Assemblea Generale dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio

Definito il programma per il quadriennio 2004/2007 Nominato il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti

L’Assemblea Generale dei soci dell’Unione del Commercio,
del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio si
è svolta ieri sera nella sede centrale
dell’Associazione. L’incontro è stato preceduto nel
pomeriggio dal Consiglio Generale dell’Unione. Entrambe
le riunioni hanno avuto luogo nella nuova sala
assemblee, realizzata in questi mesi insieme
all’ampliamento della sede di Sondrio e inaugurata per
l’occasione.


All’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, la
relazione del Presidente dell’Unione Marino Del Curto,
l’approvazione dei bilanci consuntivo 2003 e preventivo
2005, e la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Presidente Del Curto ha aperto i lavori con la
lettura della sua articolata relazione ; l’intervento,
di particolare efficacia, è stato denso di indicazioni
operative che hanno trovato il pieno consenso di tutti i
presenti.

Dopo aver affrontato un breve excursus dei risultati
ottenuti nell’ultimo anno di attività, il Presidente ha
illustrato la proposta del programma di lavoro per il
prossimo quadriennio.

Quattro le principali linee di intervento indicate:
l’acquisizione di una maggiore autorevolezza nel sistema
relazionale esterno, politico e istituzionale; il
consolidamento e il rafforzamento delle sinergie con le
rappresentanze del sistema imprenditoriale e del lavoro;
il sostegno del ruolo di partecipazione attiva nelle
scelte di politica economica locale; l’implementazione
della vita associativa e del sistema relazionale
interno, con particolare riferimento alla realizzazione
di iniziative ad hoc per gli associati.

Riportiamo integralmente il suo intervento.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE MARINO DEL CURTO

A nome della Giunta, del Consiglio e della direzione
desidero ringraziare tutti voi per essere intervenuti a
questa nostra annuale assemblea.

Come potete vedere siamo oggi per la prima volta riuniti
nella nostra nuova sala assemblee; una realizzazione che
ha permesso di razionalizzare la disposizione degli
uffici al piano superiore e di offrire alle nostre
riunioni ed alle altre attività collegiali dell’Unione
uno spazio ancora più bello ed adeguato.

Mi auguro che questo sia di buon auspicio ad un loro
significativo incremento quantitativo e qualitativo nel
tempo.


L’incontro di questa sera assume una particolare
valenza, in quanto apre il nuovo quadriennio di
legislatura affidato agli organi istituzionali rinnovati
la scorsa estate.

E’ un momento importante per la nostra vita associativa
e al tempo stesso molto delicato, in quanto rappresenta
il punto di partenza per tutte le azioni che saranno
sviluppate nel futuro non solo prossimo.

L’obiettivo fondamentale di questa serata sarà quindi
arrivare alla definizione di un programma ampiamente
condiviso, che vedrà la sua piena realizzazione nei
prossimi anni.

I presupposti per potere ottenere buoni risultati ci
sono … e non solo perché siamo riuniti in questa nuova
bella sala.

COSA E’ STATO FATTO


Parlando di presupposti comincio dicendo che il clima
relazionale interno è ottimo e collaborativo e, con il
recente rinnovo delle cariche, si è ulteriormente
consolidato, dando vita a due gruppi di lavoro
(Consiglio e Giunta) forti, coesi e con tanta voglia di
fare.

Nell’ultimo anno la piena operatività ed efficienza di
tutto il sistema Unione ha garantito la possibilità di
raggiungere i risultati che ci si era prefissati durante
l’assemblea del dicembre 2002.

Segnalo a questo proposito come le iniziative
promozionali tanto mandamentali quanto di singole
categorie siano andate sempre in crescendo ed
acquistando una loro strutturalità, supportate in questo
oltre che dall’assistenza tecnica anche dal sistema di
erogazione di contributi stanziati dall’Unione.


L’attività di formazione gratuita anche quest’anno, per
la quantità e la varietà di corsi organizzati, ci ha
permesso di collocarci ai primi posti tra le Ascom
lombarde.

Il livello qualitativo e la varietà di offerta di
servizi garantiti alle imprese associate si è sempre
mantenuto alto e al passo con i tempi.

Per quanto riguarda le azioni di comunicazione
nell’ultimo anno si è lavorato per organizzare le
attività esistenti e per svilupparne di nuove sia sul
versante del collegamento con i soci sia sul versante
delle relazioni con l’esterno.

Sempre di stretta attualità nella nostra agenda di
lavoro è stato il problema della grande distribuzione,
concretizzatosi in azioni di costante interrelazione con
le istituzioni locali e regionali e monitoraggio
dell’evoluzione delle situazioni di maggiore criticità.

