“Anime nere” di Munzi premiato con 9 David di Donatello

La cerimonia di consegna Premi David di Donatello, avvenuta venerdì 12 giugno 2015 al Teatro Olimpico di Roma, ha visto vincitore in grande il film neorealista “Anime nere”(  miglior film, regista, canzone originale, produttore, fonico di presa diretta, fotografia, montatore, sceneggiatura, musicista ) del regista Francesco Munzi che a Venezia ’71 era “passato” quasi sotto silenzio, sempre per la “smania” di correre dietro a film stranieri, a volte indigesti come Birdman di Inarritu insignito poi dell’Oscar 2014, ma circolato pochissimo, specie in Italia. La pellicola presenta una vicenda che si svolge in Aspromonte e intacca le radici del male, senza clamore e senza orpelli stilistici e cliché americanizzati. Da vedere.
Cosa narra il film
Anime Nere è un romanzo scritto da Gioacchino Criaco che il regista romano Francesco Munzi ha tramutato in immagini, grige che ricordano le rocce aspromontane e ci portano in un mondo apparentemente lontano, laddove vige una mentalità antica narrando la multi direzionalità del male che attanaglia le nostre vite. Protagonisti tre fratelli, eredi di una famiglia criminale che è passata senza apparenti scossoni dalle cura delle capre al traffico di cocaina. Luigi, Luciano e Rocco (Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane) fanno affari a Milano e in Sudamerica, sembrano avere ormai ben poco in comune con i loro nonni e zii raccontati da altri scrittori come Corrado Stajano. Il più giovane, Luigi (Marco Leonardi), è un trafficante internazionale di droga; Rocco (Peppino Mazzotta) vive a Milano con la moglie Valeria (Barbora Bobulova) e la loro bambina. Non accetta lo stile di vita del fratello minore ma è imprenditore grazie a denaro illecito, riciclato in campo immobiliare; il maggiore dei tre, Luciano (Fabrizio Ferracane), allevatore di capre, si illude di poter vivere della sua terra. Il figlio Leo, ventenne rancoroso e senza futuro, sparando alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan mafioso, scatena una guerra tra la sua famiglia e un clan della ndrangheta, che vede perire prima Luigi poi Leo nel meccanismo delle vendette incrociate. Il film ha avuto altri riconoscimenti oltre al David del 2015: Premio Pasinetti al miglior film a Francesco Munzi
Premio Fondazione Mimmo Rotella a Luigi Musini
Premio Schermi di Qualità - Carlo Mazzacurati a Francesco Munzi, il Ciak d’oro…
Il film è stato distribuito in Italia dal 18 settembre 2014, successivamente è stato reso visibile nei cinema di 19 Paesi. Tra aprile e maggio 2015 è stato distribuito nelle principali sale statunitensi con il titolo Black Souls.
 

Maria- Antonio De falco- Elisa- Enrico- Francesco Marotta
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