Mondiali: le posizioni dei Sindacati
La RSU esprime solidarietà ai
colleghi di Bormio pur non condividendo la forma dello sciopero
di ieri e denuncia una situazione di malessere ed esasperazione
dei lavoratori che ha portato a protestare in una forma così
eclatante.
La dirigenza RAI è da ritenersi l’unica responsabile della
brutta figura fatta ieri sui campi da sci e davanti al pubblico;
ha sottovalutato in maniera grossolana la portata della protesta
e non è stata capace di gestire la situazione.
La protesta di ieri si inquadra in un contesto di relazioni
sindacali centralizzate, che rendono impossibile la soluzione di
qualsiasi tipo di problema.
Uno sciopero, quello di ieri, anche per la tutela occupazionale
e la qualità del lavoro.
I lavoratori che hanno partecipato allo sciopero del giorno 9
febbraio, non sono certo degli incontrollabili esagitati e non
si ricorda a memoria d’uomo un precedente sciopero delle squadre
esterne.
Siamo convinti che i sindacati nazionali (che ci auguriamo più
attenti alle istanze della base) e la RSU locale sapranno
riprendere la situazione.
Qualsiasi altra strumentalizzazione o caccia alle streghe è
inutile, a meno che non si voglia utilizzare lo sciopero per
portare ancora di più il prodotto di questa azienda all’esterno.
Già oggi sono numerose le società che vendono format al servizio
con il ricorso sempre più accentuato a lavoratori precari e
senza diritto, sottraendo centralità e risorse alla vocazione
culturale della RAI servizio pubblico.
La RSU è disponibile ad essere ascoltata da chiunque lo voglia,
istituzione o no, sui problemi della RAI.
RSU RAI Milano
Dalla Valtellina un grazie alla RSU per la
solidarietà dimostrata a questa Valle che da anno si é impegnata
nell'evento, impegno in parte vanificato da una vergognosa
pagina, chiunque ne sia responsabile.
Un grazie per questa solidarietà da Organizzatori, Enti, atleti,
gente di Valtellina, gente venuta da lontano con sacrificio e
tornata a casa con le pive nel sacco.
Grazie.
(Come? Stiamo ringraziando ma questa solidarietà la RSU si é
dimenticata di darla? Che strano. Amnesie da RAI-ite acuta? No.
Insensibilità eretta a sistema. Sulla privatizzazione della RAI
ci avete fatto cambiare idea in parecchi. Adesso siamo d'accordo
anche noi che va fatta. Presto. Che servizio pubblico é quello
che espone l'Italia al ludibrio in 28 Paesi e va a colpire un
mare di gente che non c'entra niente? Questo non é servizio
pubblico ma privilegio pubblico. Da smantellare. NdR).
LA RISPOSTA INVIATA DIRETTAMENTE ALLA RSU DI MILANO
Si trasmette l’articolo de “La Gazzetta di Sondrio”
( www.gazzettadisondrio.it ) in pubblicazione sul numero 5 –
Anno VII
Vogliamo farVi presente la successione degli eventi e inviare
qualche osservazione oltre al nota specifica all’articolo
1) Un sindacatino, evanescente visti i consensi avuti per la RSU
milanese, il Libersind, proclama lo sciopero per il 9 febbraio,
sapendo benissimo che quel giorno è in programma l’attesissima
gara di slalom gigante maschile – campionato del mondo
2) Da Roma il Segretario Generale di tale Sindacato si dissocia
(Testo integrale:
“Sig. Walter Di Marino – Libersind Milano
Il Segretario Generale Giuseppe Sugamele si dissocia dallo
sciopero proclamato dal Dirigente Sindacale in indirizzo, per la
sede Rai di Milano, dalle ore 00.00 del 09 febbraio 2005 alle
ore 24.00 dello stesso giorno. Distinti saluti” .
3) A Bormio nessuno sa niente fino all’ultimo momento. Tutti
quelli che sanno si guardano bene di informare Federazione
Internazionale, Organizzatori, stampa. Micidiale. Volontà, da
ambo le parti, di spaccare tutto?
4) La RAI gestisce in maniera pedestre la vicenda. Non
scioperava infatti un esercito ma pochi addetti e non si riesce
a trovare una soluzione. Adesso che non venga fuori qualche
altro Sindacato a difendere i responsabili se la RAI facesse
l’unica cosa giusta: mandarli a casa.
5) Figuraccia pazzesca con tutti sulla stessa linea senza
distinzione di alcun tipo.
6) Il risarcimento – secondo noi da estendere oltre che alla RAI
anche a tutte le persone fisiche comunque coinvolte (se
dipendenti con il rispetto del quinto dello stipendio) –
allevierà i danni ma non cancellerà una pagina pazzesca.
7) Si ripete la questione del boomerang. Chi si fiderà, in
prossimi grandi eventi, della RAI dopo il caso di Bormio?
Complimenti per il risultato e per la Vs. solidarietà.
Naturalmente non è finita. Continueremo a lungo.
Gli altri articoli li trovate sul giornale alla URL indicata in
apertura
GdS 20 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it