La Giornata di studio a Sondrio per 'Lisa', i premi, la sintesi delle tesi. I relatori
Chi ha pensato di onorare la memoria di Lisa Garbellini – di cui abbiamo scritto in sede di presentazione dell'iniziativa – in particolare con la annunciata Giornata di studio in Provincia e con i premi alle migliori tesi, può, in una con la famiglia, essere soddisfatto per l'esito.
Il Vicepresidente della Provincia Tornadù, dopo una introduzione dedicata al ricordo di Lisa e alla meritoria portata dell'iniziativa solidalmente realizzata con ampio concorso di soggetti e di persone, dà il via alla giornata con i saluti di
1) Asma; presidentessa Sara Santucci;
2) Ersaf; presidentessa Elisabetta Parravicini;
3) Bim; presidentessa Carla Cioccarelli
4) Cai; presidente Cai sezione Valtellinese Flaminio Benetti
5) SSL; presidente Sergio Schena
6) Ippogrifo; presidente Alberto Fabani
(Più tardi arriverà a portare il saluto anche il Sindaco Alcide Molteni). Il Vicepresidente successivamente annuncia le testimonianze dando la parola ad Alberto Frizziero che coordina. Una introduzione sul filo dei rapporti personali con la famiglia, con il ricordo di una tredicenne, poco tempo prima, tradita anch'essa dalla passione, Lisa della moto, Rachele del cavallo, due vicende che colpirono fino allo sgomento la comunità. Poi la parola a :
Dario Kean (collega);
Michele Forni (amico);
Sara Santucci (oratorio);
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La consegna dei premi.
Di seguito gli autori (nella foto) e i titoli delle tesi.
PARTE 1) PREMI ASMA
Elisa Paggi, con la tesi dal titolo “Recupero del nucleo medievale di Premiana per creare un albergo diffuso in architettura storica non monumentale”.
Il lavoro di Elisa Paggi è stata valutata come una tesi completa dal punto di vista metodologico, con una analisi puntuale di tutte le problematiche connesse al recupero del patrimonio esistente. Il lavoro ha inoltre proposto, quale elemento innovativo, un modello funzionale per la valutazione del costruito, possibile modello di riferimento per casi analoghi in Valtellina.
Ombretta Rossi, con la tesi dal titolo “Da egiziani a banditi. Il transito degli “zingari” in Valtellina nell’età moderna”
La tesi della dott.ssa Rossi è un lavoro originale, che affronta una tematica insolita ma stimolante: la presenza di popolazioni zingare in Valtellina tra 16esimo e 18esimo secolo, attraverso una capillare rassegna bibliografica e un notevole lavoro di archivio. Il lettore viene accompagnato in un immaginario viaggio tra i secoli attraverso le differenti modalità di comportamento delle istituzioni nei confronti delle comunità zingare di passaggio sul nostro territorio.
Tommaso Frigeri: con la tesi dal titolo “Valutazione della sostenibilità di due diverse sistemazioni idraulico agrarie per il vigneto valtellinese”.
Il lavoro di Frigeri propone, con buona chiarezza argomentativa e capacità di sintesi, una analisi completa e approfondita dei temi connessi alle sistemazioni idraulico agrarie dei vigneti valtellinesi.
Nicola Reynaud, con la tesi dal titolo “Comportamento animale di un allevamento di bovini di razza higland in aree marginali molto degradate e utilizzazione del pascolo”.
Il lavoro del dott. Raynaud. riguarda una ricerca sul campo, finalizzata all’analisi del comportamento di un allevamento di bovini di razza higland in aree marginali molto degradate, offrendo così alcuni importanti spunti, per altro con una buona chiarezze argomentativa e di sintesi, per riflettere su una tematica di grande interesse per il panorama zootecnico del nostro territorio.
PARTE 2) PREMI ERSAF
Massimo Copetti, Analisi strategica di un’azienda vitivinicola. Il caso Mamete Prevostini, vini di Valtellina.
Si tratta di una tesi di ottimo livello, in cui viene molto bene analizzato un settore di fondamentale importanza per l’economia della provincia di Sondrio quale è la viticoltura. Il lavoro ha inoltre il pregio di aver ben approfondito la case history proposta e, successivamente alla lettura del giudizio, gli consegna il “diplomino”. Anche in questo caso, Copetti ha qualche minuto per illustrare il suo lavoro.
1) Successivamente, la presidente chiama
Mario Enrico Pierik, Esperienze di pascolo con bovini di razza highland scozzese nella montagna alpina: etologia e prelievi alimentari:
un lavoro molto approfondito, in particolare nelle tematiche relative alle comunità vegetali utilizzate e/o danneggiate dagli animali, arricchita da una interessante analisi etologica degli animali al pascolo. Pierik riceve il “diplomino” ed ha qualche minuto per illustrare il suo lavoro.
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Alla fine, Costantino Tornadù prende la parola e introduce la
SESSIONE GIURIDICA con:
- Senso e valore delle autonomie locali oggi: il caso delle comunità provinciali (Enzo Balboni Ordinario di Diritto pubblico. Docente di Diritto costituzionale e di Diritto costituzionale comparato – Facoltà di Giurisprudenza Università Cattolica)
- Il riordino degli Enti locali tra comunità e territorio (Bruno Di Giacomo Russo (Docente di Istituzioni di Diritto pubblico, di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico dello spettacolo – Facoltà di Sociologia Università di Milano Bicocca
Nel primo pomeriggio, presidenza Mario Garbellini la
SESSIONE SOCIOLOGICA con:
- Prospettive di sviluppo per i giovani nell'epoca informatica
- Percorsi verso la sostenibilità: la risorsa giovani (Carlo Ricci Associato di Psicologia delle organizzazioni - Facoltà di Sociologia Università Cattolica
- Condizione giovanile, prospettive di lavoro e nuova cittadinanza (Ivan Fassin Srudioso di antropologia – Ufficio Studi CISL
Ore 16.45
- Presentazione della nuova rivista scientifica per la Valtellina
Quindi la SESSIONE ECONOMICA. Presiede il prof. Balboni con:
Per una diversa politica familiare. Il “Distretto famiglia” e il “Marchio famiglia” , “Perchè non ci saranno alternative al modello di economia civile” (Stefano Zamagni Ordinario di economia politica – Università degli Studi di Bologna
Dopo le relazioni si è anche sviluppata una discussione significativa discussione al punto che dalle 10 si è arrivati sin oltre le 19. Una giornata impegnativa che però d'un lato per il forte coinvolgimento 'umano', dall'altro per la profondità dei contenuti trattati e ovviamente per la personalità dei relatori, è stata seguita con grande partecipazione nella rinnovata sala consiliare di Palazzo Muzio.