Resta però sempre il grosso problema delle singole
amministrazioni comunali, che, in pratica, sono i
soggetti con l’effettivo potere decisionale
sull’insediamento di grandi centri di distribuzione sul
loro territorio.

Come purtroppo abbiamo la possibilità di costatare
quotidianamente con i nostri occhi sembrano totalmente
sorde alle richieste dei più e completamente
assoggettate alle esigenze di pochi; purtroppo questi
pochi con l’apertura dei loro centri garantiscono
elevati introiti per le casse comunali.

Continuando a focalizzare la nostra attenzione
sull’esterno posso confermarvi come le nostre relazioni
con i principali soggetti istituzionali operanti sul
territorio si siano rivelate sempre positive e
costruttive.

In particolare con la Camera di Commercio il lavoro
portato avanti di comune accordo ha contribuito oltre
che a favorire la condivisione di idee e progetti anche
a realizzare alcune azioni comuni, come ad esempio la
recente assegnazione del marchio di qualità a 63 nostre
strutture alberghiere.

Anche il primo approccio con la nuova amministrazione
provinciale si può definire positivo ed improntato alla
collaborazione.

Il confronto e la condivisione di idee e progetti con i
soggetti attivi sul territorio è sicuramente uno dei
punti caratterizzanti l’amministrazione Provera;
principio che certamente condividiamo e che speriamo
venga, nei prossimi anni, confermato dalle azioni.

IL PROGRAMMA

Dopo questo breve excursus sul passato prossimo,
passiamo ora ad esaminare più nel dettaglio quello che
dovrà essere il nostro programma di lavoro per il
prossimo quadriennio.

L’auspicio mio, del Consiglio e della Giunta è che anche
per la nostra Unione si possa adottare un modello di
gestione aperto e coordinato, dove tutte le componenti
possano interegire in maniera organica ed apportare il
loro concreto contributo per la realizzazione di
progetti di ampio respiro.

Il nostro obiettivo non dovrà più essere quello di dar
vita a singoli progetti fine a se stessi, ma quello di
sviluppare tutta una serie di azioni che tendano al
raggiungimento di un unico fine: lo sviluppo dell’intero
sistema economico rappresentato.

Il nostro auspicio per il prossimo quadriennio infatti è
quello di riuscire a dare vita ad una Unione compatta e
strutturata, dove le singole parti possano intervenire
per dare vita ad un’azione organica di supporto a tutte
le aziende dei settori commercio, turismo e servizi.

Il risultato al quale dobbiamo tendere è quello di
assistere e contribuire alla definizione di reali
politiche dei nostri settori di interesse e in
particolare dovranno definirsi a livello provinciale:
una reale politica distributiva che porti ad una
concreta stabilizzazione del sistema distributivo ed una
reale politica del turismo che garantisca uno sviluppo
coordinato ed integrato di tutte le componenti che vanno
a determinare il nostro sistema turistico.

Ecco quindi dove si devono andare ad inserire i progetti
che vorremmo, anche, e soprattutto, con il vostro
contributo andare a sviluppare nei prossimi anni.

LE LINEE DI INTERVENTO

Per raggiungere questi macro-obiettivi sarà necessario
muoversi secondo delle linee di intervento ben definite
e condivise.


In particolare quello a cui dobbiamo tendere è:


1. Acquisire una maggiore autorevolezza nel sistema
relazionale esterno, politico ed istituzionale.


E penso a questo proposito alla nostra realtà
provinciale e alle nostre interazioni, già peraltro
molto positive, con la Camera di Commercio, che mi
auspico continuino a crescere sia in numero che per il
valore dei progetti condivisi.


Un grosso lavoro sarà quello di creare e far crescere le
nostre relazioni con la Provincia, con particolare
riferimento agli ambiti in cui potremmo andare a dare un
nostro concreto contributo.


A livello extra-provinciale gli ambiti in cui andremo a
muoverci saranno quelli della nostra Unione Regionale e
della Confcommercio.


Nel primo caso per sollecitare un adeguamento della
struttura, sia nelle attività di lobby sia in quelle più
puramente legate all’attività istituzionali, al nuovo
scenario di ripartizione di competenze che si è andato a
delineare con il recente passaggio da Stato a Regione di
numerose attribuzioni in campo governativo.


Il nostro auspicio è che si possa assistere allo
sviluppo di una Unione Regionale con una struttura con
sempre maggiore autonomia politica ed economica, dove le
varie realtà provinciali possano vedere tutelate e
supportate anche le loro specifiche esigenze.


