Mondiali: lA posizionE deLLA CGIL
"Lo sciopero indetto a Bormio dal Libersind, sindacato autonomo
della Rai, era sbagliato e fondato su obiettivi falsi e risibili
- è quanto afferma in una dichirazione Emilio MIceli, segretario
generale SLC - . Infatti non è vero, come il Libersind ha
cercato di far credere, che gli operatori siano stati
sacrificati dal contratto appena definito, poiché lo stesso non
è intervenuto in nessun modo sulla figura dell’operatore di
ripresa dei centri di produzione; e sembra inverosimile,
inoltre, che l’altra questione al centro della vertenza possa
essere rappresentata dall’uso dei parcheggi. La SLC Cgil non ha
proposto lo sciopero e non è nella sua natura aderire a quelli
proposti da altri. I lavoratori sono stati tratti in inganno ed
esposti, a causa di una forma di lotta estrema, ad un generale
attacco da parte di organismi istituzionali, associazioni
sportive internazionali, partiti politici. E’ stato un errore e
va riconosciuto per potere riprendere il filo dell’iniziativa
sindacale. Quello che colpisce di questa vicenda è infatti la
enorme sproporzione tra il tenore delle richieste e la forma di
lotta utilizzata: quella cioè di far saltare un evento sportivo
di primissimo piano, cosa che non aiuta a creare simpatia
attorno alle rivendicazioni dei lavoratori. Di ciò è
esclusivamente responsabile il Libersind.
E questo è un motivo che spiega più di qualsiasi ragionamento
perché Libersind viene escluso dai tavoli di trattativa
confederale. La Rai, va sottolineato, non ha saputo fare nulla
per garantire un raffreddamento della vertenza garantendo un
percorso negoziale certo - conclude Miceli".
CGIL
GdS 20 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it