinata a provocare ingenti
danni alla rete commerciale del bacino della Valchiavenna".

La replica della Provincia:

"Area ex Berkel, la Provincia ha espresso un no chiaro
e motivato: stupefacenti le accuse dell’Unione Commercianti. Siamo assolutamente sorpresi dalle reazioni scomposte
manifestate dall’Unione Commercianti in una nota stampa in
cui vengono fatte affermazioni false e fantasiose riguardo
al comportamento tenuto dalla Provincia alla Conferenza dei
Servizi di Milano che si doveva esprimere sulla richiesta di
insediamento di una grande struttura di vendita nell’area ex Berkel di Prata Camportaccio,
- così l’assessore provinciale
all’Urbanistica Jonny Crosio, che, avendo rappresentato a
Milano la
Provincia, palesa tutto il suo stupore che si accompagna
all’amarezza -.

Nella realtà dei fatti, la posizione dell’Ente, peraltro
resa nota in più occasioni, l’ultima all’inizio del mese
scorso con un comunicato stampa, è stata ribadita ieri in
Regione attraverso un no chiaro e motivato alla richiesta
avanzata da Iperal e non con “un laconico voto contrario”
come affermato dall’Unione Commercianti. L’assessore Crosio
ha argomentato il no illustrando la posizione coerente e
trasparente di questa amministrazione che si è sempre
mostrata decisamente contraria a nuovi insediamenti
commerciali di medie e grandi dimensioni su un territorio
che già presenta un rapporto tra la superficie di queste
strutture e la densità di popolazione che è il più alto di
tutta la Lombardia. La Provincia ha inoltre fatto proprie le
valutazioni negative dei Comuni limitrofi che avevano a suo
tempo espresso forti preoccupazioni.

“Non si capisce dunque come l’Unione Commercianti possa
dipingere una Provincia ‘succube della Regione’ mistificando
la realtà – prosegue Crosio –. Forse a loro è sfuggito un
fatto fondamentale: noi, a differenza del Comune e della
Regione, alla Conferenza dei Servizi abbiamo sostenuto le
ragioni dei piccoli commercianti esprimendo una posizione
che sin dalla campagna elettorale ci ha visti schierati
dalla loro parte. Crediamo che il territorio di Valtellina e
Valchiavenna non abbia più spazio per la grande
distribuzione, perciò ci siamo fermamente opposti
all’insediamento di Prata così come avevamo fatto per quelli
di Tresivio e di Morbegno: all’Unione Commercianti l’hanno
già dimenticato?”
Luca Alessandrini



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Luca Alessandrini
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