Consuelo Orsingher, intervistiamola
LA LADY DI “PELLE E ANIMA”
di Nello Colombo
“Quando le lunghe ombre della sera digradano verso il piano incuneandosi tra le gole arroventate dal sole leonino ammansito dal vento del West, all’ombra dei tepee si spengono gli ultimi fumiganti fuochi, mentre come un mantra risuona nella valle la nenia armoniosa dell’ava per i piccoli che reclinano il capo come gelsomini notturni odorosi e quieti, promettendosi fiamme e faville per il giorno che verrà. E’ allora che nella Valle Tellina gli acchiappasogni si accendono titillando sereni e argentini al tocco dell’”Ave”, per svanire improvvisi alle prime luci dell’alba. Come nubi pascenti sospinte dal soffio mattutino, si fanno sogni profetici nel guizzo improvviso del raptus abbacinato della prensione persecutrice del volo dell’anima. Ed è proprio in quell’attimo, in quel preciso istante che il tempo s’arresta, presago d’infinito, e la crisalide si schiude nel bozzolo amaro, facendosi eterea fanciulla di cielo che si libra nell’aria beandosi della breve e caduca età dei sogni. E’ questa la vita. Quella di un artista che del giaciglio di terra e di paglia, di lacrime e sangue, e del suo viaggio solingo tra gente teatrante ed infingarda ha fatto un delirante progetto per sormontare l’invisibile velo di Maya”.
C’è una donna che ha accolto, bambina, il suo karma finale scegliendo di vivere e respirare di musica.
Tempra d’acciaio dall’anima burrosa, nel rado capello corvino che illumina gli occhi maliosi, il sorriso festante, l’energia spumeggiante di una roggia aperta nel turbinio del temporale, la piccola Consuelo Orsingher aveva un solo desiderio: diventare il solerte cultrice della musica sinfonica.
“Il mio sogno era diventare direttore d’orchestra. Ci sono andata vicino. Ma non si sa mai.”
Da énfante prodige a riferimento della vocalità valtellinese e non solo.
“Da bambina lo studio classico del pianoforte mi ha accompagnato sino alla maturità. Ore e ore sullo strumento, poche uscite con gli amici, continui viaggi a Milano per le lezioni. Poi concorsi in tutta Italia e tante soddisfazioni”.
Folgorante la carriera artistica giocata sul filo di un impegno tenace e volitivo, e certamente importante per lei l’incontro con Elio Cipri ora suo fantastico editore, e quello con Ivan Azzetti che da oltre tre anni è il suo produttore artistico.
“Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Novara, poi, sempre con ottimi voti, in canto pop/jazz al CPM di Milano, ho seguito innumerevoli seminari e master per potenziare conoscenze e capacità musicali. Ho seguito il corso di composizione con Giuseppe Barbera (arrangiatore e pianista di Arisa) al CET di Mogol. Corso poi di alta formazione in psicologia della voce alla Cattolica di Milano. E poi…concorsi e gavetta! Nel periodo milanese, lavori in televisione e teatro con i jazzisti più grandi, una scuola unica e rara!”
Un’infanzia rubata alla spensieratezza del tempo più bello.
“Studiando pianoforte mi erano stati “vietati” sport che avrebbero potuto mettere a rischio le mie dita preziose. Ovviamente basket e pallavolo erano un richiamo irresistibile. Con il risultato di avere infortunate praticamente tutte le dita! A scuola, poi, avevo una tattica infallibile per passare bigliettini di nascosto: nasconderli tra i miei ricci!”
C’è sempre un cassetto segreto in cui custodire talvolta l’inconfessabile anche a se stessi.
“Di sogni ne ho realizzati tanti e tanti altri ne voglio realizzare. Ce n’è uno che rimane nel cassetto più segreto, mentre a breve diventerò Mental Coach. Anche qui, studio, viaggi e rinunce…ma n’è valsa la pena: la mia vita è migliorata e sono pronta per aiutare gli altri!”
Il fenomeno dilagante delle “Ladiesgang” ha invaso gli schermi televisivi e le piazze italiane con il loro corroborante sound dal sapore retrò che piace.
“Civica Scuola di Musica di Sondrio, laboratori per le mie allieve, musica swing. Ecco, tutto qui. Un progetto decollato proprio grazie alla semplicità della sua nascita. Nessun grillo per la testa, solo la volontà di fare bene e continuare a crescere insieme a tutte le Ladiesgang che si sono susseguite. Ogni Lady ha saputo dare qualcosa di speciale a tutto il gruppo, proprio tutte. Ora le “mie” Donne sono incredibilmente sul pezzo, le adoro”.
Una famiglia straordinaria per un’artista straordinaria.
“I miei genitori sprizzano energia da tutti i pori e sono sempre al mio fianco quando serve. Mi hanno insegnato il valore della vita e del sacrificio e mi hanno sempre incoraggiata nelle mie scelte. Dopo il primo anno di Scienze Politiche, a esami fatti, mi sono presentata da loro e ho detto: “Basta, voglio vivere di musica!” E loro: “Si’”. C’è poi la mia piccola Alessandra: otto anni di felicità ed energia. Il miracolo più bello che potesse mai capitarmi nella vita. Una meraviglia. Più cresce e più sono innamorata di lei!”
Un vero prodigio musicale la sua ultima canzone in cui tocca le architravi dell’anima tra i merli ingabbiati di un castello di favole, in un energetico e possente duetto.
““Pelle e anima” era nel cassetto da un po’. Un progetto realizzato grazie ad un team perfetto: Ivan Azzetti, produttore artistico e arrangiatore; Angela Lomdardozzi, una delle mie prime allieve, ora elegante autrice; Chiara Venegoni, la mia splendida stilista; Mattia Canovi, regista e videomaker che ha interpretato alla perfezione la mia idea; e Renato Ritucci, amico “coach” e la “metà” della mia “Pelle e anima””.
Una parabola artistica al culmine, con l’età giusta per cogliere lo splendore dell’età più bella, secondando la trama sottile del tempo che disegna teneri arabeschi sulle pelle incidendo nell’anima le emozioni vere di una vita intera: “Pelle e anima”.
“Dopo più di 20 anni che faccio musica ho capito che il mio stile è in verità di essere me stessa. Nei test, nelle composizioni, nell’interpretare un brano. Con i miei allievi, con le persone che incontro e con quelle che amo. Nella vita e nel lavoro vince la leggerezza, l’amore e la preparazione. E, se devo rendere conto a qualcuno, quella sono io: il nostro migliore amico è quella persona con cui stiamo 365 giorni all’anno e che ci sorride tutte le mattine allo specchio, vi pare?”