L’insediamento del nuovo Consiglio Generale dell’Unione Regionale Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi - Consiglio Generale a Milano - CARLO SANGALLI CONFERMATO ALLA GUIDA

L'intervento integrale del Presidente Sangalli

Il Consiglio Generale
dell'Unione Regionale Lombarda del Commercio, del Turismo e
dei Servizi ha confermato Carlo Sangalli
nella carica di Presidente. Sangalli è al suo terzo mandato
consecutivo ed è stato rieletto con unanime consenso dai 50
delegati che rappresentano le 11 associazioni delle province
lombarde, una realtà a cui fanno capo 250mila imprese
associate.

Ai lavori del Consiglio Generale è intervenuto il Presidente
della Regione Lombardia Roberto Formigoni, insieme agli
assessori regionali al Commercio Franco Nicoli Cristiani e
ai Servizi Marco Pagnoncelli.

Alla giornata ha partecipato anche una nutrita
rappresentanza dell’Unione del Commercio del Turismo e dei
Servizi della provincia di Sondrio: il Presidente Marino Del
Curto, il direttore Lino Cao, il vicepresidente Paolo Bassi
e il Presidente Sondrio Confidi al Terziario, nonché membro
di giunta dell’Unione, Sergio Damiani.

Nel suo intervento Carlo Sangalli ha sottolineato la
necessità di puntare su un percorso di crescita, sostegno e
sviluppo del terziario lombardo, che veda
nell’amministrazione regionale un interlocutore sensibile e
attento. “Abbiamo bisogno – ha detto Sangalli - di una
politica che sappia ascoltare, di un governo che metta al
centro la piccola e media impresa, con i suoi valori e con
la sua capacità di creare benessere diffuso”.

Ribadito con forza, quindi, il ruolo sociale insostituibile
dei piccoli esercizi di vicinato “tanto essenziali per la
vita delle nostre città. Per questo – ha continuato –, di
fronte all’eccessivo sviluppo di forme distributive di
grandi dimensioni giunte a saturare in molte province
lombarde i tassi di sviluppo previsti, crediamo che sia
giunto il momento di una seria riflessione sul futuro”.

Per frenare la continua e inarrestabile espansione delle
grandi strutture, Sangalli ha lanciato l’idea di un
intervento che “congeli” la situazione allo stato attuale.
Lo scopo è permettere un’analisi approfondita, in vista
della nuova programmazione per il triennio 2006-2009. A
essere chiamata in causa anche la provincia di Sondrio. “In
sostanza, pensiamo a un atto che non consenta nuovi
insediamenti in quelle province che hanno raggiunto gli
obiettivi di sviluppo previsti (Milano, Bergamo, Sondrio) e
allo stesso tempo chiediamo un provvedimento che non
permetta la proposizione di domande preparate al solo scopo
di aggirare future norme maggiormente restrittive”.

Tra i temi toccati da Sangalli anche il documento presentato
dall’Url CTS regionale con le proposte per uno sviluppo
equilibrato e moderno del Terziario lombardo (parte delle
istanze sono già state accolte dal nuovo governo Formigoni),
gli orari di vendita e la salvaguardia del riposo festivo,
infine il processo di evoluzione normativa che sta
ridisegnando il volto del variegato mondo del commercio, del
turismo e dei servizi.

Dal presidente della Regione Formigoni è arrivata la
conferma di un quadro congiunturale difficile (non senza
però segnali promettenti che fanno intravedere qualche
spiraglio), ma soprattutto rassicurazioni sull’impegno che
l’amministrazione regionale intende spendere per il
commercio e il turismo.

“La distribuzione, il commercio, i servizi – ha detto
Formigoni – hanno un significato strategico, sia per quanto
riguarda la promozione della competitività lombarda, sia
come occasione di tutela e rafforzamento della fiducia dei
consumatori. Per questo è anche a voi che va restituita
fiducia; è ai manager, ai piccoli imprenditori, ai
commercianti di oggi e di domani che deve essere offerta
l’opportunità di credere e di investire nel futuro”.

Tra i prossimi impegni della Regione, concludere la riforma
del settore commerciale, portare a completa attuazione la
Legge Regionale 8/2004 sul turismo e, soprattutto, l’ormai
imminente predisposizione del Piano Triennale del Commercio
2006-2008, con le promesse di Formigoni di “promuovere uno
sviluppo armonico ed equilibrato della rete distributiva”,
di “valorizzare il piccolo commercio e il servizio di
vicinato” e “collaborare per conservare la presenza diffusa
del servizio distributivo nelle aree montane e rurali in
stretta collaborazione con le comunità locali”.


