“La Grande Madre” (Palazzo Reale, Milano, 26.8-15.11)

Premessa
In questi giorni e chissà per quanto tempo ancora, c’è un dibattito “furioso” sulla maternità a causa di alcuni fatti di cronaca: Martina Levato e il suo piccolo Achille e il bambino di Torino con due mamme, oltre alla dichiarazione della ministra della Sanità Lorenzin che dice che “la maternità è vista come una diminutio delle capacità produttive”. Certo è vero se tanti prima di assumere una donna le chiedono se ha figli o intenzione di averli per non avere grattacapi che comporta inevitabilmente una gravidanza (mesi di congedo prima e dopo il parto e fino a quando il/la piccolo/a non abbia compiuto 3 anni). Forse la società attuale è più benevola verso le mamme, avendo –nel suo complesso- metabolizzato che la maternità è lo stato più indicibile, straordinario, stupefacente che la natura ha creato sia per gli esseri umani che per gli animali. Così,come il cacio sui maccheroni, a Palazzo Reale per Expo in città 2015 sarà inaugurata  La Grande Madre”, la mostra pensata  e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi, che  per mezzo delle opere d’arte di centoventisette artisti e artiste di fama internazionale, analizza l'iconografia e la rappresentazione della condizione femminile e della maternità nell'arte, dalle avanguardie futuriste, dadaiste e surrealiste alle artiste femministe degli anni Settanta del Novecento, fino ai nostri giorni. La mostra, inoltre,  sarà arricchita da installazioni, video e cicli fotografici di gran valore.
Cosa si vedrà nella bellissima  Mostra
A cura di M. Gioni, che é stato anche direttore della Biennale d’arte di Venezia qualche anno fa, vien messo in rilievo tutto l’apporto femminile alla nostra storia, dalle veneri paleolitiche alle “cattive ragazze“ del postfemminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità. La storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, a volte assunta a simbolo della creatività. La madre e la sua versione più familiare di! “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia. Guai- tuttora- a “toccare” la mamma. La troviamo dappertutto, dalle riviste patinate agli incontri televisivi in cui si discute della famiglia. In ogni caso, La Grande Madre merita di essere vista per “rifarsi” un po’ di quanto male è trattata la donna nella nostra contemporaneità.

 

 

Maria de falco Marotta
Cultura e spettacoli