La donazione degli organi alla Convention Retica dei Lions

Relazione di Lanfranco Roviglio e intervento di Franca Bonvini

La “Convention Retica” costituisce un importante momento di
coordinamento e verifica dell’attività svolta dai Lions
provinciali: Bormio, Tellino, Host e Masegra di Sondrio,
Morbegno e Chiavenna. L’edizione 2005 s’è svolta al Ristorante
Tremoggia di Chiesa in Valmalenco ed è stata aperta dalla
relazione di Alberto Del Martino, delegato di zona, che ha fatto
il punto sulle iniziative a sfondo sociale attuate od avviate, e
dal saluto di Mauro Tibi, presidente di circoscrizione.

Il momento centrale della serata è stato costituito dalla
relazione di Lanfranco Roviglio, che ha svolto il tema della
donazione d’organi. Egli fa parte di quel nucleo di persone, 18
in totale, che il sodalizio sta inviando in tutta Italia per
sensibilizzare i soci su un tema di grande spessore sociale e
morale. Il dato di partenza è che in Italia ci sono circa 10
mila persone in lista per un trapianto, e meno di un terzo
trovano, nell’anno, un donatore. Sono dunque molti coloro che
moriranno nella vana attesa di un trapianto che potrebbe
cambiare radicalmente le loro prospettive di vita. Un altro dato
che induce a riflettere è che circa il 40% dei familiari
interpellati, declina l’invito a donare gli organi di un loro
congiunto. A determinare quest’atteggiamento di freddezza, se
non d’avversione, c’è anche una scarsa conoscenza dei termini
reali del problema. Molti pensano che l’età sia un grave
impedimento, altri che la prassi burocratica sia lunga – ha
aggiunto Roviglio, medico di professione –. Alcuni, addirittura,
paventano che l’espianto possa avvenire su persone ancora non
morte, ma ciò è pura fantasia, in quanto la morte cerebrale è
constata da tre medici, con diverse specializzazioni. “Ho due
sogni – ha concluso il relatore, parafrasando Martin Luther King
–. Che tutti coloro che stasera mi stanno ascoltando si
presentino nei prossimi giorni all’Asl, per compilare il
semplice modulo che conferisce lo status di donatori e che
l’Italia, proprio grazie all’azione che i Lions hanno
intrapreso, possa arrivare ad avvicinare la percentuale di
donatori detenuta dalla Spagna, benemerita primatista in questo
campo”.

Il successivo intervento di Franca Bonvini, non programmato, ha
costituito la commossa testimonianza delle soddisfazioni, ma
anche delle difficoltà, da lei incontrate nella sua lunga azione
a capo dell’Aido provinciale, che oggi costituisce una solida
realtà, forte di 6000 associati. A conclusione della serata il
Governatore del distretto, Roberto Pessina, ha confermato il
solido impegno dei Lions per dare un contributo fondamentale
nello sviluppo della donazione d’organi in Italia.
Paolo Valenti


GdS 20 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Paolo Valenti
Dalla provincia