Mola: Mostra alla Fondazione Cini - Dante - Le nuove droghe
Mostra alla Fondazione Cini
Sii intitola Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini la grande mostra in programma sull'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia dal 17 settembre 2016 all'8 gennaio 2017, concepita da Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Studio Michele De Lucchi e Factum Arte, compiuta grazie al supporto di The Helen Hamlyn Trust e con il contributo di Pirelli. Nelle Sale del Convitto verrà esposta per la prima volta dopo oltre 35 anni quasi tutta di una delle collezioni più importanti e preziose della Fondazione Cini: circa 120 delle 236 miniature realizzate tra Medioevo e Rinascimento acquisite da Vittorio Cini tra il 1939 e il 1940 dalla Libreria Antiquaria Hoepli di Milano e donata alla Fondazione nel 1962. Con la stessa provenienza anche un nucleo scelto di pregevoli codici miniati. La collezione rappresenta UNA DELLE RACCOLPE PRIVATE PIU’ IMPORTANTI DEL MONDO di questo genere, formata da pagine e iniziali miniate ritagliate, per lo più provenienti da libri liturgici. L'esposizione rappresenta il momento conclusivo di presentazione e "traduzione" per il grande pubblico di un progetto scientifico durato oltre tre anni che ha coinvolto più di 40 fra studiosi e restauratori, coordinati dalla curatrice scientifica Federica Toniolo, docente di Storia della Miniatura all'Università degli Studi di Padova, Massimo Medica, direttore del Museo Civico Medievale di Bologna, e Alessandro Martoni, Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini. Le conseguenze di questo copioso lavoro scientifico, che ha portato alla redazione di 198 schede e al restauro di circa 120 pezzi della collezione, sono converse nel primo e monumentale catalogo generale della raccolta, edito da Silvana Editoriale. In occasione dell'esposizione è stata realizzata anche una guida breve, in vendita al bookshop della mostra, che accompagna i visitatori lungo il percorso con approfondimenti e informazioni. L'esposizione vuole quindi rendere accessibile questo incredibile patrimonio e la sua storia: lo Studio Michele De Lucchi ha concepito un allestimento che si ispira agli ambienti e alle atmosfere della tradizione miniaturistica medievale ma li traduce in chiave contemporanea. L'atelier Factum Arte di Adam Lowe, esperto di tecniche digitali applicate alla conservazione, alla riproduzione e alla lettura delle opere d'arte, ha invece accolto la competizione di confrontarsi con i grandi maestri artigiani del passato nella realizzazione di una serie di vere e proprie installazioni artistiche multimediali. Inoltre si offre al visitatore l'opportunità di conoscere da vicino due dei volumi più importanti e rari della collezione: il Martirologio della confraternita dei Battuti Neri di Ferrara, manoscritto quattrocentesco in cui le meditazioni sulle sofferenze di Cristo sulla croce sono alternate a miniature con immagini della Passione e di martiri di santi, e il piccolo (6x3 cm) ma preziosissimo Officioso di Carlo VIII, commissionato alla fine del XV secolo dal duca di Milano Federico il Moro per donarlo al re di Francia, uno dei più raffinati libri d'ore (volumi per la preghiera personale quotidiana) di area lombarda. (A cura di Carlo Mola)
"Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini"
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, Sale del Convitto Dal 17 settembre 2016 all'8 gennaio 2017 Per ulteriori informazioni: www.cini.it
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Dante
Siamo pronti a scrivere, come altre volte in questa rubrica di Dante, su Dante e per Dante. Ora è di un’opera in particolare che vi vogliamo parlare: DANTE ALIGHIERI “La Commedia”, con il commento di Iacomo della Lana, nel ms. Riccardiano-Braidense
L'opera. dopo quasi settecento anni, nell’ambito dell’Edizione Nazionale dei Commenti danteschi, viene, oggi, per la prima volta presentata, in una monumentale edizione facsimilare, del preziossismo codice Riccardiano-Braidense, da sempre diviso in due frammenti (un conservato alla Biblioteca Riccardiana e l’altro alla Biblioteca Braidense) ed ora riportato alla sua unità di prodotto tra i più raffinati e suggestivi dell’antica tradizione della Commedia. L’edizione del testo tràdito, il commento di Iacomo della Lana, è stato pubblicato nel marzo 2010, nella serie Edizione Nazionale deli Commenti danteschi. Iacomo fu autore di uno dei primi e più accreditati commenti alla Commedia, il primo esteso all’interno del poema, databile all’incirca fra il 1323 e il 1328: dunque a brevissima distanza dalla morte di Dante. Un commento che si collocò subito tra i contemporanei e i lettori più tardi dell’opera dantesca, non solo per la scrittura in volgare, contro l’ampio uso del latino tra i chiosatori della Commedia, ma per l’acume dell’interpretazione e la chiarezza espositiva, che lo posero spesso in concorrenza anche con il poco più tardo, e non meno apprezzato, cosiddetto Ottimo Commento, che spesso accoglie interi brani o sezioni del commento lanèo, incorporati nel testo. L’essenza del suo successo tra i contemporanei e i posteri è attestata dal centinaio abbondante dei manoscritti che lo hanno tramandato (contro le poche decine dello stesso Ottimo). (A cura di Carlo Mola)
Edizione Nazionale dei Commenti danteschi - I commenti figurati - 3, Un vol. in facsimile di cm. 35,5 × 22,5 ca., di cc. II-187 + 100-II [= pp. 582], rilegato con dorso in piena pelle, in cofanetto. Tiratura mondiale di 599 esemplari numerati + 26 fuori commercio distinti con lettere dell’alfabeto
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Nuove droghe tra i giovani: cresce la preoccupazione
