L'Associazione degli alpini valtellinesi compie 80 anni. Ben portati Tante penne nere a soffiare sulla torta del compleanno della Sezione Valtellinese di Sondrio

La storia
degli alpini é la storia della nostra terra - Il convegno
"Valtellina, Terra di Akpini" - Concerto, Sfilata, S.Messa,
Rancio conclusivo - Il Trittico - Nel tempo - Il libro, il
campionato nazionale, Aosta...


LA STORIA
DEGLI ALPINI

E' LA STORIA DELLA NOSTRA TERRA

“La storia degli alpini è la storia della nostra terra e la
Provincia si sente fortemente impegnata affinché il Corpo degli
alpini sia mantenuto”.

In questa sintesi, pronunciata nel discorso conclusivo dal
Presidente dell’Amministrazione Provinciale, l’On. Eugenio
Tarabini, c’è passato, presente ed una precisa indicazione per
il nostro futuro.

Il passato lo stiamo scrivendo in un libro che tra qualche mese
sarà in casa di ogni penna nera dallo Spluga allo Stelvio, il
presente è rappresentato dal nostro valligiano Ten. Col. Luca
Covelli alla guida del Batt. Susa al quale è affidato un
delicato compito di pacificazione a Kabul, nell’Afghanistan
post-talebani.

L’attualità parla di un prossimo invio di un migliaio di alpini
a dar man forte alle forze internazionali impiegate in quell’insidioso
e sofferto territorio asiatico che si vuol pacificare ma sul
quale si addensano minacciose nubi, prodromi di guerra.


IL CONVEGNO "VALTELLINA
TERRA DI ALPINI"


Sul futuro gravano tutte le incertezze che avvolgono il “nuovo
modello di difesa” un rompicapo al quale non hanno potuto
portare elementi di chiarezza né il Presidente Nazionale Beppe Parazzini, né il Gen. Girolamo Scozzaro, Comandante della
“Tridentina”, esponenti di punta del interessante convegno
“Valtellina terra di alpini…ancora oggi” tenutosi a Sondrio nel
ricco programma dei momenti celebrativi del 80°.

A fare gli onori di casa il Consigliere Nazionale Piero Camanni
ed il Presidente Sezionale Ettore Leali che hanno aperto una
settimana di appuntamenti cominciata con l’inaugurazione di una
pregevole rassegna di mostre di cartoline reggimentali curata da
Giampaolo Brianti, da documenti e foto alpine di Edo Mezzera, di
cimeli e testimonianze raccolte da Alberto e Federico Vido sui
fronti dello Stelvio e dell’Adamello.

Al convegno, che ha avuto nella decana dei giornalisti sondriesi
Giuliana Cerretti un’abile moderatrice, hanno fornito un
prezioso contributo, oltre ai già citati vertici, lo scrittore
Giovanni Lugaresi, firma nota a tutti i lettori de L’Alpino e da
numerosi amministratori nonchè il sen. Fiorello Provera che
hanno ribadito le proprie posizioni sul tema.


CONCERTO, SFILATA.
S.MESSA, RANCIO CONCLUSIVO


Il concerto serale del collaudato e bravo Corpo Musicale di
Chiavenna in uno dei salotti buoni del capoluogo, la colorata
sfilata domenicale con la S.Messa, nobilitata da un omelia di Mons. Botta che ha sottolineato le figure a noi più care, i
discorsi commemorativi ed un imponente rancio conclusivo hanno
chiuso un intensa stagione di appuntamenti che hanno messo a
dura prova l’apparato organizzativo sezionale; stanchi ma
soddisfatti per l’efficace lavoro prodotto.


iL
trittico

Infatti la settimana conclusiva dei festeggiamenti era solo uno
dei momenti del “trittico” che ha visto la Sezione Valtellinese
prodursi in significativi appuntamenti in questo 2002, Anno
delle Montagne.

1)
Il primo banco di prova è stata l’Esercitazione Intersezionale
del 7-8-9 giugno di Morbegno.

