Giovedì 20 De Grada e Sgarbi presentano a Sondrio il volume "LA PREGHIERA DI UNA VERGINE E ALTRE POESIE D'AMORE" di Sebastiano Grasso

Per "INCONTRI CON L'AUTORE"

INCONTRI CON L'AUTORE

Giovedì 20 ottobre alle 17.30 presso la Biblioteca
Civica "Pio Rajna" di Sondrio
Raffaele De Grada e Vittorio Sgarbi presentano il volume

"LA PREGHIERA DI UNA VERGINE
E ALTRE POESIE D'AMORE"
di Sebastiano Grasso e
con prefazione di Ermanno Krumm e dieci disegni di Georg
Baselitz (edizioni Es).
Letture di Laura Negretti e Sergio Gaddi, accompagnati
al pianoforte da Serena Pasquini.

Sarà presente l'autore

L'OPERA

"La Preghiera di una Vergine e altre poesie d'amore" è
il drammatico racconto di una "straordinaria storia
d'amore in versi". Il libro contiene, oltre i versi
dell'autore (amico di Pier Paolo Pasolini, Mario Luzi e
altri poeti italiani di primo piano), dieci disegni di
Georg Baseliz, un saggio critico di Ermann Krumm e
un'appendice iconografica dello stesso Grasso.

A "Il tuo pube nero befferà la morte" (2000), segue "Sul
monte di Venere" (2002), presentato da Luzi, dove tutto
si fa più radicato nel sentimento e nello stile.
Cambiano le regole del gioco, il gesto spavaldo della
prima raccolta si fa sussurrato, prigioniero dei sogni
del dormiveglia. E' il nuovo Eros dice Luzi.

E con "La preghiera d' una vergine" (2004) , titolo
ripreso da una pìece per pianoforte della polacca Thecla
Badarzweska (1839 - 1862 ), si compie la trilogia
d'amore e sesso di Sebastiano Grasso, si arriva a una
svolta. Nell'ossessione del sesso, l'amore rivela la sua
faccia ombrosa, il desiderio si fa tirannico e apre la
strada all'annientamento. Un'infelice solitudine ora
domina là dove regnava felicità e unione. Le stagioni,
il lago, i luoghi della città o del passato segnano, in
questa "discesa" all'inferno, gli unici slarghi, i brevi
momenti di riconciliazione, le incerte promesse di una
pace impossibile. Intanto, al di là della finestra, una
coltre sempre più buia di nubi copre un cielo poco
visibile.

L'AUTORE

Nato nel 1947, Sebastiano Grasso pubblica "Orizzonti
lontani" , la sua prima raccolta di versi, nel 1964.
Poi, fino al 1980, ne vengono altre cinque, presentate
da Carlo Bo, Diego Valeri, Mario Luzi e Riccardo
Bacchelli: "Plaquette" (1968); "Poesie fuori stagione"
(1970); "Il giuoco della memoria" (1973); "La stagione
del clown" (1978); "Il poeta e il fantasma" (1980).

Segue un silenzio durato vent'anni. Poi l'incontro con
la donna che gli ispirerà la trilogia che si conclude
con "La preghiera di una vergine".

E' stato curatore di numerose opere tra cui si ricorda
il "Teatro breve" di Federico Garcia Lorca (1970);
"Ritorni dal vivo lontano" di Rafael Alberti (1976);
"Montale, lettere a Quasimodo" (1981); "Donna Rosita la
zitella" di Garcia Lorca (1987) "Vedute di Roma" di
Giovan Battista Piranesi (1991) "Ballate gitane" di
Garcia Lorca(1987); "Il bicchiere di giada" (2001, con
Stella Ku Pan) "Canzoni per altari e altre poesie
d'amore" di Alberti (2002) "Destino Espana: la Spagna
vista dal " Corriere della Sera" (2004, con Marina
Cotelli).

Dal 1971 vive a Milano e lavora come giornalista al
"Corriere della Sera" dove attualmente è inviato
speciale e responsabile dell'Arte.
Cs


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