Sono stati pubblicati i dati dello studio ‘ESPAD’: diminuisce il consumo di alcolici e tabacco, stabili ma a livelli elevati l’assunzione di droghe illecite, le nuove droghe (Nps) sembrano oramai più diffuse di altre come amfetamine, ecstasy, cocaina, Lsd e dipendenze comportamentali Innalzano forti preoccupazioni la diffusione - tra gli studenti europei di 15-16 anni - delle nuove sostanze psicoattive (Nps) e delle dipendenze comportamentali e il consumo di sostanze illecite che, seppure stabile, mostra percentuali molto elevate a causa degli aumenti registrati tra il 1995 e il 2003. In diminuzione, invece, il consumo di alcol e di tabacco. Questi sono solo alcuni dei risultati pubblicati nell’ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha interessato 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti, che nel 2015 hanno partecipato all’indagine rispondendo nelle proprie classi a un questionario anonimo. La sesta rilevazione di dati Espad, condotta come sempre in Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), è stata presentata il 20 settembre presso l'Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga (Emcdda) nel corso di un incontro sui consumi di sostanze psicoattive nella popolazione generale e pubblicata in collaborazione proprio con l’ Emcdda.“Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d'azzardo”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto.- Diminuisce il consumo di alcol e/o tabacco, ma preoccupa il binge drinkingPer quanto riguarda il consumo di tabacco tra gli adolescenti si osservano alcuni sviluppi positivi che si inseriscono nel contesto delle politiche di contrasto degli ultimi 20 anni. La percentuale di fumatori quotidiani è diminuita dal 21% al 12% (con un punto percentuale in più tra i maschi, un divario di genere che si è ridotto negli anni) e, tra questi, coloro che hanno iniziato prima dei 13 anni è scesa dal 10% al 4%. Detto ciò, nell’ultima rilevazione il 46% degli intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta nella vita. L'uso di droghe illecite è stabile ma a livelli molto elevati. In media il 18% degli studenti riferisce di aver assunto una sostanza illecita almeno una volta, ma le percentuali tra i paesi partecipanti all’indagine variano notevolmente, dal 6% al 37%. Dopo la generale tendenza al rialzo tra il 1995 e il 2003, la diffusione del consumo di droghe è sostanzialmente stabile, rimanendo tuttavia su livelli molto elevati, con 10 Paesi che superano il 25%, tra cui l’Italia (28%). La sostanza più diffusa è la cannabis: riferisce di averla provata almeno una volta il 16% degli studenti (media di variazioni dal 4% al 37%), in aumento dall’11% del 1995 anche se in calo rispetto al picco del 2003 (19%); il consumo negli ultimi 30 giorni è del 7% medio (variazioni dall’1% al 17%), in crescita dal 4% di vent’anni prima. Tre studenti su 10 considerano la cannabis facilmente disponibile, più di altre droghe illecite: ecstasy (12%), cocaina (11%), amfetamine (9%), metamfetamine (7%) e crack (8%). Il 4% degli studenti (dall’1% al 10%) ha sperimentato le nuove sostanze psicoattive almeno una volta, mentre il 3% (dall’1% all’8%) ne ha riferito un uso recente (almeno una volta nell’ultimo anno). “In media, le Nps sembrano oramai più diffuse di altre sostanze come amfetamine, ecstasy, cocaina o Lsd, questo evidenzia la necessità di approfondire il monitoraggio delle nuove droghe che vengono quotidianamente immesse sul mercato”, osserva Sabrina Molinaro. “Sono disponibili sia in forma pura che in preparati e non sono inserite nella lista delle droghe controllate dalle Nazioni Unite, ma pongono rischi per la salute pubblica comparabili a quelle delle sostanze illegali già note. Esistono vari gruppi di nuove sostanze, tra le quali le più diffuse sono: cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, fenetilamine, ketamina e analoghi, piperazine. Tuttavia, il numero e la composizione delle Nps sono in continua evoluzione”. Anche in Italia, la sostanza illecita più diffusa è la cannabis, con una percentuale ben più alta rispetto al resto d’Europa (27% contro il 16%) e in netto aumento rispetto al 2011 (21%). Ad averla provata negli ultimi trenta giorni è il 15% degli adolescenti italiani, secondi solo ai coetanei francesi (17%). Il 5% dei nostri studenti riferisce di aver provato Nps almeno una volta nell’ultimo anno, attestandosi al sesto posto su 35 Paesi. - L'uso di internet e il gioco d’azzardo: una nuova minaccia? Internet è ormai parte integrante della vita quotidiana degli adolescenti, si è reso necessario indagarne l’utilizzo sulle varie attività svolte online: dall'uso dei social media al surfing, dallo streaming al gaming, dal gioco d’azzardo al commercio di prodotti. In media, gli studenti europei sono connessi quasi 6 giorni su 7 a settimana. Le ragazze frequentano regolarmente, ovvero quattro o più giorni alla settimana, i social media più dei coetanei (83% contro 73%). In tutti i Paesi, il gioco online è invece più diffuso tra i maschi (39% contro il 7%), che hanno anche riferito di giocare d’azzardo più delle coetanee, sia nell'ultimo anno (23% contro il 5%) che frequentemente (12% contro 2%). In Italia, gli studenti si connettono in media circa 6 giorni su 7 e l’attività prevalente (4 o più giorni alla settimana) è l’utilizzo dei social media, con l’80% degli studenti, seguito dal gaming (22%), mentre il 3% riferisce di aver giocato frequentemente d’azzardo, in media con i valori rilevati a livello europeo.
Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) rapporto ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) (A cura di Carlo Mola)