ELETTROSMOG: LE ULTIME NOVITA'

Notizia "tripla" da Roma e novità da Sondrio - 1) Approvata la linea San Fiorano-Robbia - 2) Presentato il Rapporto annuale di GRTN - 3) Sblocca-elettrodotti" dopo "Sblocca-centrali" - La Provincia per


NOTIZIA
"TRIPLA" DA ROMA

E NOVITA' A SONDRIO
Due le novità
recenti sul fronte degli elettrodotti e problemi collegati.
Prima Roma e poi Sondrio.
Cominciamo dalla prima notizia stranamente passata sotto
silenzio in provincia nonostante l'obiettivo interesse diretto.

Una notizia "tripla".

1)
APPROVATA LA LINEA SAN FIORANO-ROBBIA
Intanto l'approvazione da parte del
Ministero delle Attività Produttive del piano di investimenti
per il triennio 2002/2004 da parte del Gestore della rete ad
alta tensione. Nuovi elettrodotti per poco più di 2000 Km con
una cinquantina di stazioni per un totale che si aggira sui 2700
miliardi di vecchie lire. Uno dei punti forti del piano la linea
San Fiorano-Robbia, verso la quale - o, meglio, verso il
tracciato proposto - é nata l'opposizione nel tiranese, persino
dei parroci, per diventare poi finalmente problema provinciale.

Qualcuno potrebbe anche ritenerla una "non-notizia", ma
sbaglierebbe perché essa va collegata con la terza, e allora
magari le cose cambiano...

2)
PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE DI GRTN
La seconda é l'avvenuta presentazione da parte di GRTN - la
società pubblica subentrata all'ENEL per la parte trasporto
dell'energia, del "Rapporto sulle attività aprile 2001 - marzo
2002" al Ministro delle Attività produttive, all'Antitrust e
all'Autority dell'energia. La cosa importa in quanto, di fatto,
collegata con la terza per via del ventilato rischio di
black-out in quanto la domanda di potenza appare
pericolosamente vicina alla capacità massima del sistema,
importazione inclusa.

3)
"SBLOCCA-ELETTRODOTTI"
DOPO "SBLOCCA-CENTRALI"
La terza é in sostanza una conferma di quanto da tempo andiamo
scrivendo. C'é stato il Decreto cosiddetto "sblocca-centrali"
per far uscire dalle pastoie le centrali progettate senza però
che i relativi cantieri si aprano. Lo stesso Ministro ha
lasciato capire, in modo molto chiaro, che arriveranno norme "sblocca-elettrodotti"
soprattutto per superare le consuete difficoltà a livello
locale.

Importante: oltre la coercizione si sta pensando anche ad
incentivi per gli Enti Locali per favore un rapido decollo.

Se questo non é il momento di premere sull'acceleratore per
verificare la possibilità - che sosteniamo da anni pressoché
solitari ma che finalmente ha fatto breccia con l'eloquenza dei
suoi vantaggi - della "razionalizzazione" con eliminazione di
una selva di elettrodotti esistenti....!!!

LA
PROVINCIA PER LA LINEA DURA

La seconda
novità riguarda la presa di posizione della Provincia dopo
l'incontro del 27 maggio con i Sindaci in Provincia. In quell'occasione,
cui il Presidente non era presente, si era registrata una
tendenza degli amministratori locali al superamento dell'attuale
muro contro muro, essendosi ritenuto più opportuno cercare un
dialogo con i produttori di energia.

La presa di posizione é stata netta, e ancor più significativa
in quanto assunta durante la seduta del Consiglio Provinciale lo
scorso 31 maggio. Secondo il Presidente Tarabini AEM, Sondel, Eurogen ed
ENEL prelevano più acqua del dovuto.

CI
DEVONO 128,5 MILIARDI DI LIRE?


Non solo, ma secondo le
valutazioni dei consulenti della Provincia questo ha determinato
un debito complessivo, per sovracanoni non pagati, che supera
abbondantemente i 100 miliardi (101 per quelli BIM e circa 27,5
per quelli destinati ai Comuni rivieraschi e Provincia). Alle critiche il sen. Tarabini
ha risposto ritenendo di essere nel giusto portando, a
dimostrazione, il fatto che l'ENEL ha aumentato i versamenti.

Su cosa si basa questa posizione? Tarabini sostiene che i
produttori utilizzano più acqua del consentito, realizzando
quindi una maggiore produzione di energia elettrica, per cui il
dovuto deve essere ricalcolato, ovviamente con gli arretrati del
caso maggiorati degli interessi.

Ovviamente ci auguriamo che sia così per cifre non indifferenti
di cui la comunità provinciale potrebbe beneficiare. Va però
osservato che é abbastanza intuitivo immaginare cosa
risponderanno i produttori.