L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE
CARLO SANGALLI


Consiglio Generale URL del 21 luglio 2005

Ringraziamenti al Presidente della Regione, Roberto
Formigoni, all’Assessore Commercio, Fiere e Mercati, Franco
Nicoli Cristiani, all’Assessore all’Artigianato e Servizi,
Marco
Pagnoncelli, per la preziosa presenza al nostro incontro.

Ringraziamenti ai colleghi presenti alla prima adunanza del
Consiglio Generale e, in particolare, ai nuovi Consiglieri
che si
insediano per la prima volta in questo consesso:

- GIANSILVIO PRIMAVESI (Ascom di Como)

- GAUDENZIO CICERI (Ascom di Como)

- MASSIMO SESANA(Ascom di Lecco)

- UMBERTO BELLINI (Unione di Milano)

- ALBERTO SANGREGORIO (Unione di Milano)

- LUCA SQUERI (Unione di Milano)

- SERGIO DAMIANI (Presidente Confire)

Il Consiglio Generale è l’Organo politico più importante
della
nostra Organizzazione, composto da oltre 50 Consiglieri
delle
undici Associazioni provinciali lombarde, in rappresentanza
di 220.000 imprese del Terziario in Lombardia.
L’insediamento del nuovo Consiglio Generale dell’URL

coincide in questo mandato con l’insediamento della nuova
Giunta Regionale nell’VIII Legislatura, la terza dell’era
Formigoni.

Questa circostanza ci consente di condividere con
l’Amministrazione regionale un percorso comune di
crescita, sostegno e sviluppo del Terziario della Regione
Lombardia.

Caro Presidente, già nello corso dell’incontro del 21 marzo,
prima delle elezioni, Ti avevamo confermato la stima per
l’operato nei confronti delle imprese da noi rappresentate.
Abbiamo, così, effettuato una scelta di responsabilità e di
campo, schierandoci accanto a Te, nella campagna elettorale.
È desiderio di tutti noi che l’interlocuzione avviata con le
precedenti due Giunte continui con la stessa intensità del
passato e con la disponibilità ad ascoltare le istanze del
nostro mondo.
Abbiamo bisogno, più che mai, di una politica che sappia
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ascoltare, di un governo che metta al centro la piccola e
media impresa, con i suoi valori e con la sua capacità di
creare occupazione e benessere diffuso.

Da tempo dichiaro che bisogna tornare al primato della
politica, recuperando le radici dei bisogni dei singoli,
delle
associazioni, della collettività in genere.
Il governo regionale ha fondato il confronto elettorale
sull’applicazione nel proprio programma del principio di

sussidiarietà e di valorizzazione dei corpi sociali,
confermando questi valori nel Documento Politico
Programmatico.
E noi siamo grati al Presidente Formigoni perché grazie alla 
valorizzazione delle espressioni dei singoli e dei corpi
sociali
più elementari, trovano voce le nostre piccole imprese, i
nostri
esercizi di vicinato, tanto essenziali per la vita delle
nostre
città.
Ed è per questo, caro Presidente, che di fronte
all’eccessivo
sviluppo di forme distributive di grandi dimensione – giunte
a
saturare in molte province lombarde i tassi di sviluppo
previsti – che crediamo sia giunto il momento di una seria
riflessione sul futuro.

E’ necessario un provvedimento che - senza allarmismi
inutili
- “congeli” la situazione a questo momento al fine di
permettere un’analisi che conduca alla nuova
programmazione per il triennio 2006-2009.
In sostanza pensiamo ad un atto che non consenta nuovi
insediamenti in quelle province che hanno raggiunto gli
obiettivi di sviluppo previsti (Milano, Bergamo, Sondrio) ed
allo stesso tempo chiediamo un provvedimento che non
consenta la proposizione di domande preparate al solo scopo
di aggirare future norme maggiormente restrittive.

Durante l’incontro del 21 marzo scorso, Ti ho consegnato un
Documento contenente alcune proposte, ritenuti utili per lo
sviluppo equilibrato e moderno del Terziario nella nostra
Regione. Innanzitutto, voglio ringraziarTi per aver colto la
proposta di creazione di una specifica delega assessorile ai
Servizi, in modo da soddisfare le esigenze e le strategie di
un settore sinora penalizzato dall’insufficiente
riconoscimento istituzionale. E siamo estremamente contenti
nel vedere qui, oggi, seduto tra noi l’assessore Pagnoncelli.
Così come riscontriamo, nei documenti di programmazione
regionale (Piano Regionale di Sviluppo – PRS e Documento di
Programmazione Economico e Finanziario Regionale – DPEFR),
passaggi importanti e strategici sui nostri settori che
scaturiscono dal positivo confronto con la nostra
Organizzazione.

