Comitato di Mobilitazione Permanente per le statali 38 e 36: si parte! E SABATO 29 CATENA UMANA A DELEBIO

L'insediamento del Comitato - Sabato 29 catena umana a Delebio


L'insediamento del
Comitato

Prima riunione e primo significativo passo avanti per il
Comitato di Mobilitazione Permanente, un organismo chiamato ad
operare attivamente per raggiungere risultati in tempi
brevissimi.

Al termine dell’incontro convocato dal presidente
della Provincia Fiorello Provera, che si è svolto nella Sala Consiglio di Palazzo Muzio, i partecipanti, oltre 60
sindaci (sui 78 della povincia), i rappresentanti di industriali, artigiani e
commercianti e Legambiente, hanno nominato all’unanimità la
segreteria operativa, che dovrà essere snella ed efficace nelle
proposte e nelle azioni, formata da 10 fra i Comuni più
importanti o in prima linea dei cinque comprensori, dai
rappresentanti delle categorie e da Legambiente.


Nella sua introduzione, in apertura di seduta, in una sala
affollata, Provera ha ribadito la genesi del Comitato, nato con
l’obiettivo di riunire le Istituzioni e la società civile
attorno al tema della viabilità per promuovere iniziative che
siano di supporto all’azione politico-parlamentare che, dopo i
primi obiettivi raggiunti nelle scorse settimane, si
intensificherà tra gennaio e febbraio. “Il primo traguardo
fondamentale è rappresentato dal reperimento delle risorse – ha
spiegato Provera – perché soltanto quando avremo un’idea esatta
di quanto abbiamo o potremo avere a disposizione in futuro, ma
su basi certe, potremo discutere di come spenderli”.

Adesso ci
sono quasi 146 milioni di euro e per recuperarne altri si guarda
al capitolo Anas e al rifinanziamento della Legge Obiettivo e ad
altri capitoli di spesa. Con la stessa chiarezza e con la
medesima franchezza, Provera ha indicato i tre livelli di
intervento:

- la stesura di un documento d’intenti;

- l’iniziativa mediatica per sfruttare l’eco di stampa, emittenti radiofoniche
e televisive sia in provincia che fuori;

- la vera e propria
mobilitazione di massa, decisa ed eclatante ma sempre nella
legalità, in concomitanza con l’evento dei Mondiali di Sci di
Bormio. Provera ha individuato nelle lunghe discussioni, nei
veti incrociati e più in generale nella mancanza di unità i
rischi che il Comitato dovrebbe assolutamente evitare.


Dopo la chiara presentazione di obiettivi e finalità del
Comitato, peraltro già esplicitati da Provera nella lettera che,
negli ultimi giorni del 2004, aveva inviato ai 78 sindaci e ai
rappresentanti delle associazioni, si sono susseguiti gli
interventi dei presenti. Per primo è toccato a Giovanni Bettini
di Legambiente che ha ufficializzato l’adesione al Comitato
indicando nell’obiettivo del reperimento delle risorse la piena
condivisione dell’associazione. “Accettiamo di partecipare a
questo Comitato – ha concluso Bettini – riconoscendo nella folta
presenza in sala una forte rilevanza politico-sociale”.

È
toccato quindi ai sindaci. Giacomo Capponi, primo cittadino di
Morbegno, ha lodato la chiarezza di dati e iniziative che ha
caratterizzato la nascita del Comitato, un deciso cambio di
rotta rispetto al recente passato: “Partiamo da quello che c’è
per lavorare e recuperare quello che serve – ha detto – questo è
lo spirito con cui ci avviciniamo a questo Comitato”. Sulla
forza di coesione dell’appello istituzionale è intervenuta
Fausta Svanella, sindaco di Cosio Valtellino, mentre il primo
cittadino di Talamona, Domenico Luzzi, ha toccato un argomento
che altri sindaci hanno evidenziato: il rammarico per la
decisione di escludere i partiti politici. Come Ciapponi,
Svanella, il sindaco di Piateda Simonini e quello di Aprica
Plona, anche Luzzi ne ha sottolineato l’importanza esprimendo
l’auspicio di allargare il Comitato ai partiti, recuperando
anche i pochi sindaci mancanti e i Sindacati. Il sindaco di
Bormio Renato Pedrini ha elogiato l’iniziativa evidenziando
come, per la prima volta, sindaci e rappresentanti delle
associazioni si siano ritrovati tutti insieme per discutere di
un problema che è causa di pesanti disagi per la gente. Infine
il presidente dell’Unione Artigiani Fabio Bresesti, che ha
parlato anche a nome di industriali e commercianti, ha approvato
il modo di operare del presidente improntato sul dialogo e sulla
partecipazione.


Dopo due ore di approfondita e fruttuosa discussione, la
proposta di Provera di nominare i componenti della segreteria
operativa, è stata approvata all’unanimità. La giornata ha
battezzato la nascita del Comitato di Mobilitazione Permanente
per le statali 38 e 36 ed entro pochi giorni i rappresentanti
individuati dall’assemblea elaboreranno le prime proposte
secondo la strategia condivisa da tutti i presenti.


Sabato 29 catena umana a
Delebio

La decisione. “Tutti uniti per le statali 38 e 36”,
questo lo slogan sui manifesti affissi in tutti i muri della
valle per promuovere la grande manifestazione che si svolgerà
sabato 29 gennaio, a partire dalle 15, a Delebio. Il Comitato
Istituzionale di Mobilitazione proposto dal presidente della
Provincia Fiorello Provera, a meno di una settimana dalla sua
nascita ufficiale, è passato dalle parole ai fatti organizzando
una grande mobilitazione che chiama a raccolta tutti i cittadini
di Valtellina e Valchiavenna.