VEDIAMO
LE NORME


Cosa dicono le norme? Per quanto riguarda i sovracanoni
"rivieraschi" va preso a riferimento il numero dei chiloWatt "di
potenza nominale".

Per quelli BIM invece va preso a riferimento il numero dei
chiloWatt "di potenza nominale media concessa o riconosciuta".


La legge precisa come la si determina (così come definisce la
potenza installata e quella convenzionale): non con riferimento
alla produzione bensì "per potenza nominale media annua si
intende la potenza nominale di concessione di derivazione
d’acqua valutata sulla base della portata media annua, detratto
il minimo deflusso vitale, per il salto idraulico teorico"
.
Allora dovremmo andare a vedere cosa si intende per "portata
media annua", ma lasciamo perdere per non fare un romanzo, tanto
più che la Provincia ne avrà tenuto conto.

Questi valori comunque, della potenza nominale, moltiplicati per
il valore del sovracanone danno le cifre da pagare.

MA SE
USANO PIU' ACQUA? DENUNCE A RAFFICA


Ma se i produttori utilizzano più acqua del dovuto, come
sostiene la Provincia? Allo stato non cambia nulla perché il
calcolo parte dal valore che c'é nell'atto di concessione.

Verificato che fosse effettivamente così, che cioè i produttori
debordino (ma verificato bene per evitare un boomerang) il primo
quesito sarebbe quello di chiedere coma mai nessuno ha
controllato. E se nessuno ha controllato, oppure ha controllato,
verificato e poi fatto niente, la Provincia, ma anche BIM e
Comuni in quanto, per così dire, "parti lese", dovrebbero
presentare denunce alla Magistratura ordinaria e a quella
contabile (la Corte dei Conti per via, fossero così le cose, del
danno prodotto alla Pubblica Amministrazione a causa di
comportamenti omissivi).

Infine dovrebbero esigere dal Ministero la revisione delle
concessioni, adeguando il dato relativo alle potenze nominali.
Ciò fatto, se non altrimenti stabilito normativamente,
l'apertura di una causa civile sarebbe indispensabile per
cercare di portare a casa quanto non riscosso.

Questi sono aspetti oggettivi e quindi c'é da pensare di piena
conoscenza della Provincia, tanto più che il suo Presidente é
stato legislatore Camera e Senato), al Governo per anni, é
amministratore locale e per giunta si é occupato
professionalmente della materia come legale

RESTA UN
PROBLEMA


Resta un problema. Al di fuori della politica e dei relativi
schieramenti non vogliamo entrare in valutazioni che potrebbero
essere intese come politiche in ordine all'atteggiamento da
tenere con i produttori idroelettrici. Fautori come siamo da
lungo tempo della eliminazione della selva di elettrodotti
esistenti in provincia, e quindi della loro "razionalizzazione",
vorremmo sommessamente far presente che ci può essere, forse,
qualche speranza per questo problema solo dialogando, anche in
modo fermo se occorre ma sempre dialogando, con GRTN e con le
altre aziende, anche alla luce di quello che sta per arrivare e
di cui abbiamo parlato nella prima parte dell'articolo.
Alberto Frizziero


GdS 8 VI 02

Nota
aggiuntiva. Interviene (pesantemente) l'AEM


A giornale chiuso compare sul quotidiano "La Provincia di
Sondrio" di domenica 9 giugno una nota ufficiale dell'AEM di
forte contrasto con quanto comparso sulla stampa del 1 e del 2
giugno u.s.. Si trattava delle affermazioni del Presidente della
Provincia Tarabini così come richiamato in questo articolo.

L'AEM replica piuttosto seccamente. In sintesi sostiene di avere
sempre usato acqua nei limiti autorizzati, di avere pagato tutto
quanto dovuto, di non dovere nulla ed anzi rivendica dal BIM un
credito, per somme versate in più (centrale di Stazzona). C'é di
più. Si riserva di agire nelle sedi giudiziarie nei confronti di
chi ha elaborato il documento riportante i dati riferiti all'AEM,
non conformi a verità e nei confronti di chi ha avallato il
lavoro dell'esperto della Provincia e che ha divulgato i dati"
definiti "fuorvianti" e tali da fettare "discredito sull'AEM".

Riportiamo la notizia in quanto per la parte che attiene la
sostanza eravamo stati facili profeti nello scrivere che i
produttori diranno che quanto da loro dovuto non é altro che il
prodotto dei kW di potenza nominale concessa risultante
dall'atto di concessione per il valore del sovracanone.

Attendiamo ora la replica, se vi sarà, o comunque le mosse della
Provincia.

9 VI 02

8 VI 02

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