PROVINCIA DI SONDRIO: DEL TENNO CRITICA SERTORI. PDL CONTRO LEGA. INTESA O COMMISSARIO? 12.1.1

La sorpresa politica del giorno di San Silvestro

L'ultima notizia dell'anno 2011 é di carattere politico. Solitamente questo è periodo per così dire neutro, di pausa delle contese politiche. Il 31 dicembre dell'anno domini 2011 ha fatto eccezione. Il quotidiano La Provincia di Sondrio esce con un vero e proprio scoop: PdL contro Lega. In particolare è il coordinatore del PdL, on. Del Tenno, che rivolge una pesante accusa al Presidente della Provincia Sertori, a capo della coalizione PdL-Lega (quattro assessori per parte): "bilancio fallimentare", dichiarazione virgolettata sul quotidiano e quindi da considerarsi autentica e non una interpretazione del giornalista.

Dal contesto appare che il primo punto di forte dissenso é la situazione nazionale ed in particolare la posizione nei confronti del futuro della Provincia che Del Tenno non vede così nero potendosi giocare la carta valtellinese in Regione.

Viene poi il problema delle acque con l'accusa di aver voluto seguire una strada, sfruttando politicamente l'argomento, che ora deve scontare il no della Corte Costituzionale.

L'articolo si conclude così: "Come sia possibile in queste condizioni continuare a governare insieme la Provincia per Lega e Pdl rimane un mistero. Anche perché su questo Del Tenno preferisce non rispondere.

E ora?

Si attendono le reazioni di Sertori e della Lega. Nell'attesa vediamo quali possono essere i futuri sviluppi.

Ambito. Innanzitutto primo elemento di valutazione riguarda l'ambito, ovvero se si tratta di una posizione del tutto locale o no. Evidenti sono le possibili conseguenze nell'uno o nell'altro caso. In altri termini se si tratta di una linea decisa ai livelli superiori. La Lega a Roma si é staccata dal PdL iniziando una sua offensiva mediatica che nel PdL si teme possa nuocere elettoralmente. Ripetute dichiarazioni hanno escluso che ne discenda un fall-out su Regioni, Province, Comuni amministrati insieme. Se é così le cose vanno viste tra Stelvio e Montespluga. Se non fosse così occorre attendere l'evoluzione a livello nazionale.

Problema valtellinese. In questo caso gli scenari possibili sono evidentemente due. Il primo che la cosa, come già visto nei primi giorni di luglio del 2009, con il prevedibile intervento anche delle segreterie regionali, imbocchi la via politica per arrivare a una soluzione o di sintesi o quantomeno di compromesso. La seconda che la rottura non sia rimediabile. In questo caso - spiegazione 'tecnica' - sia che Sertori rassegni le dimissioni, sia che in Consiglio Provinciale passi una, improbabilissima (dovrebbero votare insieme PdL e PD) mozione di sfiducia, verrebbe il Commissario con nomina, senza elezioni, del nuovo Consiglio Provinciale, competente per la nomina del Presidente, o in autunno o in primavera del 2013. Come mai così tardi? Il nuovo Consiglio, dieci i membri, non viene più eletto ma nominato dai Comuni. In che modo deve essere stabilito per cui occorre fare una apposita legge il cui iter non avrebbe vita breve in Parlamento.

Prospettive. Lo stesso on. Del Tenno ci pare apra ad un dibattito quando sottolinea i diversi problemi e le tematiche da affrontare per arrivare al nuovo ordinamento che tenga conto delle nostre peculiarietà di territorio montano con un lavoro, quindi, in profondità da farsi in Regione. Al riguardo, del tutto modestamente, un contributo abbiamo cercato di darlo, da tempi lontanissimi ad oggi, in quanto, sprecata (noi contrari a questo macroscopico errore!) l'occasione d'oro della Comunità Montana unica, non possiamo permetterci di sbagliare di nuovo.

Ovviamente bisogna vedere cosa farà Sertori di fronte alle critiche ricevute ed anche cosa farà la Giunta perché essa pure é coinvolta.

Auspicio. Il nostro auspicio è quello sempre manifestato in questi casi e cioè che si trovi un'intesa che eviti il commissario. Vale in tempi normali, figurarsi ora con quello che bolle in pentola, sul piano istituzionale e sul terreno delle cose concrete da farsi in provincia.

GdS

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