“L’acqua è di tutti”. Primo esempio di “Riforma locale” promossa dai Comuni referendari lombardi

“L’acqua è di tutti”. Primo esempio di “Riforma glocale”
promossa dai Comuni referendari lombardi


“L’acqua può restare pubblica e quindi essere considerata un
bene di tutti e non commerciale”. Un successo che Paolo Ceruti,
Sindaco di Magreglio, Comune in provincia di Como, e
coordinatore dei Comuni referendari lombardi, non nasconde dopo
l’incontro in Regione con la Presidenza del Consiglio e
l’Assessore Bernardo: “È il miglior risultato ottenibile per gli
oltre centocinquanta Comuni (altri cinquecento hanno aderito
alla protesta non firmando le Convenzioni con gli Ato) ed i
moltissimi gruppi, associazioni, movimenti, volontari che hanno
promosso riunioni e manifestazioni diffondendo capillarmente tra
i cittadini informazioni e proposte.”


“Il referendum non avrà luogo, come ha confermato il Presidente
del Consiglio Attilio Fontana, - spiega Ceruti- perchè la nuova
legge regionale (votata sia dalla maggioranza che da gran parte
delle minoranze) anche per la spinta referendaria, risponde
positivamente ai quesiti abrogativi sulla vecchia legge.
Proprietà e gestione straordinaria (ma se si vuole anche
tariffazione e gestione ordinaria) possono essere affidate a Spa
integralmente pubbliche anche non a livello provinciale, quindi
rispondenti alle esigenze dei territori ed alle volontà dei
Comuni. Nelle Conferenze dei Sindaci Ato, a livello provinciale,
è stata riconosciuta l’ingiustizia del voto fondato sul numero
dei residenti. Sulle materie fondamentali sarà applicato il
principio “un Comune un voto”.


“Dell’arma referendaria - prosegue Ceruti- non si deve abusare
ma nemmeno aver paura od ignorarla. Ci auguriamo che quanto
avvenuto insegni a non dare tutto per scontato e a non subire
leggi e disposizioni che umiliano i Comuni e penalizzano le
tasche dei citta-dini. Il nostro Comitato vigilerà perché i
diritti di Comuni e cittadini siano rispettati. Ci auguriamo che
tutti prendano atto dei cambiamenti e non intendano proseguire
come se niente fosse accaduto anche a livello provinciale. Al
fine di evitare “incidenti di percorso” abbiamo accettato la
proposta dell’Assessore Bernardo di collaborare alla stesura del
regolamento della nuova legge. Proseguiremo inoltre la nostra
attività per coordinare le iniziative di formazione di Spa
pubbliche.”


“L’affermazione dei principi è fondamentale – puntualizza
Ceruti- ma se questi non vengono calati nelle realtà e nei
contesti locali non producono effetti restando estranei ai
cittadini. Per questo consideriamo la vittoria referendaria in
Lombardia altrettanto fondamentale. Un primo esempio di “Riforma
glocale” che riesce ad unire la protesta globale con le esigenze
locali, consentendo a comunità e cittadini non solo di capire la
gravità della situazione ma anche la possibilità di dare
risposte concrete ed immediate.”

Paolo Ceruti


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Paolo Ceruti
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