Le aspettative che nutriamo per quel che riguarda
l’ambito nazionale scaturiscono sempre dalla stessa
evoluzione normativa che ha visto mutare i ruoli di
Stato e Regioni.


Anche in questo caso ci adopereremo, per quanto di
nostra competenza, per fare in modo che il sistema di
governo di Confcommercio si adegui a questa
ridefinizione delle competenze.


2. Consolidare e rafforzare le sinergie, anche
operative, con le rappresentanze del sistema
imprenditoriale e del lavoro.


E’ questo lo spazio per sviluppare il confronto e le
azioni con le altre associazioni di categoria e con le
Organizzazioni Sindacali.


Già molto in questo campo è stato fatto soprattutto con
l’Unione Artigiani, con i quali spesso abbiamo condiviso
idee, progetti e posizioni politiche e, su questo
versante, molto è in programma anche per i prossimi
anni.


Per quanto riguarda le nostre relazioni con i sindacati
vi confermo che il nostro impegno per supportare il buon
funzionamento degli Enti Bilaterali resta immutato e
anzi, per i prossimi mesi/anni sarà dedicato allo studio
e alla realizzazione di nuovi e più completi servizi
dedicati agli associati.


Sempre su questo fronte la progressiva introduzione
della riforma del diritto del lavoro, meglio conosciuta
come “Legge Biagi”, ci vede e ci vedrà impegnati per
introdurre quella flessibilità nel rapporto di lavoro
che il nostro sistema delle imprese da tempo aspetta.



3. Sostenere un ruolo di partecipazione attiva nelle
scelte di politica economica locale, privilegiando il
metodo della “lobby aperta”.


L’attività di lobby intesa come un’insieme di iniziative
volte al confronto e all’interazione con le istituzioni
presenti sul territorio, si rivelerà uno strumento
essenziale per potere istaurare dei canali di dialogo
“preferenziali” con i nostri interlocutori istituzionali
e per arrivare a definire con maggiore incisività il
nostro ruolo nel sistema relazionale provinciale.


4. Implementare la vita associativa ed il sistema
relazionale interno favorendo la diffusione delle
informazioni ed incrementando le occasioni di incontro e
scambio di idee tra tutti gli associati.

AZIONI

Per muoverci lungo le direttive che ho appena delineato,
le nostre azioni si dovranno concretizzare in questo
modo:

Azioni esterne

Con riferimento alla situazione esterna dobbiamo mirare
all’elaborazione di politiche e strategie mirate di
settore, soprattutto per il commercio ed il turismo.

A questo proposito penso ad esempio al progetto
attualmente portato avanti dall’Associazione Albergatori
che ha intrapreso un’azione di dialogo e collaborazione
con la provincia andando ad elaborare un documento di
proposte operative per lo sviluppo del sistema turistico
di Valtellina e Valchiavenna, attualmente al vaglio del
presedente Provera.


In materia di commercio e tutela della distribuzione
tradizionale, dovremmo passare da una politica di
“difesa” ad una politica di “attacco”, con la
realizzazione di iniziative mirate alla riqualificazione
del tessuto distributivo, della sua immagine e della sua
competitività.

In secondo luogo si dovrà lavorare per arrivare ad
interagire nelle dinamiche evolutive di politica
economica ed infrastrutturale.

Ad esempio come è stato recentemente fatto, anche con la
collaborazione del gruppo degli Autotrasportatori,
andando a chiedere alla Camera di Commercio il sostegno
per organizzare un incontro che coinvolga tutti i
soggetti interessati sul territorio per aprire un tavolo
di confronto sulle scottanti tematiche della viabilità
provinciale.

Infine dovremo adoperarci per rafforzare la condivisione
della nostra politica economica presso la Camera di
Commercio, le altre Associazioni di Categoria ed i
Sindacati.

Se siamo, come siamo, consapevoli dei valori dei nostri
comparti produttivi nel contesto economico provinciale,
dobbiamo fare in modo che i medesimi vengano
adeguatamente considerati a tutti i livelli, rendendo
possibili sinergie con i sistemi rappresentativi e con
quello camerale.

Azioni interne

Per passare ora agli aspetti che riguardano la nostra
organizzazione interna voglio sottolineare come di
grande supporto al nostro sistema si rivelerà
sicuramente la capacità di sviluppare la diffusione
della cultura di impresa tra gli associati

Questo obiettivo muove dalla consapevolezza che i nostri
comparti produttivi, pur avendo negli ultimi anni mosso
passi da gigante in termini di organizzazione, denotano
ancora numerose fragilità ed il bisogno di crescere
soprattutto sotto il profilo della professionalità e
della competitività.

