Venezia. Continua con successo la 60. Esposizione Internazionale d’Arte

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere il titolo dell’esposizione ai Giardini e all’Arsenale, aperta al pubblico fino al 24 novembre.

Continua con successo questa edizione a cura di ADRIANO PEDROSA e prodotta dalla Biennale di Venezia concentrata sul tema degli esclusi

PEDROSA DICHIARA:

La Biennale Arte, evento internazionale con innumerevoli Partecipazioni Nazionali ufficiali, è da sempre una piattaforma per l’esposizione di opere di stranieri provenienti da tutto il mondo. Nel solco di questa lunga e ricca tradizione la 60. Esposizione Internazionale d’Arte è la celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno.

“Stranieri ovunque” assume diversi significati. In primo luogo, ovunque si vada e ovunque ci si trovi, si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo ovunque. In secondo luogo, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, in realtà e nel profondo si è sempre stranieri.

La Mostra presenta 331 artisti e collettivi vissuti o che vivono in e tra 80 Paesi, inclusi Hong Kong, Palestina e Porto Rico, a testimonianza di come gli artisti da sempre viaggino e si spostino per i più svariati motivi. L’attenzione principale della Biennale Arte 2024 è quindi rivolta a quegli artisti che sono stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati o rifugiati, in particolare a quelli che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo. L’italiano straniero, il portoghese estrangeiro, il francese étranger e lo spagnolo extranjero sono etimologicamente collegati rispettivamente strano, estranho, étrange e extraño, ovvero al concetto di “straniero”. Il primo significato della parola “queer” è “strano”, e quindi la Mostra si sviluppa e si concentra sulla produzione di altri soggetti correlati: l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi, spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’artista autodidatta, l’artista folk e l’artista popular; e l’artista indigeno, spesso trattato come straniero nella propria terra.

Come principio guida, la Biennale Arte 2024 ha privilegiato artisti che non hanno mai partecipato all’Esposizione Internazionale, anche se alcuni di loro hanno già esposto in un Padiglione Nazionale, in un Evento Collaterale o in una passata edizione della Esposizione Internazionale. Un’attenzione particolare è riservata ai progetti all’aperto, sia all’Arsenale sia ai Giardini, e a un programma di performance che saranno replicate nell’ultimo fine settimana della 60. Esposizione.

«La 60esima edizione della Biennale Arte è già tutta nel suo titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. Due parole potenti e “scandalose” – ha commentato il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco - che spalancano scenari attuali e universi possibili, al cui orizzonte si compone la linea di pensiero curatoriale, nitida nel colpo d’occhio della distanza, vibrante di contrasti complessi se osservata più da vicino. Adriano Pedrosa firma per La Biennale una Esposizione che riflette la sua personale attitudine di studio e ricerca su cui non pesa il pregiudizio del già conosciuto. Dove la vertigine dell’ignoto è parte integrante del processo fruitivo, e lo sperdimento si fa leva efficace per individuare nuovi punti cardinali.

Proprio la bussola è importante per comprendere questo cambio di paradigma. Pedrosa è il primo curatore della Biennale Arte proveniente dal Sud America, e quindi sa bene che gli stessi punti cardinali sono forme simboliche antropizzate, col Nord in testa – con tanto di comodo cappello – e il Sud ai piedi, tenuti scalzi manco a dirlo. […] E sempre due sono i fili che percorrono la selezione del curatore: la volontà esplicita di focalizzarsi su opere che usano il linguaggio del tessile; e sul legame di sangue che collega diversi degli artisti in rassegna. Un ritorno dunque ai tempi dilatati della res extensa e dei rapporti umani viscerali, intesi come scrigno di tradizione e trasmissione di conoscenze, in un’epoca dominata dall’immateriale e dalla spersonalizzazione di contenuti e forme. Questa edizione della Mostra ospita frammenti di bellezza marginalizzata, esclusa, punita, cancellata da schemi di geo-pensiero dominante. Così i temi cogenti della Mostra di Pedrosa, il diverso, lo straniero, il viaggio, l’integrazione, riverberano nelle acque sempre calme e sempre nuove della città lagunare. Ancora una volta Venezia - nei secoli culla dolce di conoscenza e comunicazione tra popoli, etnie, religioni - è la piazza naturale da cui smistare nuovi punti di vista e Fare Mondi - per dirla con un lessico qui di casa».

