“Die Gloken von Plurs” (Le campane di Piuro), dramma musicale sulla catastrofe di Piuro
La tragica storia della facoltosa cittadina di Piuro distrutta dalla frana del 1618 continua a suscitare interesse ed a generare sorprese, sia dirette, che indirette. E’ di questi giorni la notizia dell’esistenza di un inedito dramma musicale in cinque atti dal titolo “Die Gloken von Plurs” (Le campane di Piuro) composto e musicato tra il 1915 e il 1920 da Carl Robert Gruner (1895/1955) che visse e lavorò, tra l’altro, a St. Moritz quale insegnante di pianoforte e che amò tantissimo la Val Bregaglia e la sua storia.
Lo testimonia anche un suo ritratto fotografico con la stampa su Piuro di M.Merian del 1635 appesa sulla parete del suo studio di St. Moritz.
Ferdinand Gruner, nipote del pianista ed attuale proprietario del carteggio, ha contattato il Comune di Piuro e l’Associazione italo svizzera, manifestando la propria volontà di donare al Comune di Piuro i cinque volumi manoscritti della partitura e del testo ispirati al romanzo di Ernst Pasquè che recita lo stesso titolo.
Naturalmente l’Amministrazione comunale ha accettato di buon grado l’offerta arrivata dal Sig. Ferdinand Gruner da Baden Baden nel Württemberg occidentale in Germania, ed a breve verrà organizzata una cerimonia per la consegna ufficiale.
Come molti ricorderanno il romanzo di Pasquè, che racconta di una tenera storia d’amore sullo sfondo della tragedia di Piuro, fu tradotto dal tedesco dal prof. Gian Primo Falappi e pubblicato nel 2012 a cura dell’Associazione italo svizzera. “Die Gloken von Plurs” uscì in Germania nel 1887 e già ispirò il compositore tedesco Ernst Heinrich Seyffardt che ne scrisse un’opera lirica presentata al Belfort di Piuro nel 2010, nell’ambito della manifestazione culturale della “Dieci giorni” sotto la direzione del maestro Antonello Puglia. Ora si scopre che un altro musicista ha tratto ispirazione dallo stesso romanzo.
Chissà che anche questa nuova scoperta non possa tradursi in una inedita opera musicale da presentare in futuro ai ruderi di Belfort.