ADDIO ITALIA, SE NE VANNO

Amsi, il Presidente Foad Aodi traccia il pesante bilancio delle richieste di lavoro all’estero arrivate negli ultimi 12 mesi. «Sono circa 6mila, per la maggior parte si tratta di medici. E’ in atto un vero e proprio esodo per lasciare l’Italia da parte dei nostri professionisti».

«Ci lasciamo alle spalle un 2023 che ha rappresentato l’anno dei record, e non è certo una buona notizia, per le richieste di professionisti della sanità decisi a lasciare l’Italia. Siamo di fronte ad un vero e proprio vento di malcontento che soffia fortissimo sul nostro Paese.

Noi come Amsi, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, rispondiamo alle loro domande, accogliamo i loro interrogativi, comprendiamo i loro timori e anche le loro ambizioni. Nel contempo, però, lavoriamo da anni, e come non mai lo abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi, per convincere la politica ad agire per arginare quella che è una vera e propria fuga, un esodo di massa che rischia di indebolire ulteriormente la nostra sanità pubblica e naturalmente anche quella privata, già notevolmente messe a dura prova».

Così il Dottor Foad Aodi, leader, fondatore e Presidente di Amsi.

«Ognuno di noi deve fare la sua parte per arginare la fuga dei nostri medici all’estero, per noi risorsa preziosissima, creando terreno fertile per convincerli a restare, senza ovviamente nel contempo frenare il loro desiderio di miglioramento e crescita, sia chiaro più che legittimo.

Più di 6mila sono le richieste arrivate all’Amsi sono negli ultimi 12 mesi. Negli ultimi 5 anni l’Associazione Medici Stranieri in Italia aveva fatto registrare un picco di richieste di circa il 30%. Si è poi arrivati al 40 tra maggio e settembre scorsi.

L’Associazione Medici di origine straniera in Italia, insieme all’Unione Medica Euromediterranea, porta avanti da anni un impegno encomiabile che è sotto gli occhi di tutti, con propri rappresentanti in ben 120 Paesi nel mondo.

«Medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, e tanti altri colleghi. Ogni giorno ci scrivono, ogni giorno si rivolgono alla Segreteria dell’Amsi. Ogni mese ci arrivano in media circa 500 email.

Gli ultimi 12 mesi hanno poi aperto la strada al sogno Medioriente. Oltre 4mila delle 6mila richieste arrivano oggi per i Paesi del Golfo, in primis Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar.

I professionisti sono stanchi della disorganizzazione, logorati dai turni massacranti, terrorizzati dalle violenze senza fine perpetrati nei loro confronti.

L’appello di tutti è unanime, e nel contempo è di certo allarmante. “Aiutateci a lasciare l’Italia” è il grido di allarme di tutti i colleghi che si rivolgono a noi», continua Aodi.

La qualità della tutela della salute della collettività è fortemente a rischio, a fronte di un sistema sanitario italiano sempre più fragile, se non si porrà un freno alla fuga di medici e infermieri creando per loro il terreno fertile per decidere di rimanere nel nostro sistema sanitario e soprattutto per ridonare appeal alle professioni sanitarie italiane», conclude Aodi.

Il nostro appello è sempre "Aiutarli a casa loro in Italia”, al quale stanno aderendo piu di 75 tra associazioni e sindacati di professionisti della sanità,  organizzazioni e associazioni di strutture sanitarie e Cliniche privati e poliambulatori

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