La strage di Orlando e l’omofobia. Come la vedono le Religioni

L a tragedia di Orlando ha sconvolto non poca gente, specie quando si è appreso dalla TV e dai giornali che il pazzo omofobo era lui stesso un gay e frequentava il Pulse, oltre ad avere contatti continui con Siti omosex in Internet. Ciò ci costringe a considerare alcuni fatti: il primo cosa ha sconvolto la sua mente, fino all’efferato eccidio? La frase che sentì dal padre che vedendo due uomini baciarsi, ne bollò il comportamento pubblico, non avvenendo tale espansione tra un uomo e una donna? Oppure il ricordo che nell’islam l’omosessualità è condannata, tanto che tuttora in molti paesi arabi quando i gay sono scoperti vengono frustati a sangue come gli adulteri e persino uccisi. Nei Paesi occidentali servirebbe una legge che condanni gli omofobi per tutelare il diritto di ciascuno di essere quello che è? Forse. Il dibattito che su questo fatto si svolge in ogni TV è assordante, ma basta? Oppure bisogna analizzare la matrice religiosa- culturale di ogni popolo per immaginare una possibile soluzione di far vivere a chiunque la propria sessualità come la sente? Io mi rendo conto che il problema non sarà facilmente risolvibile e che il comportamento pubblico dei gay dovrebbe essere più riservato perché le persone sono abituate a collegare certi atti (baciarsi, abbracciarsi appassionatamente, avere rapporti intimi) alla coppia formata sin dall’inizio dell’umanità dall’uomo e dalla donna. Tant’è che nelle religioni e nelle sette viene condannato non la tendenza omosessuale, ma il comportamento esterno. Ne propongo una breve sintesi, cominciando da una setta che- sicuramente- molti non conoscono:

La Wicca.
La Wicca è la più popolare delle religioni neopagane.
La wicca si caratterizza per un atteggiamento di accettazione nei confronti dei connotati degli individui, ed in particolare nei confronti dell'omosessualità, perché in essa non esiste
il peccato come in altre religioni, quindi non si può essere condannati o giudicati né per la propria natura né per le proprie scelte. La natura divina è immanente e anche il sesso e il desiderio sessuale, qualunque sia l'oggetto di esso, sono una delle manifestazioni del divino. Il fulcro della Wicca è la legge morale del Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi che sottolinea ulteriormente la libertà morale e di azione dell'individuo. Solitamente le coppie sono formate da uomo-donna.  In molte tradizioni lavorano con un Dio e una Dea, e una parte della liturgia wiccan è incentrata sul Grande Rito: un rituale sessuale (simbolico o attuale) tra le due divinità. Questo rituale è solitamente svolto dal Sacerdote e della Sacerdotessa, che invocano le divinità per creare questa unione. Spesso il principio maschile discende nel calice (il principio femminile).
- Nella dottrina o nella pratica della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, soltanto il matrimonio tra uomo e donna è accettabile davanti a Dio. Nel rispetto della libertà di coscienza e delle garanzie costituzionali di libertà religiosa, si continua ad insegnare questa norma e sostenerla nelle loro pratiche religiose. Ricordo che la  chiesa Mormone è una religione autoctona nordamericana che fu fondata da Joseph Smith negli anni Venti dell’Ottocento. Il Libro del profeta Mormon, costituisce insieme alla Bibbia uno dei testi sacri per i mormoni, che vivono soprattutto nello Utah.

- I Testimoni di Geova
Il rapporto fra omosessualità e Testimoni di Geova è legato all'approccio biblico che caratterizza questa congregazione che applica una lettura letterale ai testi sacri.

I Testimoni leggono nella Bibbia, sia nel Vecchio Testamento che nel Nuovo Testamento, la condanna netta dei rapporti omosessuali. Considerano i precetti contenuti nella Bibbia come divini e, pertanto, non discutibili.
- Induismo

L’omosessualità è presente in testi religiosi e filosofici vedici, quali il Rig Veda ed in numerose sculture e dipinti(specie i rapporti orali). Attualmente la condizione omosessuale in India è ambivalente. Alcuni brahmani si rifiutano di celebrare matrimoni tra uomini o tra donne, anche se non mancano i casi, documentati dalla stampa indiana, di matrimoni regolarmente celebrati e di coppie omosessuali che vivono insieme apertamente, in modo tradizionale.

-  Taoismo
La tradizione taoista sostiene che gli uomini abbiano bisogno dell'energia femminile, e viceversa, al fine di ottenere equilibrio, completamento e trasformazione. Si pensa che queste energie possano essere meglio ottenute attraverso relazioni eterosessuali. Una manifestazione omosessuale è di solito scoraggiata dato perché si crede non porti alla realizzazione umana. Comunque, l'omosessualità non è espressamente condannata dagli scritti sacri, il Tao Te Ching e lo Zhuang zi.

L' omosessualità è spesso vista come l'unione di due Yin o due Yang, quindi sbilanciata. Le persone che hanno relazioni omosessuali o che intraprendono comportamenti omosessuali sono considerati a rischio di pazzia.
- Buddhismo
In genere il buddhismo critica l'attaccamento al sesso senza fare particolare distinzione tra quello eterosessuale e quello omosessuale.

