ELETTROSMOG: LA POSIZIONE DEL MINISTRO - IL COMITATO DI MONTAGNA

Il Ministro vuole rivedere tutto - Molti cittadini del Comune di Montagna danno vita a un Comitato - Il "silenzio assordante"

IL
MINISTRO MATTEOLI


Oltre alle novità venute dalla Camera dei Deputati il 10
ottobre scorso, come da altro articolo leggibile su questo
giornale, per quanto riguarda la normativa relativa agli
elettrodotti (ma non solo), ancora da emanarsi in attuazione
della legge quadro, nei giorni scorsi é venuta una presa di
posizione sostanzialmente ufficiale. 

Secondo il Ministro Matteoli l'apposita Commissione
Interministeriale "lavora su tutto, comprese emissioni da
antenne Radio TV e per cellulari" A questa posizione va
associata un'altra, ufficiosa ma attendibile, secondo la quale
il lavoro di tale Commissione sarebbe in fase molto avanzata.
Siccome il Ministro ha ora dichiarato, come peraltro fatto tempo
fa, che si sarebbe mosso a conclusioni rassegnate da parte di
quel consesso, ci sarebbe da pensare che non siamo lontani dalla
definizione dei nuovi limiti.

Quanto
a previsioni su di essi, dopo il dissidio tra gli ex-Ministri
Bordon-Veronesi che ha impedito l'emanazione dei relativi
Decreti, difficile farne. Matteoli é Ministro dell'Ambiente che
all'ambiente tiene certamente, ma é possibile che debba tenere
conto, almeno in parte, delle ragioni di chi ha ritenuto troppo
restrittivi i valori a suo tempo proposti.

Sembra di dover leggere in questa chiave la sua affermazione
relativa al fatto che l'Italia abbia "parametri più alti
rispetto agli altri Paesi".

IL
COMITATO DI MONTAGNA


Oltre 150 cittadini si sono riuniti nel Comune di Montagna in un
Comitato contro l'elettrosmog per un problema specifico, visto
che vicino alle case passano due linee ad alta tensione a 220 e
130 kV. Animatore Giulio Bongiascia, favorevole il Sindaco Della
Maddalena con l'Amministrazione Comunale,  che alcuni mesi
fa aveva preso contatto con il nostro giornale, dopo le prese di
posizione sia del giornale stesso che del Comitato Cittadini
Consumatori Valtellina tuttora leggibili in altra parte de
"La Gazzetta di Sondrio", preannunciando la sua
iniziativa e la venuta della Presidente nazionale del Conacem
Daniela Dussin (sarà nella sala consiliare del Comune sabato
17 novembre alle ore 21).

Un classico caso da "Piani di risanamento" che la
legge 36 prevede, ma anche una di quelle situazioni che non
appaiono di ardua soluzione in quanto lo spostamento degli
elettrodotti in questione é possibile senza alcuna difficoltà.
Esiste però il problema del quando perché altro é provvedere
in tempi razionalmente brevi e un conto é attendere anni e
anni. Diciamo questo in quanto i valori di induzione magnetica
registrati nelle abitazioni non sono quelli che fanno dormire
sonni tranquilli.

In secondo luogo se tuttora aperta é la controversia tra gli
studiosi sugli effetti cancerogeni, e comunque ricordato che se
si é nel dubbio non si sta affatto tranquilli, va aggiunto che
non ci sono solo i tumori da considerare ma potrebbero esserci
eventuali altre conseguenze, minori magari per gravità, ma
sempre da evitarsi se possibile.

Interessante valutare gli sviluppi, dopo la costituzione di
questo Comitato, in una provincia come quella di Sondrio piena
di situazioni analoghe.

SILENZIO
ASSORDANTE


Questa la conclusione della dichiarazione al settimanale Centro
Valle, di Giulio Bongiascia: "L'ex
Ministro Bordon disse che in Valtellina c'é un silenzio
assordante
". E poi ha aggiunto "ed
é ora che questo silenzio abbia fine".
Per la verità, la prima parte é esatta a metà. 
E' vero che il Ministro Bordon ha usato l'espressione silenzio
assordante
ma non riferita alla
Valtellina. Il Ministro ha invece ripreso l'espressione,
significativa, dalla nota del 23 febbraio del nostro Comitato
Cittadini Consumatori Valtellina
,
pubblicata su questo giornale, inviata anche al Ministero
e
di cui riproduciamo il relativo stralcio:
"Per la verità ci ha colpito il
silenzio assordante
- la contraddizione è solo lessicale -
che ha accolto in Valle il varo di questo provvedimento.
Silenzio delle Istituzioni, degli organi di informazione, degli
ambientalisti ed anche di chi anche negli ultimi mesi ha
sollevato il problema delle antenne per le comunicazioni via
cellulare. Il nostro Comitato non pensava di doversi occupare
anche di questo problema ma, vista la situazione, ha deciso di
farlo"
.

Quanto alla seconda parte della dichiarazione di Giulio
Bongiascia, sulla necessità che si alzi il velo di silenzio in
Valtellina, concordiamo, come stiamo sostenendo da mesi, anche
se vanno citate alcune eccezioni, sia nel campo giornalistico
che istituzionale (abbiamo già citato qualche Sindaco, il
consigliere Bordoni, Lorenzo Giana per l'ANCI e l'ing. Enrico
Moratti per l'UNCEM e pochi altri). Si é mossa invece la
Valchiavenna.

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GdS 28 X 01


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