Oltre il tempo e lo spazio “L’Arcobaleno” di Spero Bongiolatti
Bloccato sì dalla Pandemia nelle Americhe ma il canto dell'artista valtellinese vola sopra gli Oceani. E i suoi video concerti dedicati al “Bel Canto”, sognando il giorno in cui torneremo nella 'normalità'
(Nello Colombo) Si può vivere di musica anche in questo mondo ovattato dal silenzio irreale delle vie deserte cittadine durante questo spettrale lockdown. Si può cantare alla gioia della vita, alla spensieratezza del tempo perduto, alla ricerca dell’abbraccio di un amore lontano, alla rinascita viridescente dei campi a primavera, alla certezza che presto le ombre minacciose di un’assurda pandemia svaniranno. E’ quanto ha fatto l’eclettico artista valtellinese Spero Bongiolatti, esiliato nelle lontane Americhe per un ritorno proibito dall’emergenza sanitaria, che si è rifugiato proprio nel suo duttile canto per volare oltre oceano e raggiungere i suoi innumerevoli aficionados a cui donare momenti di rara poesia. Non si è ancora spenta, infatti, l’eco dei suoi video concerti dedicati al “Bel Canto” iniziati con l’”Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti con l’aria “Quanto e’ bella, quanto e’ cara” con cui il tenore ama aprire i suoi concerti. Irraggiungibile l’intensità emotiva di una struggente “Una furtiva lagrima” di Nemorino innamorato perso della sua Adina. Il terzo appuntamento è stato riservato ad una luminosa e suadente “Ecco ridente in cielo” dal “Barbiere di Siviglia” rossiniano, vero manifesto del Bel Canto ottocentesco. Passaggio poi alla romanza del “Lamento di Federico” dall’Arlesiana di Francesco Cilea, tra le prime arie studiate da Bongiolatti sotto la sapiente guida del tenore Franco Corelli. Cala poi il sipario, ma solo sul primo atto di queste straordinarie performance on line seguite con grande calore dai suoi estimatori di mezzo mondo, perché, dopo una breve parentesi in cui ha lanciato alla grande il suo inedito “L’Arcobaleno”, i video concerti riprenderanno con nuovo con un nuovo capitolo su grandi temi come la “Romanza da Salotto”, la “Zarzuela”, “Poesie in Musica”, “Cantautore” e altre sorprese sul suo Canale YouTube: https://youtube.com/c/SperoBongiolatti. Una zampillante fonte di luce e di colori, “L’Arcobaleno”, l’ultimo successo scritto in terra straniera sulla linea melodica purissima di Virginio Aiello. Una dolcissima e appassionata lettera d’amore alla sua donna lontana: “Anche se...Sei lontana, stanotte da me. Anche se...Sei lontana, ti sento con me. Anche se...Sei lontana ma infondo il mio cuore ripete più volte parole d’amore d’amore...Per te...Per te...Anche se...Sei lontana ma in fondo il mio cuore ripete più volte parole d’amore d’amore...Per te che sei l’arcobaleno. L’arcobaleno che, irradia la notte nel cielo che piange la tua lontananza, ma tu sei con me, sei con me, vivi in me...”. Quanta magia nel palpito di un canto che sgorga dal cuore una notte solitaria sopraffatta dall’onda dei ricordi immalinconiti d’Italia. E’ tempo di soffrire per una lontananza incolmabile, ma anche di rimboccarsi le maniche per ripartire. “Bisogna tornare a pensare alla normalità. Ad amare come prima. E, se non è ancora possibile farlo fisicamente, almeno cerchiamo di farlo con la fantasia. Vorrei che le persone ascoltando questa canzone si sentissero vicino a chi amano. Come se potessero abbracciarle e viverle finalmente senza paura” - rivela il tenore valtellinese - Sogno un mondo a forma di arcobaleno, pieno di colori caldi che possano scaldare i nostri cuori così provati da questi mesi di pandemia. Un mondo dove ognuno di noi possa tornare ad avere vicino chi ama. E stavolta non lasciarlo mai più”. Ecco allora che “L’Arcobaleno”, si fa dolce messaggio di speranza e abbraccio universale di un’umanità ferita che ha bisogno di ritrovarsi dopo aver provato sulla propria pelle il mefitico alito di un inverno canceroso che ha morso troppe vite. Ora è tempo di risollevarsi, di correre insieme per ritrovarsi, di affacciarsi alla finestra per perdersi nell’iridescente scia di un arcobaleno che invita a sperare. A sognare. Ad amare.
Nello Colombo