MOLA: Arte, Economia, Costume
Oggi vi vogliamo parlare del Premio culturale Manor perché è implicata la vicina Lugano con una mostra che ha luogo presso il Museo Cantonale di Lugano. Presentiamo intanto il Premio Manor che da ben 32 anni promuove giovani artisti svizzeri attivi in diversi settori delle arti visive, in particolare nel campo della pittura, della scultura, della fotografia, dell’arte video e delle composizioni. Quest’anno, i sei laureati dell’edizione 2014 proporranno le loro opere nell’ambito di esposizioni Il Premio culturale Manor ricompensa quest’anno le opere e i lavori di Veronika Spierenburg (Aargovia), Raphaël Hefti (Berna), Samoa Remy (Ticino), Roland Roos (Lucerna), Sonia Kacem (Ginevra) e Julian Charrière (Vaud), che si terranno ad Aarau, Bienne, Ginevra, Losanna, Lucerna e Lugano. Presentiamo dunque Samoa Remy. In seguito all’assegnazione del Premio Manor Ticino 2014, il Museo Cantonale d’Arte ospita al secondo piano una mostra di Samoa Rémy. Nata a Mendrisio nel 1974, ma da tempo residente a Oslo, in Norvegia, l’artista si è fatta conoscere negli ultimi anni per estese installazioni all’interno delle quali vengono visualizzati “in nuovi universi semantici” brandelli da osservare con viva attenzione derivati da mondi differenti e diversi. L’artista ha una ricca esperienza nella pratica del disegno e dell’incisione, e ne trae profitto per una continua verifica con un immenso patrimonio di storia e di “rivelazioni”. In occasione della mostra per il Premio Manor, l’artista presenta una serie di lavori recenti, realizzati per gli spazi del museo.
CARLO MOLA
Mostra “Samoa Remy.Division Leads to Multiplication” sino al 24 agosto 2014-
In concomitanza verrà presentata la mostra TI-CH Arte svizzera nelle acquisizioni del Museo Cantonale d’Arte 1999-2014. Orari di apertura: Martedì 14-17 Mercoledì – Domenica 10-17 . Lunedì chiuso.
La mostra di Alberto Bianchi
Basta una grande capacità tecnica accompagnata da ottimi mezzi
fotografici? Basta una sensibilità particolare accompagnata dallo studio dei
grandi maestri della fotografia? Basta tutto questo? No, non basta, ci vuole l’
occhio magico dell’artista che capta il momento altamente poetico. Tutto questo
ci dice la bellissima mostra di Alberto Bianchi “The valley tale”, nelle sale
Credito Valtellinese ed in quelle del Museo Valtellinese di Storia ed Arte di
Sondrio.
Per noi, in Valtellina, una vera rivelazione anche se Alberto Bianchi opera da
noi e se ha ricevuto premi importanti a livello internazionale come quelli
della rivista “ Black & White” con riconoscimento “Excellence Award”, ed altri
ancora. Certamente è valsa la sua attenzione alle ricerche ed all’opera di un
maestro: Ansel Adams la viva attenzione a, come, pittori, fotografi, poeti e
filosofi hanno, nel tempo, interpretato il paesaggio. Come scrive Roberto
Mutti nella presentazione al bel catalogo edito dalla Fondazione Credito
Valtellinese (progetto grafico di Leo Guerra- redazione di Cristina Quadrio
Curzio) . Qui è un’interpretazione personalissima, diversa da quella dei grandi
laghisti Wordsworth e Coleridge, per altro citati.
Allora fermiamoci ad ammirare queste bellissime opere. Quali segnalare? Tutte.
Eppure osiamo segnalare: “Lago Nero – Gavia”; “Campo di granoturco”;
“Bruma mattutina” o quelli dedicati all’Acqua Fraggia.
Mostra da visitare, rivisitare per ammirare tutta la pienezza e ricchezza dei
particolari.
La mostra è stata presentata nella sala dei balli del Credito Valtellinese con
interventi di Tiziana Colombera, Presidente della Fondazione Credito
Valtellinese; Marina Cotelli Assessore alla Cultura del Comune di Sondrio, ed
il curatore Roberto Mutti. Presente l’artista e, nel catalogo presentazione di
Angelomaria Palma, Presidente Fondazione.
CARLO MOLA
Mostra Alberto Bianchi – The Valley Tale – sino al 5 settembre 2014. Galleria
Credito Valtellinese Piazza Quadrivio, 8; orari: da martedì a venerdì dalle
9.00 alle 12.00 e dalle15.00 alle 18.00; sabato dalle 9.00 alle 18.00; al
Museo Valtellinese Via Quadrio, 27 dalle 9.00 alle 12.00e dalle 16.00 alle18.
