Superbo questo Balletto della Georgia

Superbo. Mai visto niente di simile: il pubblico delle grandi occasioni al Teatro Sociale che ha tributato un ininterrotto applauso allo strepitoso Balletto Nazionale delle Georgia, dall’inizio alla fine di una trascinante performance. Una vera forza della natura, questo agguerrito corpo di ballo che si avvale della magistrale regia coreografica di Iliko Sukhishvili Sr. e Jr. e Nina Ramishivili, con le sue danze del folklore caucasico su musiche originali di autori anonimi del X e del XII secolo. La forza e la grazia, l’audacia spavalda e l’essenza pura della poesia, danza e funambolico ardore. Da una parte il fuoco e la passione, la strabiliante maestria degli epigoni degli intrepidi guerrieri delle montagne caucasiche, con un controllo totale del corpo svincolato in alcuni momenti dalle leggi della fisica, nell’ebbrezza di un volo tantrico tra acrobazie al limite dell’impossibile; dall’altra l’avvenenza eterea di donne dalla bellezza regale, a tratti ieratiche, quasi sospese a un palmo dal suolo, avvolte di luce e colori. Da una parte il cozzo selvaggio e taurino della pugna che ha scatenato l’inferno in una danza di pugnali acuminati confitti nel cuore del palcoscenico. L’audacia di un’orda che si sfidava nel furore della mischia prendendo man mano le misure. Non sempre. Una lama, scintillante nella rutilante trama delle luci, è sfuggita all’assalto e un accorto spettatore, per un istante solo ha pensato di portarla con sé, a ricordo della memorabile serata. Dall’altra la grande dolcezza, l’eleganza, la leggiadria assoluta del passo. Musica trascinante dal vivo di una formidabile orchestra sorretta da uno straziante “duduk” uno sfuggente “ney” e un romantico “tar” dai mille gorgheggi, orchestrati dalla fisarmonica slava. Danza e poesia sottolineate dall’ovazione finale. E chapeau soprattutto a Sergio Dagasso e Roberto Spagnoli, solerti ricercatori della musica nel mondo, per aver allestito, pur con le incerte risorse che si assottigliano di anno in anno, uno dei più bei cartelloni di sempre degli Amici della Musica di Sondalo. Grande attesa intanto per il I gennaio con quello che certamente aprirà una lunga tradizione con il Concerto di Capodanno dell’Orchestra “Antonio Vivaldi” diretta da Lorenzo Passerini, mentre domenica 3 gennaio si chiuderà questa magica trilogia con “Il lago dei cigni” di Ciaikovskij con il Ballet of Moscow con due solisti d’eccezione come Katerina Kukbar e Aleksandr Stoyanot.

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