Sotto gli occhi del Vicepresidente Corrado Perona e dei vertici
della P.C. Sarti e Greppi 2.326 volontari di 16 Sezioni emiliane
e lombarde hanno riconfermato le tante cose buone che sappiamo
fare; in 57 Comuni spalmati tra la Valchiavenna e l’Alta Valle
hanno prodotto efficaci e significativi interventi sul
territorio ripulendo alvei, costruendo muretti e piazzole
antincendio sfidando anche condizioni meteoreologiche avverse.

“Siamo qui perché siamo alpini” recitava lo slogan sul maestoso
pennello montano che dominava l’ampia platea del Polo
Fieristico; un eloquente risposta a cittadini ed amministratori
distratti e sordi ai richiami di impegno civile e solidale.

Inutile richiamarsi alla cronaca di quei giorni; i ricordi sono
vivi nei protagonisti presenti all’Esercitazione, le opere
restano e meglio di ogni nota documentano il grande impegno
profuso oltre ad ammonire tutti sulla sacrosanta necessità di
intensificarle visto anche che le ripetute piogge e le altre
avversità climatiche stanno producendo pesantissimi danni, non
solo sul suolo italiano ma in ogni angolo del mondo.

Come a dire un'altra globalizzazione indesiderata.

2)
Neanche il tempo di fiatare che il 15 –16 giugno la Sezione
Valtellinese accoglieva i 210 atleti, a Ponte Valtellina, che
disputavano il 26° Campionato Nazionale di Corsa in Montagna a
Staffetta..

Un record di presenze per conquistare l’ambito titolo tricolore
su un eccellente percorso tecnico, collaudato da Bruno Gianatti,
esperto e dinamico dirigente ai vertici della Fidal con alle
spalle sei lustri di organizzazione della titolata “Ponte in
Fiore”.

Il dominio bergamasco ha ribadito la scuola e la forza orobica;
i padroni di casa hanno onorato con la piazza d’onore una
crescita di movimento sportivo che lascia ben sperare.

Soddisfatti i Consiglieri Nazionali Martini, Sonzogni e Camanni che
hanno vissuto questa due giorni agonistica ammirando, unitamente
a penne nere e cittadini, le performances di questi camosci
forti ed agili.

Merita una sottolineatura la buona organizzazione che ha visto
nel Gruppo di Ponte Valtellina con il suo brillante capogruppo
Giacomo Beltramini, l’Amministrazione Comunale ed il concorso
della Sezione e di alcuni Gruppi limitrofi gli artefici di
questo positivo appuntamento.


NEL TEMPO

Il Presidente Sezionale Ettore Leali onora da par suo l’ impegno
assunto e dà continuità a quell’azione ideale iniziata il 17
aprile del 1922 dal Prof Brunetti, passata attraverso stagioni
pacifiche con Diego Scarì, Arnaldo Sertoli, Mario Pizzala,
interrotta da un devastante conflitto mondiale, ripresa da
Giulio Faggi, Fulvio Pedrazzini, Celso Dell’Orsina, Arnaldo
Negri, Domenico Carini, Gino Azzola, Angelo Bonomi, Piero
Camanni in altre stagioni di progressivo benessere fino ai
nostri difficili giorni in cui possiamo identificarci come
scogli lambiti da numerosi marosi pronti a cancellarci.

In 5569 alpini, spalleggiati dai 775 aggregati della nostra
Sezione e dai 1400 soci della Sezione Valtellinese di Tirano
resistiamo compiendo unicamente il nostro dovere per
testimoniare che la Valtellina terra di alpini …ancora oggi c’è.

E domani?


IL LIBRO,
IL CAMPIONATO NAZIONALE, AOSTA E...

Stiamo preparando il libro della Sezione, stiamo organizzando il
37° Campionato Nazionale di Slalom a Chiesa Valmalenco, stiamo
imparando la strada per Aosta …. insomma lasciateci lavorare per
almeno altri 80.
Marino
Amonini


Gds - 28 IX 2002 -
www.gazzettadisondrio.it

S.T.
Dalla provincia