Sondrio. “Grease” al Teatro Sociale

In scena la leggerezza dell’essere

(Nello Colombo)  La “Greasmania” ha invaso anche il Teatro Sociale di Sondrio col suo travolgente ritmo, la spumeggiante salsa di colori, l’arrembante carrellata di giubbotti di pelle a borchie, capelli inamidati e gonnelline sbarazzine che fanno infine posto al più sensuoso dei body-leggins che nulla lascia alla fantasia. “Grease” di Jim Jacobs e Warren Casey nell’adattamento registico di Saverio Marconi che da un ventennio imperversa nelle sale italiane, sbarca in città col suo carico prorompente di estrosa vitalità della inquieta adolescenza cinquantottina americana rappresentando un’epoca spensierata e gioiosa in cui il ballo è sovrano. Il fenomeno pop ereditato dalla irresistibile pellicola di Randal Kleiser e Patricia Birch che ha ritratto magnificamente l’era “travoltiana” settantottina, è un vero inno alla leggerezza incarnata da fanciulle non di primo pelo della Ryder High School, quelle Pink Ladies che fanno e disfano amori nell’età più bella godendosi la vita a piene mani con tutto ciò che offre.  Danny Zuko, (il convincente “Fonzie” della situazione, Simone Sassudelli) spavaldo e sicuro, incallito latin lover dall’anima di burro, finisce per innamorarsi della dolce e ingenua Sandy (una fascinosa Francesca Ciavaglia) che entra in un vorticoso gioco di prendi e riprendi con le interferenze marcate di Betty, la leader navigata delle Pink Lady, che suscitano gelosie e ripicche. In un gioco di luci rutilanti a quadri che si sovrappongono la scena si sposta sul “Mak P” di fine anno scolastico con una grande gara di ballo a passo di Boogie boogie, rock incandescente e rumbe sensuali da far sbarellare, retta dal bizzarro e “tartarugone” Vince Fontaine versione grande divo televisivo. In una manciata di minuti si consuma il tradimento di Danny che alla fine si balocca con Cha-Cha DiGregorio, un’antica fiamma di una notte, vincendo la gara e destinando la bella Sandy ad una precipitosa fuga. Batti e ribatti su ardite avance rifiutate nel cuore della notte e gravidanze indesiderate rivelatesi solo un bluff, fanno comprendere al bullo di periferia che l’amore val più di qualunque compromesso con la sua banda dei Thunderbirds che si barcamena tra fuoriserie scalcinate o fiammanti come “veicolo” di seduzione. Ma qualcosa sta cambiando nel cuore dei due innamorati, ognuno spinto verso il mondo dell’altro, per ritrovarsi infine insieme. Tutto, naturalmente, sull’incandescente colonna sonora di “Summer nights” o di “You're the One That I Want” sino all’ultimo “We go together” che sfrena l’infoiata e gaia banda nel prorompente finale.  La logica dell’apparire ne esce trionfalmente vincente su quella dell’essere,  nella carnalità espressiva della bella Sandy che smette i panni della brava ragazza per “svestirsi” seducentemente nella calzamaglia nera che le fascia perfettamente la sinuosa silhouette, irretendo così l’amato Danny nel grande sprint finale dell’intera banda della Compagnia della “Rancia”  (Giorgio Camandona, Eleonora Lombardo, Nick Casciaro, Gioacchino Inzirillo, Matteo Romano, Matteo Germinario, Federica Vitiello, Alice Luterotti, Eleonora Buccarini, Maria Sacchi, Lorenzo Belviso, Elisa Gobbi, Federico Colonnelli, Martina Santoro, Silvia Riccò e Francesco Marino).

Nello Colombo
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