Fiorello Provera Presidente della Provincia

Provera è andato dunque al ballottaggio con 29049 voti. Chi lo ha votato al primo turno, salvo qualche fisiologica assenza “marina”, lo ha votato anche al secondo e così è stato, in gran parte, per chi aveva votato per altri candidati alla Presidenza e quindi per altre liste. Punto di partenza teorico per il sen. Provera dunque 38017 voti, quello di Tarabini 34588. Coincidessero dati teorico e reale ci sarebbe da dire che al sen. Provera sono andati i voti come da annunci e in più 551 provenienti da settori che al primo punto avevano votato o il sen. Tarabini o il dr. Tognini

Sempre da un punto di vista teorico a Tarabini sarebbero rimasti gli 8112 voti, posto che nessuno di loro fosse andato al mare, dei Popolari Retici e 8315 provenienti da FI, AN, Progetto Nord.

L'analisi più significativa é però quella che tiene sempre
conto delle statistiche ma basandosi più sulla politica, una
disciplina da tempo in ribasso - i guasti di questo ribasso sono
sotto gli occhi di tutti, quantomeno di chi li sa leggere -.

Provera ha vinto certamente con il concorso di una serie di
circostanze a lui favorevoli. Se il centro-sinistra non avesse
ceduto a Roma alle posizioni della sinistra Tognini avrebbe
certamente raccolto qualche voto moderato in più. Se Tarabini,
o i suoi ma il risultato é lo stesso, avesse pensato alle
elezioni meno come fatto personale e più come fatto politico e
quindi con una campagna elettorale da studiare e praticare
previa una serie di accordi politici con le altre forze che lo
sostenevano, le cose potevano avere un qualche mutamento.
Eccetera.

Detto però delle circostanze favorevoli il resto é merito di
scelte politiche oculate.

La
scelta ad esempio di non identificarsi con la Lega, pure
ovviamente essendone tuttora il leader più autorevole in
provincia, si é rivelata vincente in una con quella di avere
come partner un'altra lista, di tipo per così dire
"civico", alcuni rappresentanti della quale avevano
tenuto a chiarire di non essere affatto leghisti.

Si potrebbe continuare.

Il risultato politico é stato che la voglia di cambiamento,
palpabile alla vigilia e persino in piccoli Comuni anche nei
confronti di amministratori che pure avevano bene condotto le
cose del Comune, é stata intercettata dalla linea politica
seguita dal nuovo Presidente della Provincia.

Qualcuno avanza i se e i ma. Appare non intelligente fare il
processo alle intenzioni. Basta aspettare qualche mese. Se son
rose fioriranno. Se non fiorissero - ma come fanno a non fiorire
se lui si chiama "Fiorello"? - ci sarebbe tutto il
tempo, e lo spazio, per gli oppositori. No?


Red


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