Serve quindi stimolare direttamente ed indirettamente la
crescita imprenditoriale di una nutrita parte degli
associati affinché interpretino il mercato nel suo
contesto di frenetica evoluzione e di sempre crescente
competitività.

Un altro decisivo strumento a sostegno delle azioni che
saranno intraprese si rivelerà sicuramente l’attività di
comunicazione verso gli associati per conoscere esigenze
e condividere progetti e risultati.

Per fare questo si dovrà prospettare una
riorganizzazione ed un’implementazione degli strumenti
attualmente a disposizione quali il giornale e il sito,
ecc… .

Essenziale sarà continuare ad implementare i servizi
messi a disposizione dall’Unione, che già sono
molteplici e assolutamente validi: da quelli più
tecnici, come l’assistenza in materia fiscale e per
l’elaborazione paghe a quelli più nuovi, già buoni, ma
che saranno ulteriormente implementati e aumentati, come
ad esempio la formazione e l’assistenza nel credito alle
imprese.


A questo proposito penso alle riorganizzazioni a cui sta
andando incontro la nostra Cooperativa di garanzia e
fidi, per continuare ad offrire il suo servizio e la sua
consulenza ai soci anche nei nuovi scenari che si stanno
andando a delineare nel settore del credito bancario con
l’introduzione del sistema Basilea 2.

Questo al fine di sviluppare, nella logica di
modificazione del mercato del denaro, una nuova politica
del credito a favore delle imprese associate.

Fondamentali resteranno le attività promozionali da
sviluppare con le singole categorie e con i mandamenti,
lo sforzo di tutti dovrà essere quello di ideare e dare
attuazione ad iniziative che come ha detto prima
concorrano allo sviluppo dell’intero sistema.

Tra le priorità operative del breve periodo è stata
individuata anche la necessità di ridefinire il nostro
statuto.

Sempre rispettando i suoi principi ispiratori di
democraticità e rappresentatività di tutti i soci,
riteniamo che al momento lo statuto necessiti di
un’azione di svecchiamento, che tenda ad assicurare una
struttura più dinamica e al passo con i tempi.

La Giunta Esecutiva a questo proposito ha già costituito
una commissione dedicata, che ha il compito di elaborare
una nuova formulazione del nostro statuto, che sarà
sottoposta all’Assemblea del prossimo anno, che dovrà
così valutare ed approvare le modifiche apportate

STRUMENTI

Tutti gli interventi/azioni che abbiamo preso in esame
presuppongono sicuramente un altissimo impegno sotto il
profilo istituzionale ed organizzativo.

In tal senso si tratterà soprattutto di potenziare
quali-quantitativamente la struttura dell’Unione con
risorse che sappiano coordinare con buon livello di
autonomia gli organi sociali nel loro lavoro.

Si rivelerà quindi di fondamentale importanza lo
sviluppo di una politica delle risorse umane volta a
favorire la crescita professionale, al fine di poter
disporre di un supporto adeguato allo sviluppo
prospettato per l’intero sistema.


Per i prossimi quattro anni quindi quello che vogliamo
fare è crescere e coordinarci al nostro interno per
potere arrivare a ridefinire verso l’alto la nostra
posizione nei confronti dei soggetti esterni, con i
quali sviluppare relazioni costruttive e di reciproca
stima.

Questo per compiere quel salto di qualità che ci
permetta di diventare l’effettivo soggetto di
riferimento a livello provinciale per i settori
commercio, turismo e servizi.

La struttura dell’Unione, la Giunta, il Consiglio
lavoreranno per ottenere questo risultato, ma
sicuramente il tutto non sarà possibile se non verrà
condiviso e supportato da voi.

Vi ringrazio per l’attenzione e dichiaro aperto il
dibattito che, mi auguro, sia il più democratico e
costruttivo possibile e porti alla definizione di linee
guida per le azioni future che siano condivise ed
efficaci.

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Terminata la relazione del Presidente Del Curto,
l’Assemblea ha affrontato l’esame dei bilanci consuntivo
2003 e preventivo 2005, approvandoli all’unanimità. Da
ultimo, ha proceduto al rinnovo del Collegio dei
Revisori dei Conti dell’Unione, che ha visto la conferma
del Presidente Emilio Scherini, dei Revisori Effettivi
Egidio Berti e Silvio Barri, mentre Aurelio Paruscio e
Paolo Testini sono stati nominati Revisori Supplenti.

Beatrice Martelli



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Beatrice Martelli
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