00. Chiuso Domenica e Lunedì. Ingresso libero.
In collaborazione con ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Info Africa (un Istituto che cura indagini approfondite del continente, e rendono Info Africa un prodotto unico di altissimo livello professionale e completamente in italiano), e Rödl & Partner (che è uno studio dove avvocati, dottori commercialisti, revisori e consulenti del lavoro in team forniscono servizi interdisciplinari a livello nazionale e internazionale) organizzano un Corso Executive intensivo di 20 ore per il 19-20-21 giugno 2014
Economia
Business In AFRICA. Il corso fornisce competenze e mezzi per avvicinare maggiormente la regione dell’Africa sub-sahariana: un vasto territorio crescente che rappresenta il nuovo traguardo per l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Gli attuali scenari economi globali delineano l’Africa sub-sahariana come una delle rotte più strategiche per il business a livello globale, ed è confermata dall’avanzata della presenza cinese nel territorio.
Ed è stupefacente che Paesi che rappresentavano ben poco sul piano economico ora si siano invece trasformati in zone assai promettenti anche da questo punto di vista. Siamo alla presenza di piani di crescita in Ghana e in Nigeria in molti campi, specialmente la trasformazione alimentare e la diffusione delle energie rinnovabili, lo sviluppo delle costruzioni e delle infrastrutture, la valorizzazione delle risorse agricole,
Si prevede un avanzamento per il prossimo quinquennio valido per le nostre imprese. La meccanica italiana può trovare un notevole spazio specialmente nel campo ove c’è bisogno di macchinari e tecnologia personalizzati sulla base di specifiche esigenze. Riportiamo qui l’illustrazione del programma “Il Programma formativo, dopo un’overview sull’Africa Subsahariana volta ad illustrare i trend di sviluppo e il contesto macro-economico, politico e socio-culturale della regione, approfondisce il quadro normativo fiscale e finanziario dei paesi di riferimento. Successivamente, il Corso si focalizza sull’analisi del mercato e della dinamica commerciale e produttiva evidenziando le opportunità di business e gli ambiti che offrono spazio per l'inserimento di investimenti sia diretti che in termini di export. Con riferimento ai singoli Paesi, verranno fornite inoltre indicazioni operative sulle strategie di approccio al mercato attraverso la presentazione di casi concreti e testimonianze aziendali”. Un passo avanti positivo per ben sperare anche per l’Africa,
CARLO MOLA
Rifiuti
'Rifiuti, una questione non risolta”. Titolo di un libro di Gabriella Corona e Daniele Fortini che uscì per la prima volta nel 2010 é recentemente ripubblicato e presentato in questi giorni al Cnr Presso l’aula Marconi del Cnr di Roma, edito da XL Edizioni e scritto da Gabriella Corona, ricercatrice dell’Istituto di studi sulle società del mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Issm-Cnr) di Napoli, e da Daniele Fortini, presidente di Federambiente e di Ama S.p.A. Presenti al dibattito ed ai commenti Paolo Gasparini, presidente di Amra Napoli e Antonio Pascale, giornalista e scrittore, autore della prefazione alla nuova edizione del volume. Il libro si muove e rimanda a un colloquio coordinato tra i due autori. Protagoniste le vicende che hanno interessato Napoli e la Campania tra il 2007 e il 2008. E’ un esame assai approfondito sulle ragioni del gravissimo problema dell’immondizia nell’area partenopea. Problema che è stato alla ribalta della stampa nazionale ed internazionale e dei media “L’emergenza rifiuti a Napoli, tutt’altro che conclusa, deve essere un’esperienza utile, da cui attingere per non ripetere errori e storture che nel nostro Paese hanno spesso generato politiche emergenziali anziché soluzioni strutturali”, spiega Gabriella Corona. “Il ciclico susseguirsi di emergenze non episodiche, ma riconducibili ad una cronica fragilità nazionale, derivata dalla carenza di impianti e dall’inadeguatezza delle politiche industriali per lo smaltimento e la valorizzazione, sta a dimostrarlo”. Nel volume si ricordano anche le crisi che hanno preceduto quelle più recenti di Napoli e Palermo (Firenze e Milano negli anni 80/90) e, superando l’ambito locale, si guarda con vivo interesse ad esperienze positive a livello europeo come quelle che si sono prodotte in Olanda, Germania e Francia.“In questo quadro, la situazione per la gestione del ciclo dei rifiuti nella città di Roma, con le sue analogie e le sue specificità, mostra le vulnerabilità di un sistema ma pone anche una sfida considerevole da vincere per indicare una strada finalmente virtuosa e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”, dichiara Daniele Fortini. “Nella Capitale, infatti, sia la chiusura di Malagrotta, che per 30 anni è stata la discarica 'storica' dei rifiuti romani, sia il progressivo aumento della raccolta differenziata, arrivata alla soglia del 40%, si pongono come fondamentali fattori di discontinuità e rottura rispetto al passato. Da tutto ciò possono e devono finalmente scaturire nuovi scenari che facciano da base a scelte importanti e decisive per il futuro”.
E’ aperto un nuovo varco nell’approfondimento del problema.
CARLO MOLA