L’iniziativa è stata definita nel corso della prima riunione
della Segreteria Operativa del Comitato che si è svolta nel
pomeriggio a Palazzo Muzio alla presenza dei sindaci o dei loro
delegati di Villa di Chiavenna, Chiavenna, Novate Mezzola,
Delebio, Cosio Valtellino, Morbegno, Berbenno, Aprica, Tirano e
Bormio, dai rappresentanti delle associazioni di categoria e di
Legambiente. Tutti i presenti hanno convenuto sull’opportunità
di concretizzare quanto deciso insieme per utilizzare in chiave
mediatica la grande vetrina dei Mondiali di Sci. Ma non ci
saranno blocchi al traffico né disagi per gli automobilisti che
attraverseranno Delebio tra due catene umane. La gente di
Valtellina e Valchiavenna, coordinata dai rispettivi sindaci, si
prenderà per mano per inscenare una protesta clamorosa ma civile
con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica
della Lombardia come del resto d’Italia la drammatica situazione
nella quale è costretta a vivere per l’inerzia del passato.

I cittadini vogliono una viabilità moderna e funzionale, strade
finalmente scorrevoli e sicure per vivere e lavorare meglio: lo
sentono come un loro diritto e giustamente lo reclamano.

I sindaci che a fianco della Provincia si sono schierati nel
Comitato dove hanno portato i bisogni della gente, ora sono
pronti a coinvolgerli in quella che potrebbe diventare una
manifestazione fondamentale per il futuro della provincia di
Sondrio: una testimonianza di unità che vede insieme, a tutt’oggi,
68 municipalità su 78 e tutte le categorie. Il 29 gennaio sarà
l’inizio di un percorso comune e per questo nessuno dovrebbe
mancare. Questo è l’auspicio dei rappresentanti delle
istituzioni, delle associazioni e delle categorie: è arrivato il
momento giusto per agire, dimenticando le discussioni sterili e
i particolarismi.

A Milano e a Roma arriveranno le immagini di una valle unita e
coesa che reclama ciò che le spetta e il Governo non potrà non
ascoltare. Quelle voci, quelle facce, tutte insieme, potrebbero
aprire molte porte.


L'organizzazione.
Sabato dunque "catena umana" a Delebio per una
viabilità migliore.

I sindaci si sono attivati, la campagna promozionale è partita,
manifesti e locandine tappezzano la valle e la macchina
organizzativa lavora a pieno ritmo per definire gli ultimi
dettagli. Le aspettative degli organizzatori e le speranze dei
cittadini accompagnano questa frenetica vigilia a tre giorni
dalla manifestazione promossa dal Comitato Istituzionale di
Mobilitazione, coordinato dal presidente della Provincia
Fiorello Provera e formato da oltre 70 sindaci, dalle
associazioni di categoria e da Legambiente.

A centinaia i cittadini si raduneranno sabato a Delebio per
inscenare una protesta ferma ma civile, per chiedere quello che
spetta loro di diritto: una viabilità finalmente moderna e
funzionale. Si prenderanno per mano e formeranno una lunghissima
catena umana che si dividerà sui due lati della statale 38,
senza intralciare il transito degli autoveicoli. Indosseranno
mascherine antismog e pettorine colorate con la scritta “Uniti
per la nuova strada” e distribuiranno volantini che riassumono
anni di patimenti e di promesse mai mantenute. Un excursus
storico che parte dal 1800, per ricordare che servirono cinque
anni per costruire le strade per i passi dello Stelvio e dello
Spluga, e arriva ai giorni nostri con le code interminabili, i
disagi e i problemi causati da strade ormai insufficienti a
sopportare flussi di traffico sempre più intensi, del tutto
inadeguate alle esigenze del territorio, che rappresentano un
freno allo sviluppo e minano la qualità della vita.


Da una parte all’altra della valle i sindaci si stanno attivando
per la buona riuscita della manifestazione. Diego Plona, primo
cittadino di Aprica, sta cercando di coinvolgere l’intero
consiglio comunale, ma soprattutto sta organizzando la
partecipazione dei più giovani: “Le associazioni sportive sono
già state contattate – sottolinea – ci saranno dei pullmini per
il trasporto dei ragazzi, credo sia giusto coinvolgere
soprattutto i più giovani in una manifestazione come questa
perché il futuro è loro”. Anche i piccoli Comuni si stanno
organizzando, è il caso di Villa di Chiavenna dove il sindaco
Silvana Snider ha informato della decisione del Comitato
Istituzionale i consiglieri aprendosi ai gruppi di volontari e
alle associazioni: “Anche per noi è importante soprattutto far
passare il concetto che uniti si vince”, conclude Snider.


Il punto di ritrovo per i partecipanti è fissato nella zona
antistante il municipio di Delebio, in piazza S. Domenica, per
le ore 14.30. Qui verranno distribuite mascherine antismog e
pettorine e da qui i manifestanti si sposteranno tutti insieme
verso la statale. Dal punto di vista organizzativo, il Comune di
Delebio ha predisposto delle apposite aree di parcheggio agli
ingressi est e ovest del paese. Chi proviene da Sondrio, in
prossimità della nuova rotonda sulla statale 38 dovrà svoltare
verso la strada provinciale per Dubino e percorrerla fino
all’incrocio che s’incontra subito dopo il sottopasso
ferroviario, quindi girare a sinistra e seguire le indicazioni.
Chi proviene dalla Valchiavenna, al primo semaforo dovrà
svoltare a destra, verso la sede del Comune, e seguire le
indicazioni.
CS


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