MOLA: Arte (Pompeo Mariani) e Scienza (cervello e déjà vu)

Oggi ho voluto continuare  con la presentazione di un altro grande pittore dell’ottocento italiano presente in questi giorni nella Galleria Botegantica di via Manzoni a Milano. Un grande pittore, dell’ancora, in parte ignorato, tardo Ottocento italiano: Pompeo Mariani.  Ma per iniziare un reportage su Pompeo Mariani si deve iniziare da Bordighera e dalla Villa della Regina Margherita oggi diventata museo. Bordighera e la regina Margherita. Tempi cari alla Regina Madre e sua residenza e, con la regina uno dei suoi pittori preferiti: Pompeo Mariani. Villa Regina Margherita si erge a Bordighera lungo la signorile Via Romana, strada che segue il percorso dell’antica Julia Augusta con cui i Romani collegarono la Liguria alla Gallia. Dopo la morte della regina madre, re Vittorio Emanuele III donò la proprietà (che comprendeva, oltre alla villa progettata da Luigi Broggi, l’ex villa Etelinda e un fondo rustico di tre ettari) all’Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti in Guerra che la riservò ai congiunti dei caduti in guerra. Il 16 settembre 2008 l’Amministrazione Provinciale di Imperia e la Città di Bordighera acquistarono la villa con le sue dipendenze  e fu siglato un accordo per realizzarvi un museo aperto al pubblico con una parte  della collezione Terruzzi, composta di dipinti, mobili, porcellane di grande valore artistico. Un’operazione di grande valore culturale che ridona splendore a un bene architettonico e storico-artistico di pregio, ricco di ricordi e di suggestioni, e vuol fare di Villa Regina Margherita un punto di riferimento importante nel panorama culturale italiano specialmente di quell’età che venne definita della belle époque.

La mostra alla Galleria Bottegantica Di Milano Dal 28 Febbraio Al 3 Maggio 2014 intitolata Pompeo Mariani (Monza, 1857 – Bordighera, IM, 1927) Impressionista italiano,  presenta circa cento capolavori di uno dei principali esponenti della pittura italiana del tardo Ottocento, e perciò segue passo passo le tappe sostanziali della sua carriera artistica. L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Pompeo Mariani di Bordighera e curata con attenta adesione da Enzo Savoia e Stefano Bosi, presenta opere provenienti da importanti collezioni private italiane e straniere. Pompeo Mariani  fu assai prolifico  ma sempre felice mai “forzato” mai ripetitivo. Rappresentò nei suoi quadri una varietà di soggetti che si estendono dalle vedute del parco di Monza, del porto di Genova, dalle marine in burrasca di Bordighera a quelle  del Casinò di Montecarlo, sino alle sconfinate distese verdi delle lanche del Ticino. Tra i temi dipinti dall’artista vi furono anche, i caffè, i teatri, le corse dei cavalli. La belle époque. Eccovi alcun i titoli:  nel Palco alla Scala (1900), Attenti alle pozzanghere (1904-1908), La lettera d’amore (1908), Le inglesi al Tè (1908), Le perdute a Montecarlo (1909 circa),  E poi immagini fugaci del  caffè Cova o tra i verdi prati di San Siro a Milano. e le “impressioni” marine dell’amata Bordighera, che frequenta a partire dal 1889 e dove si trasferisce definitivamente nel 1907. Esemplari, a riguardo, sono Effetto di luna (1885), La Lancia Reale alle feste Colombiane (1892), Umberto I Re d’Italia entra a Genova l’8 settembre 1892 (1892), Mare in burrasca (1906) e La calma (1918). opere di soggetto orientale, realizzate durante il viaggio compiuto in Egitto nel 1881 e documentate in mostra da Mercato al Cairo (1881), Veduta delle Piramidi (1881) e da Ragazza del Cairo (1881); in questi lavori, la sua tavolozza si rischiara e si impreziosisce di gialli squillanti e di azzurri intensi. L’esposizione si chiude idealmente con la sezione dedicata alla ritrattistica, genere al quale Mariani si dedica nel corso di tutta la sua carriera, giungendo a esiti straordinari sia nelle opere a olio, come il forte Ritratto di Thea Rossi (1882), sia in quelle a pastello, come Ritratto femminile (1903 circa) e Ritratto di signora in azzurro (1908 circa), L’iniziativa milanese rappresenta un ulteriore contributo allo studio e alla conoscenza della lunga, quanto fortunata parabola artistica di Mariani, iniziata nel 1878 a Milano sotto l’egida del pittore Eleuterio Pagliano e conclusasi con tutti gli onori a Bordighera, in Liguria, nel 1927. Nella sua carriera Mariani ha esposto, infatti, in ben 480 mostre, ottenendo – unico artista al mondo – quattordici medaglie d’oro e nove d’argento, mentre le sue opere hanno avuto clienti famosi come ad esempio: Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Andrew Carnegie, Charlie Chaplin, Max Linder, lo zar di Russia Nicola II, la Real Casa Savoia, le famiglie Florio, Rockefeller e Rothschild.  Catalogo Bottegantica edizioni con testi di Carlo Bagnasco, Stefano Bosi, Elisabetta Staudacher.

