Comune di Sondrio: crisi rientrata, Sava in uscita

Crisi
rientrata in Comune di Sondrio. Niente Commissario,
niente ricorso alle urne, come d'altronde aveva
sostenuto il Sindaco sin dal primo momento dopo le
dimissioni dei tre assessori dei Popolari Retici,
Venosta (Bilancio), Sava (Urbanistica), Scarì (Sport).

Le segreterie della CdL hanno raggiunto l'intesa su una
serie di punti programmatici, peraltro noti e quindi in
definitiva si é trattato di una conferma e hanno
richiesto l'azzeramento della Giunta con la remissione
di tutti gli incarichi, cosa puntualmente avvenuta.

Tutto é poi tornato come prima tranne la sostituzione
dell'avv. Sava, già a suo tempo contestatissimo dai
Popolari Retici, i cui segretari provinciale Giumelli e
cittadino Rossi escludono però ogni collegamento attuale
con quella vicenda. Incriminato é proprio Sava per una
lettera scritta e nella quale adombrerebbe critiche al
suo Partito.

Non entriamo nel merito. Per dovere di cronaca diverse
sollecitazioni, di segno politico opposto, a scrivere su
questa strana scelta di sostituire l'avv. Sava con un
"oriundo", o "foresto", o "straniero" - sono terrmini
non nostri ma ricevuti.

Ribadiamo: non entriamo nel merito. Nulla sulla persona,
l'ing. Perregrini, già assessore provinciale nello
scorso mandato con la Giunta Tarabini, e quindi calato a
Sondrio con adeguato curriculum. Certo, l'eredità di
Sava non é leggera per complessità di materia e per
specificità di Sondrio.

Qualcuno dice che i Popolari avrebbero potuto spostare
Venosta all'urbanistica, certamente in grado di svolgere
questo ruolo, mentre per il Bilancio vi sarebbe stato
più di una persona di adeguata preparazione e
disponibilità (Cottica, Rossi ecc.).

Ancora: non entriamo nel merito. Crediamo che sia
interesse di tutti, opposizioni comprese, mandare avanti
le cose che ci sono sul tavolo, cominciando dal problema
del Teatro Sociale e annessi. Stare fermi significa
continuare ad andare indietro e un capoluogo di
provincia turistica ha bisogno di darsi un abito
decente!
Red

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