75 progetti per Palazzo Vertemate
Settantacinque progetti ammessi, una ventina esposti e cinque premiati ma soltanto uno, il vincitore, rappresenterà la villa rinascimentale di Piuro nella sua nuova veste di luogo di ricerca e innovazione, incubatore di opportunità imprenditoriali, palestra per la formazione professionale, così com’è stato disegnato nel progetto “Palazzo Vertemate Franchi in Valchiavenna: Laboratorio di arti e mestieri”, finanziato da Fondazione Cariplo sul bando “Patrimonio culturale per lo sviluppo del territorio”.
Il concorso, bandito dal comune di Chiavenna in collaborazione con Aiap, giunge sabato 26 maggio al suo compimento con l’apertura delle buste che avverrà in seduta pubblica nella sala dei balli, con inizio alle ore 17, alla presenza di alcuni componenti della giuria, delle autorità locali e dei rappresentanti di Fondazione Cariplo,
La mostra dei venti elaborati che hanno ottenuto i punteggi più alti accoglierà il pubblico, ma i pannelli neri sui quali sono stati montati appariranno velati: i vincitori e le menzioni nell’atrio e in sala della musica, tutti gli altri nella sala dei balli. Lo svelamento seguirà l’apertura delle buste che rivelerà i creativi più bravi, quelli che, meglio degli altri, hanno interpretato il nuovo corso del palazzo: non un brand commerciale ma un’immagine in grado di rappresentare il processo di cambiamento in atto. La giuria, composta da professionisti di fama internazionale, Alessandro Bianca, Francesco Ermanno Guida, Bianca Longoni, Antonella Ortelli e Albert Redusa Levy, ha stilato una classifica di merito assegnando tre premi e due menzioni speciali. Il rigido anonimato imposto dal regolamento del bando, con buste contrassegnate da un semplice numero, aumenta la suspense ma priverà forse il pubblico presente di applaudire il vincitore. Quest’ultimo, oltre alla soddisfazione dell’encomio, avrà un assegno da tremila euro, cinquecento euro ciascuno per il secondo e il terzo classificato. All’apertura delle buste seguirà la lettura delle motivazioni della giuria tecnica e la presentazione del brand selezionato in tutte le sue declinazioni.
La mostra dei migliori elaborati rimarrà aperta per un mese e potrà essere visitata tutti i giorni, con la sola esclusione del mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30, con ingresso gratuito.
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Nostra nota
Iniziativa non solo lodevole ma molto di più. Sia però consentita un'osservazione. L'Accademia della Crusca ha lamentato l'eccessiva diffusione di termini inglesi anche là dove esistono termini esaustivi in italiano. Che una iniziativa avente per tema “Patrimonio culturale per lo sviluppo del territorio” abbia bisogno di utilizzare, come fosse un formaggio, una brisaola o i biscottini di Prosto (ma ricordo un fioretto eccezionale trovato a Mottaletta), la parola inglese brand non pare buona cosa.
Spero che Guido Scaramellini, Gugliemo Scaramellini, Attilio Padini ed altri la pensino così come noi.
Frizziero