La condanna di alcune scuole buddhiste dell'omosessualità per i laici è uno sviluppo del tardo buddhismo che non trova a sua giustificazione basi scritturiali nei canoni antichi. Presso alcune scuole si considera qualsiasi attività sessuale, per quanto legittima, fonte di attaccamento, illusione e sorgente di sofferenza, per cui si esorta ad una vita moderata o all'astinenza sessuale tralasciando le proprie inclinazioni.
- Ebraismo
Nel libro del Levitico l'omosessualità è vista come un "abominio" punibile con la pena capitale, anche se oggi non esiste nessun tribunale rabbinico che possa infliggere la sentenza prevista.
Gli ebrei ortodossi sono comunque abbastanza chiusi, mentre gli ebrei conservatori hanno una visione più liberale, ma vietano l'ordinazione rabbinica e i matrimoni ed unioni civili tra omosessuali.
L'Assemblea Rabbinica ha emanato un documento che dichiara che l'immagine divina viene riflessa da ogni essere umano, di qualsiasi orientamento sessuale e dichiara che, nonostante la tradizione sia sempre quella eterosessuale, gli omosessuali hanno la piena parità di diritti, condanna la violenza contro i gay e lesbiche.

- Cristianesimo, ovvero le molte branche del cristianesimo
.  Cattolicesimo

Per la Chiesa cattolica, nella Bibbia ad essere condannato non è l'orientamento omosessuale, ma l'atto omosessuale, «abominio» in quanto contrario alla «legge naturale» e dunque precludente al dono della vita.
Ovvero, l'orientamento omosessuale di una persona è "accettato" mentre l'atto è condannato, perché nella bibbia è scritto fra i comandamenti di non commettere atti impuri, ovvero che il sesso ha il solo scopo di procreare.
Chiesa Ortodossa

Nella teologia ortodossa il matrimonio è benedetto sotto la garanzia del vero amore, e benchè durante la funzione si dica "L'uomo deve amare sua moglie come Gesù ha amato la sua Chiesa" tale garanzia può essere vista come non appartenente alla sola realtà eterosessuale.
In realtà sono molti fra i laici e nel clero a considerare l'omosessualità un grave peccato.

Protestantesimo
In Italia alcune definizioni (es. Evangelisti e Pentecostali) ritengono l'omosessualità sicuramente un peccato e chiamano quindi gli omosessuali, o almeno coloro che intendano entrare a far parte di queste chiese, a rinunciare al loro orientamento sessuale.

Altre chiese, soprattutto i Luterani e le chiese riformate, hanno un orientamento più disponibile, seppure sia raro che vengano prese posizioni ufficiali; il dibattito sulla benedizione di coppie omosessuali e sull'ammissione al ministero pastorale di persone dichiaratamente omosessuali è tuttora aperto.
Tra le confessioni più aperte al dialogo e ad un atteggiamento accogliente ci sono invece le chiese valdese, e le chiese battiste Queste due confessioni hanno affermato ufficialmente che "l'essere umano è fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e ogni relazione umana d'amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, è sostenuta dalla promessa di Dio", ovvero hanno invitato a sostenere iniziative per i diritti civili delle persone e delle coppie discriminate sulla base dell'orientamento sessuale.
Tra le molte chiese protestanti esistono le "chiese gay", come la Metropolitan Community Church e la Universalist Church.
-Islam

Il concetto di orientamento sessuale non esiste nella legge islamica, dove però è vietato il rapporto anale (sia con uomini che con donne).
Esso viene visto come atto di sottomissione, e nessun essere umano può sottometterne un altro.
Gli uomini "colpiti" dal desiderio di essere penetrati da altri uomini sono considerati portatori di una malattia dello spirito.
In passato l'omosessualità era punita solo se "consumata".
Nell'Islam sunnita l'omosessualità viola le leggi, e ci sono varie teorie: la scuola hanafita non considera adulterio i rapporti omosessuali, e lascia la pena a discrezione del giudice, la scuola malikita dice che se si scopre che qualcuno (sposato o non) ha avuto rapporti omosessuali dovrebbe essere punito con la pena riservata agli adulteri, la scuola giafarita dice che qualsiasi persona colpevole di aver commesso atti omosessuali deve essere punita come un adultero.
Il Corano dice chiaramente che i rapporti omosessuali sono proibiti.
Attualmente però rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in sette nazioni islamiche: Arabia Saudita, Iran, Mauritania, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen.(Cfr: Maria de falco Marotta Religioni Culture Dialogo e  Wikipedia, l'enciclopedia libera).
Per concludere ( ma esiste una conclusione per un dibattito così umano e difficile?), potremo ricordare la frase di papa Francesco del 28 luglio 2013: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? ». Affermazione scioccante perché i Papi, compresi gli immediati predecessori di Francesco, hanno sempre formulato esplicite valutazioni sull'omosessualità, e sempre di condanna. Oggi nelle religioni si nota l'evoluzione prodotta dallo "spirito del mondo” (Hegel qualificava così l'azione divina) ed è in atto nel mondo una complessiva riscrittura dei rapporti tra singolo e società: all'insegna del primato non più della società e delle sue tradizioni, ma del singolo e della sua realizzazione.

Maria de falco Marotta
Cultura e spettacoli