PAESI

La Mostra è affiancata da 87 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania. Repubblica di Panama e Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione.

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Luca Cerizza, con il progetto Due qui / To hear dell'artista Massimo Bartolini, che include contributi appositamente ideati da musiciste/i e da scrittrici/scrittori.

IL PADIGLIONE DELLA SANTA SEDE

Promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, ha luogo quest’anno nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca. La mostra ha come titolo Con i miei occhi ed è a cura di Chiara Parisi e Bruno Racine. Il Comune di Venezia partecipa con un proprio Padiglione, il Padiglione Venezia, ai Giardini di Sant’Elena.

Il santo Padre Francesco è arrivato a Venezia appositamente per inaugurare questo particolare padiglione all’interno del carcere femminile della Giudecca. Con i miei occhi, dedicata ai diritti umani, tema caro a Papa Francesco

Grazie all’apertura fisica e concettuale della Casa di Reclusione Femminile di Venezia-Giudecca, dove si parla di arte, di poesia, di umanità e del prendersi cura, il padiglione della Santa Sede presenta a Venezia una realtà inedita.
Il titolo Con i miei occhi è tratto da un frammento di poesia che riprende un antico testo sacro e una poesia elisabettiana. “Non ti amo con i miei occhi” (Shakespeare, Sonetto 141) risuona con i versetti 42.5 del Libro di Giobbe “I miei occhi ti hanno veduto”. Una dissolvenza incrociata, che sfuma in un’azione dove il vedere è sinonimo di toccare con lo sguardo, di abbracciare con l’occhio, di far dialogare la vista e la percezione.
Nel Padiglione tutto è frutto di un’energia che sfida le convenzioni artistiche e quelle carcerarie, dove progetti pragmatici si intrecciano con la creatività di mondi solitamente paralleli, stranieri l’uno all’altro, in linea con l’urgenza del dialogo poliedrico proposto da papa Francesco.

EVENTI COLLATERALI

Numerosi Eventi Collaterali approvati dal Curatore e promossi da enti e istituzioni pubbliche e private senza fini di lucro, sono organizzati in numerose sedi della città di Venezia e propongono un'ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra.

https://www.labiennale.org/it/arte/2024/eventi-collaterali

LEONI D’ORO ALLA CARRIERA

Sono stati attribuiti ad Anna Maria Maiolino, artista brasiliana (italiana di nascita), e a Nil Yalter, artista turca (residente a Parigi), i Leoni d’Oro alla carriera della Biennale Arte 2024. Il riconoscimento è stato consegnato nei giorni dell’inaugurazione a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia.

Non perdete l’occasione di visitare questa importante esposizione a Venezia
La Biennale offre come sempre un punto di vista importante ed attuale sulle arti visive, concedetevi qualche giorno libero anche per aprirvi al mondo.

INFO PUBBLICO

Biennale Arte 2024 > fino al 24 novembre 2024

Venezia Giardini / Arsenale / Forte Marghera
Orario estivo: 11 - 19 (fino al 30 settembre - ultimo ingresso 18.45)
Fino al 30 settembre, solo sede Arsenale: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.45)
Orario autunnale: 10 - 18 (dall’1 ottobre al 24 novembre - ultimo ingresso 17.45)
Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 2 e 30 settembre, 18 novembre)

COME RAGGIUNGERE LE SEDI ESPOSITIVE

da Piazzale Roma / Ferrovia:
per Arsenale: linee ACTV 1, 4.1
per Giardini: linee ACTV 1, 2, 4.1, 5.1, (6 solo da Piazzale Roma)

Diana Barrows & Enrico Marotta
Cultura e spettacoli