Siamo, poi, orgogliosi di veder recepiti all’interno di
questi provvedimenti passaggi che da tempo sosteniamo. E
che, a quanto risulta dal contenuto dei documenti di
programmazione regionale, hai dimostrato d’aver letto con
attenzione, apprezzato e condiviso i contenuti. Mi
riferisco, in particolare, al PRS ed al DPEFR, che
riprendono esattamente le nostre richieste alla Regione: •
l’apertura dei nuovi centri di grande distribuzione

“sarà attentamente valutata a cura dell’Assessore al
Commercio, in considerazione della già altissima
concentrazione della stessa sul territorio lombardo, anche
in relazione al tessuto commerciale esistente. Anche per
questa tipologia commerciale saranno previsti turni di
riposo settimanale nell’ambito della revisione

delle politiche in tema di orari di vendita e di aperture”.
• “Si dovrà perfezionare il ruolo del commercio al
dettaglio, anche su aree pubbliche, adeguando la normativa
afferente agli orari di vendita, salvaguardando il diritto
al riposo festivo soprattutto per quanto concerne la media e
la grande distribuzione”. • Sarà completato il percorso di
rinnovamento legislativo del settore, “con l’obiettivo di
definire un testo unico delle leggi lombarde per il
commercio”. • “Sarà aggiornato il sistema degli incentivi al
settore, alla luce del mutato contesto competitivo” • “Si
provvederà ad aggiornare la disciplina dei sistemi
distributivi all’ingrosso” 

• Saranno avviate importanti riforme per il settore dei
pubblici esercizi e della distribuzione dei carburanti, “con
l’obiettivo di sostenere uno sviluppo equilibrato della rete
distributiva a partire dalle esigenze locali e dal confronto
con il partenariato istituzionale, le parti
economico-sociali, gli operatori del settore, la Consulta
Carburanti”. • “Il turismo potrà essere un campo elettivo
per lo sviluppo di forme avanzate di partenariato, sia in
relazione al ruolo del sistema camerale sia stimolando e
sostenendo l’espansione dell’associazionismo e della

cooperazione tra imprese, favorendo la crescita della
capacità di programmazione e di progettazione dal basso”.
Auspichiamo, comunque, che la Regione abbia un ruolo di
“cabina di regia” nel definire una politica del turismo
regionale alla quale i Sistemi Turistici ed i piani di
sviluppo delle Province dovranno adeguarsi. • Importante è
la parte dedicata al settore dei Servizi, che vede recepite
le nostre richieste in merito alla

necessità di “affermare il peso di questo comparto e
vigilare affinché la crescita del settore, comune a gran
parte delle economie europee, non avvenga senza regole, ma
si sviluppi in un ambiente economico e normativo attento
alle esigenze particolari delle molte realtà che lo

compongono”.Un particolare apprezzamento va riconosciuto ai
nuovi

Assessori, qui presenti, per la disponibilità e l’apertura
alconfronto che ci hanno da subito riservato.L’assessore
Nicoli ha toccato sui temi a noi cari, quali:• la revisione
dei criteri per la definizione di città turistiche, con una
razionalizzazione delle aree veramente votate al turismo; •
la definizione degli orari dei negozi e dell’apertura
domenicale; • la revisione dei criteri, in senso
restrittivo, per il rilascio delle autorizzazioni per
l’apertura di nuovi centri commerciali e per l’ampliamento
di quelli esistenti. In conclusione questi passaggi mi sono
stati utili per dare - a nome di tutti - al nostro
Presidente Formigoni un messaggio di forte contenuto
politico e sociale. Credo davvero sia arrivato il momento di
tornare a pensare secondo caratteristiche, criteri e valori
che appartengono alla nostra cultura di imprenditori
lombardi: il rischio, l’efficienza, la solidarietà e la
bellezza dei luoghi. Il rischio perché nessuno più del
commerciante, delle nostre piccole imprese dei servizi e del
turismo, mette in gioco nelle

proprie attività tutte le proprie capacità – sia
imprenditoriali, che organizzative, personali e di relazione
– senza timore di sorta.

Spesso – non dimentichiamolo - su quell’unica attività si
fonda il futuro di intere famiglie. L’efficienza perché solo
chi opera nella nostra Regione può comprendere quale sia “la
marcia in più” dei nostri operatori, fatta di puntualità,
rispetto per il lavoro, professionalità. La solidarietà
fatta di piccoli gesti, costruita sulle relazioni che solo
chi opera “sulla strada”, dietro le vetrine, dietro al
bureau di un albergo riesce a dare con spontaneità e
naturalezza.

La bellezza che le nostre attività con l’attenzione e la
cura per l’arredo, le modalità espositive riescono a
conferire alle vie, ai quartieri alle nostre città. Perché
dove non ci sono negozi e attività del terziario non si
stimolano le relazioni, non si bada
CS


GdS - 30 VII 05 - www.gazzettadisondrio.it

Beatrice Martelli
Dalla provincia