Le nuove regole per l'acqua

di Red



La Conferenza tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento
e Bolzano, ha provveduto ad emanare linee guida per la tutela dello stato di
qualità
delle
risorse idriche, in particolare delle acque superficiali e
sotterranee destinate al consumo umano.

Un primo allegato reca, in estremo dettaglio, le definizioni.

Il secondo invece riguarda le aree di salvaguardia di sorgenti,
pozzi e punti di presa
delle acque superficiali che vengono suddivise in zona di tutela

assoluta, zona di rispetto e zona di protezione. I criteri per
la delimitazione delle aree di salvaguardia e
l'estensione delle diverse zone sono stabiliti in funzione delle
caratteristiche geologiche, idrogeologiche, idrologiche e
idrochimiche delle sorgenti, dei pozzi e dei punti di presa da
acque
superficiali. Si tratta di criterio geometrico: criterio
temporale e di criterio idrogeologico. Le delimitazioni in base
agli ultimi due criteri devono basarsi su studi geologici,
idrogeologici,
idrologici, idrochimici e microbiologici, e sui dati storici
delle
caratteristiche quali-quantitative della risorsa interessata.

La gestione delle aree di salvaguardia, da verificare ogni
decennio (salvò novità varie anche urbanistiche), deve
prevedere interventi di manutenzione e riassetto e tenere conto
del monitoraggio.
La delimitazione delle aree di salvaguardia resta in vigore
anche
nel caso in cui le captazioni siano temporaneamente disattivate.

Successivamente ci si addentra su una serie di particolari
tecnici che lasciamo ai tecnici o a qualche amministratore
comunale direttamente interessato al problema.

Da notare infine l'estremo dettaglio con cui vengono
successivamente definite zona di tutela assoluta, le zone di
rispetto e e le zone di protezione, per sorgenti, per la
captazione di acque superficiali nonché per corsi d'acqua
naturali, canali artificiali, laghi, bacini naturali e
artificiali.
Red


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