Fioccano le iscrizioni per la Sgambeda

Secondo l'articolo i avori del pronostico vanno agli azzurri. E il nostro Direttore non lo considerate come fondista? (Blitz della redazione)

Sono più di sei centinaia i fondisti che hanno aderito
alla Sgambeda 2004, ma in questi casi la precisione
sulle iscrizioni è d’obbligo, perché a un mese
dall’evento questo dato diventa un’indicazione
importante per capire l’attesa di inforcare gli sci da
parte del popolo del fondo. Dunque ben 618 sono i
fondisti che ad oggi si sono iscritti alla competizione
di 42 chilometri del prossimo 12 dicembre, provenienti
da tutto il mondo. Tra le nazioni ufficiali spicca la
Norvegia, paesi faro del movimento, che per tentare
l’assalto alla FIS Marathon Cup 2005 (di cui La Sgambeda
è la prova di apertura) mette in campo Havard Skorstad
(vincitore della Tartu Maraton di Otepaa del 2002), Rune
Torseth (lo scorso anno 18° a Livigno) e Anders
Hallingstad. Dalla Svezia lo specialista della tecnica
classica, Oskar Svaerd trionfatore lo scorso inverno
nella gara Jizerska Padesatka in Repubblica Ceca ma
salito agli onori della cronaca sportiva nel 2003 per
aver conquistato la madre di tutte le granfondo, la
Vasaloppet. Da segnalare la presenza in gara
dell’israeliano Daniel Kuzmin e di Oleksiy Dushyn dalla
Ucraina, atleti di secondo piano ma che potranno animare
la corsa sin dalle prime battute.


I favori dei pronostici, tuttavia, sono riservati agli
azzurri guidati dal tecnico Marco Selle: l’Italia delle
lunghe distanze la scorsa stagione conquistò in tandem
la vittoria della FIS Marathon Cup grazie a Gianantonio
Zanetel e Cristina Paluselli. Ovviamente i due trentini
saranno al via della Sgambeda, insieme a Roberto De Zolt,
che partirà con il pettorale numero 1 riservato al
vincitore della passata edizione. La valanga azzurra si
completa con Silvio Fauner, il più forte fondista
italiano di tutti i tempi, Marco Cattaneo ad un passo
dal podio nella Vasaloppet dello scorso inverno,
Pierluigi Costantin e Ivan Margaroli. Tra le donne, a
fianco di Paluselli, Lara Peyrot, prima assoluta un anno
fa a Livigno, che dovrà vedersela con diverse
avversarie, tra cui la ventenne bielorussa Irina
Nafranovich.


Dal punto di vista delle iscrizioni il successo è anche
grazie alla qualità delle nazioni rappresentate, perché
sono 16 i Paesi che hanno un proprio atleta al via.
0ltre a quelli già citati, vi sono fondisti provenienti
da Germania, Austria, Svizzera, Gran Bretagna,
Lussemburgo, Belgio, Ungheria, Repubblica Ceca e Russia.



Ha giocato a favore la novità dei due traguardi
intermedi al 16esimo e 26esimo chilometro, “finish line”
studiati per gli amatori che a inizio stagione non sono
ancora al 100% della condizione. Ogni traguardo
intermedio da diritto agli stessi servizi offerti per il
tracciato di 42 chilometri: ristori lungo il tracciato,
assistenza soccorso, assistenza tecnica, servizio
navetta e ristoro finale, oltre ovviamente ad una
classifica per ogni traguardo.


Altre novità sono attese al quartier generale della
gara, l’Ufficio Eventi dell’APT di Livigno, poiché le
iscrizioni restano aperte fino a giovedì 9 dicembre, e
l’obiettivo di replicare i 1.500 iscritti dello scorso
anno pare alla portata. Attenzione però, fino al 30
novembre la quota è di 45 Euro, oltre tale data i
ritardatari dovranno pagare 55 Euro. Soddisfazione anche
per l’adesione alla Minisgambeda, la competizione
riservata ai fondisti tra i 9 e i 17 anni, che anima la
vigilia della gara: per sabato 11 dicembre sono già
iscritti 30 ragazzi, ma il numero è destinato a
triplicarsi.


Intanto nella valle dello Spoel si respira l’atmosfera
della Sgambeda, grazie alla nevicata di questi ultimi
giorni che ha ricoperto di bianco l’intero paesaggio.

Cometa Press



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