mostra “Fenomeno caccia in Valposchiavo” sperando che la cosa possa interessarvi e trovare posto sul vostro giornale….

di Arturo Plozza

Le società cacciatori
vallerane in collaborazione con l'Ufficio per la Caccia e la
Pesca e d'intesa con il Museo della Natura dei Grigioni
propongono la Mostra "Fenomeno caccia in Valposchiavo". E'
nostra intenzione far rivivere la caccia e l'ambiente
Grigionese durante questi ultimi 130 anni.

Museo Poschiavino - Palazzo Mengotti - Poschiavo

Sabato e domenica 28/29 e in giugno 4/5 e 11/12 dalle 14
alle 18.

Inoltre il 26.5 al Cinema Rio di Poschiavo "Il ritorno dei
grandi predatori e il futuro della caccia", relatore Paolo
Molinari, Biologo della Selvaggina

sabato 4.6 ore 20.15 "Il fagiano di monte tra conservazione
e gestione venatoria" relatore Luca Rotelli Biologo della
Selvaggina


Mostra sulla caccia

Organizzata dalle società cacciatori della Valposchiavo in
collaborazione con l’ufficio per la caccia e la pesca e
d’intesa con il museo della natura dei Grigioni.

Sponsor della manifestazione: RE__Rätia Energie / Banche
Raiffeisen Valposchiavo / Assicurazioni Vaudoise Agenzia
Valposchiavo

La mostra “Fenomeno caccia in Valposchiavo”

Nei Grigioni la caccia è un tema perenne. In famiglia, in
seno al Gran Consiglio, al tavolo rotondo, nella capanna di
caccia, sul posto di lavoro ovunque si discute di caccia
animatamente e con grande emozionalità. La mostra Fenomeno
caccia in Valposchiavo, che verrà aperta il 26 maggio 2005
alla presenza del consigliere di stato Stefan Engler e di
numerosi ospiti, vuole illustrare le tematiche selvaggina e
caccia viste da diverse prospettive e in particolare far
conoscere le attività che cacciatori e organi di
sorveglianza della caccia svolgono in favore della comunità.


La caccia è un tema complesso e variato. La mostra ospitata
nei bellissimi locali del Palazzo Mengotti a Poschiavo è
stata ideata e realizzata in occasione dei 125 anni della
caccia grigione con sistema a patente e ora per la prima
volta viene proposta in italiano.

La mostra documenta un’ampia paletta di temi. La caccia
tocca diversi settori come per esempio la biologia della
selvaggina, la politica, la protezione della natura, la
società, l’abilità nello sparare e lo sfruttamento di una
risorsa di nutrimento.

La caccia adempie a molteplici funzioni in favore della
collettività per esempio regolando gli effettivi e in questo
modo contribuendo a disinnescare in grande misura i
conflitti tra selvaggina e ambiente.

La mostra è stata arricchita anche da particolarità
prettamente locali. In questo contesto segnaliamo pure la
disponibilità del museo vallerano a tenere aperto il museo
stesso durante le giornate di apertura della mostra e in
particolare la possibilità di visitare la collezzione di
armi e trappole.


Senza un ambiente consono niente selvaggina

La mostra è concepita in moduli. Al centro troviamo
l’ambiente di vita della selvaggina e i relativi cambiamenti
avvenuti dal 1880 al 2000. La qualità e lo stato
dell’ambiente determinano per finire quali specie e in quale
consistenza numerica possono vivere.

Con la cura della selvaggina, i cacciatori contribuiscono a
migliorare le condizioni di vita della selvaggina. Il
foraggiamento invernale, che tempi addietro veniva praticato
in modo intensivo è stato man mano sostituito dalle attività
di cura dell’ambiente (cura biotopo). Si tratta di un
impegno a favore di un ambiente favorevole alla selvaggina
come per esempio la conservazione di siepi e ambienti umidi.


La pianificazione della caccia è uno strumento moderno che
consente una gestione venatoria vicina alla natura. Le basi
della pianificazione sono date dai corretti rilevamenti
degli effettivi attraverso il lavoro degli organi di
sorveglianza della caccia. A livello di opinione pubblica
ogni tanto s’infiamma la discussione in merito agli
abbattimento degli animali giovani. Il prelievo nella classe
giovane è però necessario se si vuole garantire una
regolazione e una gestione durevole. I “bambi” non vengono
comunque cacciati. Dei preparati (animali imbalsamati) di
diversi classi di età mostrano in modo evidente quanto
veloce sia lo sviluppo corporeo dei capretti di capriolo.
Assieme alla selvaggina è il cacciatore e la storia della
libera caccia grigione a trovare posto al centro della
mostra. La motivazione del cacciatore a cacciare, le sue
conoscenze e capacità dell’arte venatoria, le sue armi e la
sua istruzione sono temi importanti che vengono trattati. Il
diritto a cacciare rappresenta anche una libertà che da
sempre è stata difesa strenuamente. A Poschiavo saranno
esposte anche delle tavole che toccano temi attuali o
futuri: la biologia, il ritorno e la presenza del lupo e del
cinghiale.


Selvaggina e caccia – tema didattico da sviluppare a scuola

La caccia sta in relazione alla natura, all’uomo, alla
nostra storia e cultura. Per questi motivi la caccia si
adatta molto bene come tema da sviluppare a scuola. Vale la
pena trattare e imparare a conoscere nelle lezioni di storia
naturale e di biologia le specie di selvaggina indigene.
Nell’ambito della mostra tutte le classi di scuola (primarie
e superiori) della valle sono state invitate a visitare la
mostra. A loro viene garantita una guida competente da parte
degli organi di sorveglianza della selvaggina e degli
organizzatori. Agli scolari viene proposto pure un concorso.
La mostra offre temi diversi, adatti a tutte le età
scolastiche, dalla semplice ricerca delle tracce fino alle
relazioni ecologiche della natura oppure dalla differenza
tra corna e trofeo fino ai concetti della biologia della
popolazione. Chi volesse può naturalmente sviluppare anche
il tema caccia. La mostra mette a disposizione degli animali
impagliati (l’ultimo lupo abbattuto in valle), delle
immagine video, dei giochi tattili ecc.. In questa maniera
si vuole evitare di offrire un’informazione unilaterale con
soli testi, grafici e fotografie.

Un programma accessorio eccellente

La mostra ha luogo nel Palazzo Mengotti a Poschiavo, sede
del locale museo vallerano. La vernice della mostra è
prevista giovedì 26 maggio alle ore 17, su invito. Essa è
aperta al pubblico di sabato e di domenica dalle ore 14 alle
ore 18 (sa 28 maggio, do 29 maggio, sa 4 giugno, do
5 giugno, sa 11 giugno e do 12 giugno). Giovedì 26 maggio e
sabato 4 giugno, alle ore 20.15 presso il Cinema Rio a
Poschiavo, sono previste due interessanti conferenze tenute
da due relatori esperti. I due temi proposti dovrebbero
coinvolgere sia cacciatori che non.

Giovedì 26.5 Paolo Molinari, biologo della selvaggina,
tema: Il ritorno dei grandi predatori e il futuro della
caccia.


Sabato 4.6.2005, Luca Rutelli, biologo della selvaggina,
tema: Il fagiano di monte tra conservazione e gestione
venatoria: quale futuro per la sua caccia?
Arturo Plozza


arturo plozza, guardiano della selvaggina, 7743 Brusio

arturo.plozza@bluewin.ch


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Arturo Plozza
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