Villa Pompeo Mariani è l'unica Casa di Pittore dell'800 con Atelier e Parco e relativi arredi e corredi sopravvissuta in Italia ed una delle dieci,con le stesse caratteristiche sopravvissute nel mondo. La Villa è visitabile su prenotazione contattando il seguente recapito telefonico 0184 265556.

CARLO MOLA

Pompeo Mariani Impressionista italiano a cura di Enzo Savoia e Stefano BosiMilano, Galleria Bottegantica (via Manzoni 45) sino al 3 maggio 2014. Orari: martedì – sabato 10.00-13.00; 15.00-19.00. Chiuso la domenica e il lunedì. Ingresso: gratuito Informazioni: tel.02.62695489/02.62027120 
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Scienza
Notizia degna di rilievo e approfondimenti.  La notizia è che Il Parlamento Europeo ha dedicato il 2014 al cervello. E sono iniziati i progetti e i programmi Il progetto ‘Human Brain Project’ riceverà oltre un miliardo di euro di finanziamento europeo in 10 anni,  anche negli States  stanno procedendo sulla ricerca nelle neuroscienze. Ma noi puntiamo la nostra attenzione  in Italia, sul Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Molti gli studi in corso e le prospettive su cui abbiamo chiesto un autorevole punto di vista ai ricercatori del Cnr: il déjà vu; i segnali che aiutano a riconoscere tempestivamente la demenza; la capacità del cervello di dirigere emozioni e sentimenti; i neuroni specchio che permettono di identificare bugie e comportamenti inappropriati in meno di un secondo; la collaborazione con l’ospedale S. Giovanni Calibita di Roma per studiare i meccanismi di sincronizzazione e bilanciamento tra regioni cerebrali. Come primo articolo ci fermiamo sul deja vu. Il déjà vu, è un evento psichico facente parte delle forme di alterazione dei ricordi: esso consta nella percezione erronea di aver già visto un'immagine o di aver già vissuto in precedenza un evento o una circostanza che  sta accadendo 

Quello che in molti non sanno è che questa singolare esperienza, il cosiddetto déjà vu, sta occupando i neuro scienziati da diverso tempo.“Il déjà vu è un fenomeno ancora poco noto da un punto di vista scientifico”, dichiara Luca Passamonti, dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Cnr di Catanzaro. “Tuttavia una serie di ricerche ha iniziato a rivelarne le basi anatomiche e fisiologiche, dimostrando che è legato a specifiche strutture cerebrali fondamentali per la formazione dei ricordi, come il lobo temporale”.Un fenomeno neurologico, che  frequentemente avviene in presenza di acuti stati emotivi e di stanchezza mentale, ma che può essere anche un campanello d’allarme  di malattie. “Distinguere tra questi due tipi di déjà vu è importante, soprattutto qualora si sospetti la presenza di una forma di epilessia. In questi casi è necessario rivolgersi al più presto a uno specialista della patologia”, spiega il ricercatore dell’Ibfm-Cnr. "Una volta escluso un qualche deficit mentale, bisogna scoprire i fattori che lo scatenano. Le teorie degli studiosi in tal senso sono contrastanti: alcuni scienziati hanno ipotizzato che questa sensazione di falsa o distorta familiarità dipenda da un vero e proprio deficit di memoria. In altre parole, la difficoltà di ricordare tutte le informazioni presenti in uno specifico contesto potrebbe indurre una persona a commettere l'errore di credere che non abbia mai vissuto quella situazione, che per tanti altri versi però appare familiare”. Ma vi sono anche alcune tesi che sostengono che vi sono vere e proprie disfunzioni del cervello. “Al momento sono coinvolto in alcuni esperimenti su soggetti sani e pazienti epilettici che presentano episodi ricorrenti”, conclude Passamonti. “I partecipanti vengono sottoposti contemporaneamente a uno specifico test di memoria e a una risonanza magnetica, in modo da evidenziare il funzionamento e l’attività di determinate regioni del cervello, come il lobo temporale mediale. Al termine dei nostri studi saremo in grado di fornire maggiori informazioni e dettagli circa le basi cerebrali del fenomeno. In futuro speriamo inoltre di migliorare l’approccio diagnostico per alcuni pazienti neurologici in cui il dejà vu rappresenta un importante problema clinico”.

Ma la nostra divulgazione non si ferma qui.

Inoltre  vi è  'Saracen’, il robot intelligente che aiuta i bimbi affetti da autismo studiato a fondo dall’Ino-Cnr di Lecce. E poi progetto 'Swarm-net’, coordinato dall'Irsa-Cnr, che ha come obiettivo di fornire soluzioni innovative per una gestione migliore dell’acqua.
CARLO MOLA
 

Cultura e spettacoli